Secondo una ricerca della World Sleep Society (WSS) condotta nel 2017, la salute e la qualità di vita di circa il 40% delle persone al mondo viene influenzata negativamente da problematiche relative al sonno, e tra queste problematiche vi è l’insonnia.
Introduzione all’insonnia
L’insonnia è il disturbo del sonno più diffuso nel mondo, e comporta una serie di problematiche relative alla salute (Chen et al., 2020). Essa si manifesta come uno stato persistente nel tempo caratterizzato da una difficoltà nell’addormentarsi, frequenti e prolungati risvegli durante la notte, un risveglio precoce o l’insieme di tutte queste caratteristiche. Queste difficoltà nel sonno hanno un impatto altamente negativo sulla salute mentale e fisica dell’individuo. Negli USA, la persistente riduzione di sonno è stata associata a numerose cause di morte, come disturbi cardiovascolari, cancro, disturbi cerebrovascolari, diabete e ipertensione. Inoltre, gli individui che soffrono di insonnia tendono a lamentarsi spesso riguardo alle sensazioni di stanchezza e di nervosismo e a vivere una generale sensazione di debolezza, oltre che essere maggiormente soggette ad esperire emozioni negative, tensione ed irritabilità. Alcuni studi hanno dimostrato l’esistenza di un legame tra l’insonnia e una maggiore possibilità di sviluppare disturbi mentali come depressione, abuso di sostanze, disturbi d’ansia e pensieri suicidari, senza considerare il fatto che un riposo ridotto ha un forte effetto anche sulla riduzione dell’efficacia delle funzioni cognitive e può causare ritiro sociale e problematiche sul luogo di lavoro.
Introduzione alla mindfulness
La mindfulness è un approccio emerso recentemente nel campo della salute mentale, e si è rivelata molto utile per aiutare a ridurre lo stress (Chen et al., 2020). Questo approccio si concentra sull’enfatizzare il vivere il momento presente mantenendo un assetto non giudicante, approcciandosi al mondo con pace interiore, curiosità, interesse e accettazione verso sé stessi e verso gli altri. Il nucleo concettuale che si trova al centro del pensiero mindfulness è un “chiaro ascolto” verso il corpo, la mente, i sentimenti e i pensieri propri e altrui. La mindfulness è stata sviluppata da Jon Kabat-Zinn, che l’ha applicata all’ambito terapeutico sviluppando un trattamento chiamato Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR), un metodo innovativo che ha lo scopo di aiutare i pazienti a convivere con il loro dolore, il loro stress e le loro malattie.
La mindfulness-based stress reduction come cura per l’insonnia
Recentemente, la MBSR e i programmi basati su essa sono stati applicati a pazienti che soffrono di insonnia (Chen et al., 2020). I risultati di tali ricerche sono simili, e i ricercatori sono concordi nell’affermare che l’approccio MBSR ha aiutato i pazienti che soffrono di insonnia a migliorare notevolmente la qualità del loro riposo. Inoltre, la MBSR sembra essere utile anche per ridurre tutti quei sintomi che non sono direttamente una prerogativa dell’insonnia ma che possono esserne una diretta conseguenza, come i disturbi d’ansia e quelli depressivi. Infine, sembra anche che gli approcci basati sulla MBSR siano così efficaci da avere risultati simili ai trattamenti che integrano gli psicofarmaci nel curare le problematiche causate dall’insonnia.
In conclusione, sembra quindi che gli approcci basati sulla mindfulness abbiano una forte efficacia per quanto riguarda il curare l’insonnia, e sarebbe interessante osservare come questi approcci possano funzionare anche su altri disturbi del sonno.