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Il funzionamento sessuale nei disturbi di personalità – FluIDsex

Persone con disturbi di personalità presentano livelli alterati di empatia e ricerca di intimità, ma con differenze che dipendono dal tipo di disturbo

Di Helga Cristina Avellis, Greta Riboli, Rosita Borlimi, fluIDsex

Pubblicato il 13 Ott. 2021

Collazzoni e colleghi (2017) hanno lavorato ad una review che raccoglie i risultati di una serie di studi che hanno indagato il funzionamento sessuale delle persone con disturbi di personalità.

 

Nelle interazioni con gli altri gioca un ruolo fondamentale la personalità, ovvero come da definizione di Castronguay e Oltmanns (2016) la modalità con cui un individuo tende ad esprimere le proprie emozioni, a pensare a se stesso e agli altri e ad interpretare la realtà circostante. Tale modalità può portare a vivere frequentemente situazioni conflittuali, provoca difficoltà a formare o mantenere legami con gli altri, interferisce con la realizzazione di un piano di vita, portando a rigidità e difficoltà persistenti e dispendiose a livello sociale (Castonguay & Oltmanns, 2016). La disfunzione sociale è uno degli aspetti più rilevanti dei disturbi di personalità, in quanto il malessere soggettivo e la menomazione della vita sociale interferiscono in modo significativo con il senso di efficacia e di realizzazione personale e sociale degli individui (Castonguay & Oltmanns, 2016).

Generalmente esistono diverse ragioni e scopi sottostanti alle relazioni sentimentali e sessuali che le persone intrecciano (Jonason, 2013). Le principali motivazioni indagate sono: supporto socio-emotivo, incremento dell’autostima, raggiungimento di una gratificazione sessuale o semplicemente distrazione dalla noia (Jonason, 2013). In base agli scopi relazionali si distinguono relazioni romantiche, amicizie o relazioni principalmente sessuali ed episodi di sesso occasionale. È necessario partire dal presupposto che gli individui con disturbo di personalità presentano tendenzialmente livelli alterati di empatia e ricerca di intimità (Collazzoni et al., 2017), ma con differenze che possono dipendere dalla tipologia specifica di disturbo. Difatti, purtroppo, la letteratura che indaga la sfera sessuale e seduttiva di questi disturbi è inconsistente e per lo più focalizzata sul disturbo borderline di personalità (Collazzoni et al., 2017). L’analisi della letteratura può dunque risultare limitata.

Collazzoni e colleghi (2017) hanno lavorato ad una review che raccoglie i risultati degli studi pubblicati tra il 2000 ed il 2016, che hanno indagato il funzionamento sessuale delle persone con disturbi di personalità.

Disturbi di personalità del Cluster A: Gelosia e Disinteresse

Le caratteristiche più diffuse nei disturbi di Cluster A di personalità sono una forte incapacità di instaurare relazioni, disinteresse affettivo e gelosia. Inoltre, studi recenti hanno riscontrato una correlazione fra disturbi di personalità di Cluster A e predisposizione ad ideologie omofobiche e transfobiche.

Paranoide: nella letteratura è emerso che individui che presentano il disturbo paranoide di personalità nutrono rabbia, sospettosità e gelosia nei confronti dei loro partner, a volte rischiando di sfociare in episodi violenti (Disney et al., 2012)

Schizoide: per quanto riguarda il disturbo schizoide di personalità generalmente vi è una mancanza di interesse ad entrare in intimità con altre persone che può condurre ad una vera e propria asessualità (Holtzman & Strube, 2013).

Schizotipico: la sfera intima legata al disturbo schizotipico di personalità appare variegata in quanto, nonostante la tendenza all’isolamento ed una pervasiva paura dell’altro, la desuetudine comportamentale ed ideologica tipica di questo disturbo sembra influire positivamente sulle opportunità di attirare partner sessuali. Difatti, è stata riscontrata una correlazione fra impulsività (che motiva la ricerca attiva di un partner) e desiderio di esperienze sessuali inusuali (Nettle & Clegg, 2005).

Disturbi di personalità del Cluster B: Sofferenza, Confusione ed Insoddisfazione

L’intimità degli individui con un disturbo di Cluster B è tendenzialmente caratterizzata da confusione, sofferenza ed indifferenza.

