expand_lessAPRI WIDGET

Estremi di peso: quando anoressia e obesità si incontrano

Numerose ricerche riferiscono la natura dinamica dei disturbi alimentari che possono evolvere e trasformarsi in risposta a vari fattori

Di Maria Cristina Pancini

Pubblicato il 19 Set. 2024

Aggiornato il 26 Set. 2024 11:14

La complessità dei disturbi alimentari

Articolo in collaborazione con Clinica Disturbi Alimentari

I disturbi alimentari sono una condizione psichiatrica che comporta una grave compromissione sia fisica che psicologica (Fairburn, C. G. & Harrison P. J., 2003). Il DSM-5 riconosce tre principali disturbi dell’alimentazione (anoressia nervosa, bulimia nervosa e disturbo da binge-eating). Tuttavia, nonostante l’utilità data dal poter classificare questi disturbi in diagnosi specifiche, lo schema adottato dal DSM non è sufficientemente radicato nell’effettiva complessità della realtà clinica di queste condizioni (Cuzzoralo, 2014). 

Un altro limite delle attuali tassonomie dei disturbi alimentari è che questi sono classificati come problemi psichiatrici completamente separati dall’obesità, la quale viene invece definita come una condizione medica generale. A smentita di questo, recenti evidenze scientifiche confermano somiglianze tra l’obesità e i disturbi alimentari, sia nel fenotipo (come gli eccessivi tentativi di controllo del peso, i comportamenti di abbuffata) che nei fattori di rischio (come la bassa autostima, il locus of control esterno, l’abuso e l’abbandono infantile, la dieta, l’esposizione ai media, l’insoddisfazione dell’immagine corporea, le prese in giro legate al peso e i geni di suscettibilità condivisa). Le connessioni e le sovrapposizioni tra i due campi sono così rilevanti da poter dunque parlare di “due facce della stessa medaglia” quando si parla di obesità e di disturbi alimentari (Neumark-Sztainer D., 2009).

Un’ulteriore conferma dei limiti delle categorie diagnostiche nel riuscire a descrivere adeguatamente la complessità dei disturbi alimentari proviene da studi longitudinali che evidenziano la frequente migrazione dei disturbi alimentari da una categoria diagnostica all’altra, con tassi di transizione che possono arrivare fino al 70,8% (Lantz E. et al., 2017) (Van Son G. et al., 2009) (Fairburn 2C. G., & Harrison, P. J. (2003).  In particolare, numerosi studi hanno esplorato la complessa transizione tra obesità e anoressia, e viceversa, mettendo in luce fattori comuni e dinamiche di cambiamento tra questi disturbi. 

Cosa ci dicono le ricerche sulla natura dinamica dei disturbi alimentari?

Lo studio del 2021 di C. Broomfield e colleghi ha esaminato la progressione dall’anoressia nervosa restrittiva (AN-R) a comportamenti di abbuffata e purga. La ricerca ha evidenziato come una significativa percentuale di pazienti con anoressia nervosa restrittiva, circa il 41.84% sviluppa comportamenti di abbuffata e condotte di eliminazione nel corso del tempo, i quali possono comportare un aumento significativo dell’indice di BMI sino a raggiungere livelli di obesità.​ Gli studiosi hanno inoltre identificato diversi fattori di rischio per questo passaggio, inclusi l’uso di diete restrittive, la perdita di peso significativa e problemi psicologici preesistenti​ (Broomfield C et al., 2021).

La ricerca condotta da A. Matthews e colleghi nel 2022 ha invece approfondito il tema opposto, ovvero il passaggio diagnostico dall’obesità all’anoressia, indagando l’esperienza di adolescenti con anoressia nervosa o anoressia atipica, che avevano sovrappeso o obesità premorbosi. Questi studi suggeriscono l’influenza del peso premorboso sulla gravità dei sintomi del disturbo alimentare e sulla morbilità psicologica, riportando prove a favore del possibile shift diagnostico da obesità ad anoressia​ (Matthews, A., et al., 2022). Un esempio più concreto di questo ci viene fornito dal caso studio pubblicato su Obesity Facts da H. Wolter e colleghi, con riferimento a una giovane adolescente che, dopo un passato di obesità, ha sviluppato sintomi di anoressia. Questo caso evidenzia come fattori psicologici e comportamentali possano contribuire al passaggio dall’obesità ad un disturbo alimentare restrittivo​, sottolineando, inoltre, l’importanza di ulteriori ricerche sul crossover diagnostico dall’obesità all’anoressia nervosa (H. Wolter et al., 2009)​. 

In definitiva, le ricerche qui citate sono da leggere come prova concreta della natura dinamica dei disturbi alimentari, obesità inclusa, i quali possono evolvere e trasformarsi in risposta a vari fattori psicologici, sociali e fisici. 

