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La relazione tra incubi ed esperienze psicotiche nei giovani adulti

L'angoscia degli incubi avrebbe un'associazione più forte con le esperienze psicotiche rispetto alla frequenza degli incubi, in accordo con studi precedenti

Di Giulia Spiniello

Pubblicato il 01 Mar. 2023

Lo studio di Kammerer e colleghi (2021) analizza i legami tra gli incubi e le diverse esperienze psicotiche nei giovani adulti, con lo scopo di far progredire la comprensione di tale relazione.

 

Cosa sono gli incubi?

 Gli incubi sono esperienze mentali durante il sonno REM (Rapid Eye Movement) con contenuti ben ricordati che procurano emozioni altamente disforiche e inducono risvegli notturni (Levin & Nielsen, 2007). A volte, gli incubi sono considerati normali e molto probabilmente servono a scopi emotivi e di adattamento (Levin & Nielsen, 2007; Nielsen & Carr, 2017). Tuttavia, una percentuale tra il 2 e il 6% della popolazione generale sperimenta incubi su base settimanale (Li et al., 2010), spesso accompagnati da livelli più elevati di ansia diurna, angoscia e problemi del sonno (Nielsen & Carr, 2017). Circa il 55% dei pazienti con disturbi psicotici riferisce incubi frequenti e ricorrenti (Sheaves et al., 2015). Inoltre, i disturbi del sonno e gli incubi sono risultati correlati e predittivi di una maggiore gravità dei deliri (Kammerer, Mehl, et al., 2021; Sheaves et al., 2015) e delle allucinazioni (Reeve et al., 2018; Rek et al., 2017).

È così che lo studio di Kammerer e colleghi (2021) analizza i legami tra gli incubi e le diverse esperienze psicotiche nei giovani adulti, con lo scopo di far progredire la comprensione di tale relazione. È stato condotto uno studio trasversale online su un campione comunitario di 486 giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 27 anni. Una grande porzione del campione è di sesso femminile (80%, N=389) e il 74,9% di questo è formato da studentesse, soprattutto di psicologia.

Il legame tra incubi ed esperienze psicotiche

Come previsto dagli autori, il carico emotivo degli incubi è risultato associato alle esperienze psicotiche, e tale associazione si mostra più forte rispetto a quella tra frequenza degli incubi ed esperienze psicotiche. Inoltre, la sofferenza provocata dall’incubo è risultata significativamente associata alle allucinazioni e ai pensieri paranoici. In più, è stato riscontrato che lo stress percepito durante il giorno e la depressione mediano parzialmente le associazioni tra lo stress notturno e i sintomi psicotici positivi. Ciò suggerisce che, sebbene lo stress percepito durante il giorno e i sintomi depressivi siano associati sia agli incubi che alle esperienze psicotiche (si veda anche: [Hartley et al., 2013; Roberts et al., 2009]), essi non spiegano completamente il legame tra di essi. La constatazione che l’angoscia degli incubi ha mostrato un’associazione più forte con le esperienze psicotiche rispetto alla frequenza degli incubi concorda con gli studi precedenti (Sheaves et al., 2015). Va detto, tuttavia, che le relazioni tra incubi, affetti negativi ed esperienze psicotiche sono molto probabilmente bidirezionali: da un lato, sembra probabile che l’angoscia da incubo promuova un aumento dello stress percepito e dell’umore depressivo il giorno successivo, che a sua volta potrebbe favorire un maggior numero di esperienze psicotiche (Jeppesen et al., 2015). Dall’altro lato, è altrettanto ipotizzabile che l’aumento dell’angoscia da incubo si verifichi a causa del fallimento della regolazione cognitivo-emotiva (Levin & Nielsen, 2009; Sateia, 2014) di fronte allo stress o all’umore depressivo durante il giorno, che poi aumentano congiuntamente la probabilità di esperienze psicotiche. In entrambi i casi, potrebbe emergere un circolo vizioso.

 Non sono state trovate associazioni significative con i sintomi negativi, il che avvalora l’interpretazione degli autori che esiste una relazione specifica tra incubi e sintomi positivi piuttosto che negativi. Gli autori dello studio hanno riscontrato anche che alcuni contenuti degli incubi sono associati esclusivamente alle allucinazioni e altri esclusivamente ai pensieri paranoici.

Nel seguente studio, tra i soggetti sperimentali si è verificato un maggior numero di pensieri paranoici associati esclusivamente a contenuti di incubi che riguardavano l’incapacità di portare a termine un compito, un esame, il bullismo sul posto di lavoro e la perdita del lavoro. Studi precedenti hanno dimostrato una stretta relazione tra pensieri paranoici subclinici e inflessibilità sociale (Wellstein et al., 2020), ansia sociale (Tone et al., 2011) e avversità sociali (Jaya et al., 2016).

Considerazioni conclusive

Alla luce di questi risultati, sembra utile indagare più in dettaglio la relazione tra particolari contenuti degli incubi e specifici tipi di deliri e allucinazioni, per comprendere meglio se e come le esperienze psicotiche siano incorporate nei sogni o viceversa. Inoltre, sarebbe interessante esaminare se gli individui con esperienze psicotiche subcliniche differiscono da quelli con disturbi psicotici veri e propri per quanto riguarda i contenuti degli incubi vissuti.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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