Borderline: il disturbo di personalità maggiormente studiato, per quanto riguarda l’ambito relazionale e sessuale, è il disturbo borderline di personalità (BPD). Essendo il disturbo borderline associato ad instabilità emotiva e deficit nella rappresentazione del sé, le persone che soffrono di questo disturbo tendono ad esperire una forte precarietà relazionale collegabile anche ad insoddisfazione, episodi di violenza, matrimoni precoci e gravidanze indesiderate (Daley et al., 2000). Alcuni studi hanno riscontrato che la sensibilità empatica di uomini con diagnosi di disturbo borderline risulta alterata in quanto tendono ad equivocare le espressioni emotive delle proprie partner. Un esempio di fraintendimento empatico riscontrato negli studi è lo scambiare la felicità per disgusto che sfocia in una forte paura abbandonica con conseguenze comportamentali (Marshall & Holtzworth-Munroe, 2010).

Gli uomini con disturbo borderline di personalità possono presentare una comorbidità con disturbi parafilici, specialmente nei casi in cui essi soffrano di una disfunzione sessuale (Prunas et al., 2016). Le donne con disturbo borderline di personalità che hanno subito un evento traumatico, quale l’abuso sessuale, possono sviluppare disfunzioni sessuali o comportamenti sessualmente rischiosi quali prostituzione e promiscuità sessuale non protetta con rischio di contrarre malattie veneree (Harned et al., 2011). Il disturbo borderline di personalità ha un ruolo anche nella determinazione dell’orientamento sessuale in quanto le persone con BPD tendono a dichiarare di essere omosessuali o bisessuali più frequentemente rispetto agli individui con altri disturbi di personalità (Sansone & Sansone ,2011).

Antisociale: le persone con disturbo antisociale di personalità mostrano una preferenza per le relazioni a breve termine. L’intimità tendenzialmente consiste in chiamate notturne a possibili partner sessuali con lo scopo esclusivo di soddisfare i propri bisogni sessuali, oppure in pratiche sessuali violente (Jonason et al., 2012).

Narcisistico: i soggetti con disturbo narcisistico di personalità tendono a preferire rapporti sessuali occasionali o friends with benefits (“amici di letto”) piuttosto che relazioni a lungo termine. Queste due preferenze sembrano essere più collegate agli uomini con questo disturbo, mentre le donne tendono a frequentare persone con tratti di personalità simili ai loro (Jonason et al., 2012). L’infedeltà è la caratteristica maggiormente riscontrata negli individui narcisisti poiché, non entrando in intimità con i partner in quanto iperfocalizzati su di sé, spesso subentra la noia che porta a cercare nuovi stimoli più soddisfacenti.

Istrionico: rimanendo nel Cluster B, le donne istrioniche tendono ad essere sessualmente seduttive ambendo ad una costante attenzione sessuale per attrarre diversi partner (Disney et al., 2012). È stata, inoltre, riscontrata un’alta frequenza di sexting correlata a tratti istrionici (Ferguson, 2010).

Disturbi di personalità del Cluster C: Ambiguità e Comfort Zone

La sfera intima del Cluster C presenta un insieme di elementi contrastanti quali paura, insoddisfazione e bisogno degli altri.

Ossessivo-compulsivo: il perfezionismo tipico del disturbo ossessivo compulsivo di personalità correla con costanti momenti di stress ed insoddisfazione coniugale (Porcerelli et al., 2004).

Dipendente: gli individui con disturbo dipendente di personalità sono iperfocalizzati sull’evitamento dell’abbandono, attuando però comportamenti morbosi che portano ad ottenere l’effetto opposto (Okuda et al., 2015).

Evitante: per quanto riguarda le persone con disturbo evitante di personalità, è stata riscontrata una tendenza a prediligere rapporti sessuali e relazioni con persone che sentono simili a loro o con fobia sociale, per sentirsi a proprio agio (Isomura et al., 2014).

Conclusioni

In conclusione, l’organizzazione della personalità sembrerebbe essere strettamente collegata alla sexual function, definita da Collazzoni e colleghi (2017) come l’intenzione legata a tutte le strategie di seduzione ed i comportamenti sessuali; di conseguenza, la personalità ha una forte influenza sulla vita relazionale ed intima in svariati modi.

 


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