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La difficoltà del cambiamento

Non tutte le decisioni risultano facili, intraprendere un cambiamento può essere difficile e richiedere tempo ed energie

Di Alessio Mantovani

Pubblicato il 12 Dic. 2023

Le implicazioni del cambiamento

Ogni decisione corrisponde ad una scelta, consapevole o meno, che si mette in atto. Ogni azione in realtà risulta essere una scelta, anche il non scegliere è di per sé una scelta. Non tutte le decisioni però risultano essere così semplici. A maggior ragione quando si ha a che fare con il comunicare cambiamenti radicali, come riportato anche da un recente articolo pubblicato su “Psychology Today”, che possono modificare l’immagine che un individuo ha di sé stesso e l’immagine sociale che si è formato nel tempo.

Gli schemi radicati nel passato, possono risultare difficili da scardinare, sia in un’ottica individuale che in una più sociale. Individualmente poiché un comportamento che viene imparato fin dai primi momenti di vita può irrigidirsi e quindi diventare difficile da modificare, andando a creare un possibile senso di frustrazione. Socialmente, invece, perché dal momento in cui gli altri hanno imparato a conoscere una determinata persona, il cambiamento può rappresentare una spaccatura di aspettative complicata da affrontare.

Risultano essere le decisioni più difficili a portare un individuo a riflettere sulle proprie modalità di “decision making” dinanzi alle problematiche. Seguire uno schema standard, un copione sempre costante, per quanto possa sembrare la strada più semplice, può anche divenire un punto debole, come per Superman la kryptonite, andando a riflettersi sulla crescita personale. Scegliere, invece di lasciarsi scegliere dalle proprie abitudini, può portare a cambiamenti importanti. Invece di evitare il confronto, la decisione di affrontare le sfide può arricchire il proprio bagaglio emotivo e comportamentale, contribuendo ad un maggior senso di realizzazione ed autostima (Filippello et al., 2014).

Cambiamento e assertività

Un’abilità fondamentale che permette ad un individuo di comunicare in maniera efficace è l’assertività (Baggio, 2013): quello stile relazionale e comunicativo che permette una chiara e diretta espressione di sé, dei propri bisogni, dei propri pensieri e dei propri sentimenti al fine di perseguire gli obiettivi ricercati”

Di fronte alle scelte importanti non sempre l’assertività diviene la strategia più semplice da utilizzare, a volte si può avere la tendenza di voler cambiare il pensiero altrui, in modo da renderlo uniforme con il proprio. Essere consapevoli di questi meccanismi è già un primo passo nella direzione del cambiamento personale. Se un cambiamento incontra diverse resistenze, può esser dovuto all’espressione inconsapevole del tentativo di modificare la visione altrui. Prendere atto di ciò può favorire la consapevolezza. 

Il cambiamento può “correre” a diverse velocità, può essere immediato, come può richiedere diversi giorni, mesi o anni. Prendere consapevolezza di dove si vuole giungere può essere funzionale, ma allo stesso tempo disorientante, dal momento in cui prendere in considerazione troppe informazioni in una volta sola può essere una fonte di stress. Cercare di controllare tutte le variabili o di pensare ad ogni possibile strategia per affrontare determinate decisioni può portare all’attivazione di un processo di pensiero ripetitivo, come il rimuginio che, oltre ad impedire il cambiamento, può anche favorire la comparsa di veri e propri stati d’ansia (Caselli et al., 2017). 

Insomma, è importante calibrare bene la mira, o comprendere quale direzione si vuole perseguire, e muovere un passo alla volta, evitando così di esporsi ad una quantità eccessiva di aspettative. 

Comunicare o iniziare un cambiamento può essere un percorso complicato, ma la comunicazione assertiva può essere uno strumento a vantaggio dell’individuo. Un modo efficace di interagire con l’altro in modo rispettoso e rispettando, e facendo valere, i propri valori e le proprie idee. A tal proposito la dottoressa Marsha Linehan, fondatrice della terapia DBT (Terapia Dialettico Comportamentale), ha sviluppato, all’interno di un vasto numero di strumenti utili alla persona, uno strumento che può essere utile nel comunicare un proprio bisogno, o una propria necessità di cambiamento: il dear man, uno strumento che propone una serie di fasi da seguire passo dopo passo per ottenere una comunicazione più efficace e maggiormente assertiva (Linehan, 2015). 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Taibbi R., L.C.S.W. (2023, 1 novembre). When You Don’t Know What to Do, Try Doing What’s Harder. Whatever is more difficult is often the right thing to do.
  • Filippello, P., Sorrenti, L., Larcan, R., & Rizzo, A. (2014). Academic underachievement, self-esteem and self-efficacy in decision making. Mediterranean Journal of Clinical Psychology, Vol 1, No 3 (2013).
  • Baggio, F. (A c. Di). (2013). Assertività e training assertivo: Teoria e pratica per migliorare le capacità relazionali dei pazienti. Angeli.
  • Linehan, M. M. (2015). DBT Skills Training. Raffaello Cortina Editore.
  • Caselli, G., Ruggiero, G. M., & Sassaroli, S. (2017). Rimuginio: Teoria e terapia del pensiero ripetitivo. R. Cortina.
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