La transizione diagnostica tra anoressia e obesità

Si è visto come anoressia e obesità, sebbene estremi apparentemente opposti del comportamento alimentare, condividano radici comuni nel dolore emotivo e nella ricerca di controllo. Riconoscere e comprendere questa transizione non è solo cruciale per fornire un supporto adeguato a chi ne soffre, ma è anche un passo essenziale verso una maggiore consapevolezza collettiva sui disturbi alimentari

La transizione diagnostica tra anoressia e obesità rappresenta, difatti, una sfida attuale e significativa nella gestione dei disturbi alimentari, un passaggio complesso e spesso doloroso che molti pazienti devono affrontare. Questa riflessione trova conferme e riscontri nella prospettiva transdiagnostica di Fairburn, Cooper e Shafran, che considera i disturbi dell’alimentazione come un’unica categoria diagnostica (Fairburn, C.G. et al., 2003). Da questa teoria è stata poi sviluppata la terapia cognitivo comportamentale migliorata dei disturbi dell’alimentazione, nota come CBT-E, la cui efficacia nel trattare questi disturbi è dimostrata da studi controllati e di corte (Dalle Grave R., 2016).

Le storie di coloro che attraversano queste trasformazioni mettono in luce la vulnerabilità e la resilienza umana, rivelando un viaggio intricato che va oltre le semplici categorie diagnostiche. Ogni transizione racconta una battaglia personale, un percorso segnato da sofferenze e speranze, dove la ricerca di equilibrio diventa un’odissea emotiva e fisica. Le storie di chi lotta contro questi disturbi devono difatti essere viste non solo come sfide, ma anche come volontà di rinascita e riscoperta di un proprio valore intrinseco, al di là delle etichette e dei numeri sulla bilancia, ricordando a noi stessi l’importanza di coltivare empatia e di promuovere un approccio alla salute che abbracci la complessità dell’esperienza umana.

Si parla di:
Categorie
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Broomfield C, Rhodes P, Touyz S. How and why does the disease progress? A qualitative investigation of the transition into long-standing anorexia nervosa. J Eat Disord. 2021 Aug 17;9(1):103. 
  • Cuzzolaro, Massimo. “Eating and Weight Disorders: Studies on Anorexia, Bulimia, and Obesity Turns 19.” Eating and Weight Disorders – Studies on Anorexia, Bulimia and Obesity, vol. 19, no. 1, 9 Feb. 2014, pp. 1–2,
  • Dalle Grave, R. (2016). Come vincere i disturbi dell’alimentazione. Un programma basato sulla terapia cognitivo comportamentale. Verona: Positive Press.
  • Fairburn, C.G., Cooper, Z., Shafran, R (2003). Cognitive behaviour therapy for eating disorders: a transdiagnostic theory and treatment. Behaviour Research and Therapy, 41, 509–28.
  • Fairburn, C. G., & Harrison, P. J. (2003). Eating disorders. Lancet (London, England)361(9355), 407–416.
  • Lantz, E. L., Gillberg, C., Råstam, M., Wentz, E., & Lowe, M. R. (2017). Premorbid BMI predicts binge-purge symptomatology among individuals with anorexia nervosa.
  • Matthews, A., Kramer, R.A. & Mitan, L. Eating disorder severity and psychological morbidity in adolescents with anorexia nervosa or atypical anorexia nervosa and premorbid overweight/obesity. Eat Weight Disord 27, 233–242 (2022).
  • Neumark-Sztainer D., 2009. L’interfaccia tra i campi dei disturbi alimentari e dell’obesità: verso un modello di conoscenza condivisa e collaborazione. Mangiare Weight Disord 14(1):51–58; Day J, Ternouth A, Collier DA (2009) Disturbi alimentari e obesità: due facce della stessa medaglia? Epidemiol Psichiatr Soc 18(2):96–100]. 
  • vn Son GE, van Hoeken D, van Furth EF, Donker GA, Hoek HW. Course and outcome of eating disorders in a primary care-based cohort. Int J Eat Disord. 2010 Mar;43(2):130-8. 
  • Wolter, H., Schneider, N., Pfeiffer, E., & Lehmkuhl, U. (2009). Diagnostic crossover from obesity to atypical anorexia nervosa – A case report.
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Cibo, corpo e intimità: la vita sessuale nelle donne con i disturbi alimentari

Qual è il legame tra i disturbi alimentari e la sessualità? Diamo uno sguardo alle esperienze delle donne con anoressia e bulimia

ARTICOLI CORRELATI
Il chewing and spitting: un’interpretazione psicodinamica

Il chewing and spitting è una condotta alimentare atipica, ma quali sono i possibili significati di questo comportamento in un'ottica psicodinamica?

Cibo, corpo e intimità: la vita sessuale nelle donne con i disturbi alimentari

Qual è il legame tra i disturbi alimentari e la sessualità? Diamo uno sguardo alle esperienze delle donne con anoressia e bulimia

cancel