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Adolescenti in bilico. Come stanno gli adulti di domani (2024) di Nardone, Balbi e Boggiani – Recensione

Adolescenti in bilico (2024) di Nardone, Balbi e Boggiani approfondisce le variabili che entrano in gioco nello sviluppo del disagio adolescenziale

Di Valentina Nocito

Pubblicato il 10 Ott. 2024

La complessa fase dell’adolescenza

Adolescenza, fase complessa e critica. E oggi sta rischiando di esserlo ancor di più,  pertanto diventa essenziale un’analisi a partire dal quesito: “Come stanno gli adulti di domani?”.

Questo il tema centrale elaborato e contenuto nel testo, dove dopo una ricca disamina rispetto alla fase evolutiva adolescenziale, il focus viene posto sul periodo intercorso dal Covid ad oggi.

Benché l’adolescenza rappresenti un caotico e travagliato momento di cambiamenti e di sviluppo, il disagio psichico, sottolineano gli autori, diventa sempre più anticipato, grave e con esiti infausti. Volgendo lo sguardo ai numeri forniti dai dati ISTAT, “quasi duecentoventimila ragazzi tra i 14 ed i 19 anni sono insoddisfatti della propria vita e soffrono di un disagio psicologico. La loro condizione di fragilità si sarebbe acuita dopo il secondo anno di pandemia (Dati Istat Bes 2021).

Tra le principali problematiche rilevate troviamo ansia, depressione, senso di solitudine, stress, paura, tensione, rabbia, fatica, confusione e colpa.

Ed ancora, l’Organizzazione Mondiale della Sanità nella sua pubblicazione del 17 novembre 2021, mette in luce come un adolescente su sette, fra i 10 ed i 19 anni, soffra di un disturbo mentale tra cui ansia, depressione, disturbi comportamentali, disturbi alimentari, disturbi psicotici e borderline, autolesionismo, comportamenti suicidari, dipendenza da alcol, droghe e comportamenti sessuali a rischio.

Le personalità degli adolescenti in bilico

Dati allarmanti che gli autori del testo approfondiscono e argomentano facendo riferimento a contributi di altre personalità: Pietropolli Charmet, ad esempio, parla di narcisi feriti illusi ed ingannati dall’adulto, il quale crea nel giovane idee illusorie circa il rapporto con se stesso, gli altri e il mondo esterno, in contrasto con la realtà e svelando un adolescente arrabbiato, mortificato,  in continua lotta per rispondere alle proprie e altrui aspettative.

Da Edipo a Narciso, oggi “nella società del narcisismo si insegnano solo il successo e la bellezza: quando arriva il male e la morte i ragazzi hanno ragione a dire che nessuno li aveva preparati” (p. 34) e la fragilità adolescenziale aumenta e si esaspera, il senso di colpa cede il posto alla frustrazione, noia e vergogna. Viene citato ancora Lancini, che sembrerebbe offrire una visione dell’adolescente come “contenitore da riempire”, in cui  la responsabilità del disagio viene riversata interamente sui genitori, e ancora Galimberti, che legge la crisi del giovane come espressione del disagio della società. Secondo Galimberti infatti, sempre più giovani sarebbero costretti a vivere in un presente privo di senso e un futuro incerto, privo di scopi, definito come nichilismo (Galimberti, 2018). La sua però non è una posizione apocalittica, in quanto sostiene che il giovane possa passare da un nichilismo passivo, ad un nichilismo attivo, in cui il giovane può diventare artefice del proprio destino. Ricordiamo il contributo di Crepet, che rimarca come sia essenziale stabilire regole, limiti e confini chiari, stabili da parte dell’adulto e della società al fine di favorire lo sviluppo di un senso di sicurezza e stabilità emotiva nell’adolescente.

Giovani iper-connessi attraverso i social, ma paradossalmente sempre più fragili e soli, sempre più relazioni virtuali e meno esperienze reali che consentano lo sviluppo di competenze sociali per inserirsi nel mondo e viverlo.

Modelli familiari e sociali iperprotettivi, incostanti, intermittenti che contribuiscono e nutrono la fragilità dell’adolescente.

Adolescenti in bilico: un valido testo per gli addetti ai lavori

Tante dunque le variabili in gioco nello sviluppo di un potenziale disagio nell’adolescente, e tutte attentamente approfondite dagli autori del libro, che mediante l’esposizione di casi clinici offrono un esempio concreto di come si presentano determinate problematiche, come si svolge il lavoro clinico dalla prima seduta, e come mediante il dialogo strategico, apposite domande, specifiche manovre terapeutiche e prescrizioni si riesca a scardinare il problema e consolidare il cambiamento. 

Nello specifico, vengono riportati casi clinici di disturbo da attacchi di panico, ipocondria e patofobia, disturbi ossessivo compulsivi, autolesionismo e violenza etero-diretta,  disturbi alimentari, nuove dipendenze e disturbo borderline.

Un valido testo che ritengo un interessante contributo per gli addetti ai lavori, in quanto grazie alla sezione dedicata ai casi clinici, permette di non limitarsi a mere riflessioni ma consente a chi lo desidera anche la spendibilità e la fruibilità dei contenuti.

Riprendendo il pensiero di Fernando Pessoa, “metti tutto ciò che sei in tutto ciò che fai”, citato all’interno del testo, ritengo che gli autori siano stati coerenti e lo abbiano realizzato in questo lavoro.

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Valentina Nocito
Valentina Nocito

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Nardone, G., Balbi, E., Boggiani, E. (2024) Adolescenti in bilico. Come stanno gli adulti di domani. Le psicopatologie emergenti e la loro terapia in tempi brevi. Ponte alle Grazie. 
  • Organizzazione Mondiale della Sanità (2021). Mental health of adolescents.
  •  ISTAT Bes (2021).
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