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Disturbo Paranoide di Personalità

Gli individui con Disturbo paranoide di personalità presumono che gli altri li sfruttino o li ingannino, anche quando non vi sono prove a supporto

La caratteristica essenziale del Disturbo Paranoide di Personalità è un quadro pervasivo di sfiducia e sospettosità, tanto che le intenzioni degli altri sono interpretate sempre come malevole.

disturbo di personalità paranoide
Vignette a cura di Lorenzo Recanatini – Alpes Editore

Gli individui con questo disturbo presumono che gli altri li sfruttino, li danneggino o li ingannino, anche quando non vi sono prove che supportino queste aspettative. Sospettano, sulla base di prove insignificanti o inesistenti, che gli altri complottino contro di loro e possano attaccarli improvvisamente, in ogni momento e senza alcuna ragione.

Dubitano, senza una giustificazione, della lealtà e dell’affidabilità di amici o di colleghi, le cui azioni sono esaminate minuziosamente per evidenziare le intenzioni ostili. Ogni deviazione dall’affidabilità e dalla lealtà serve a supportare le loro presunzioni: l’altro è malevolo e sicuramente mi farà del male.

Infatti, un gesto di lealtà altrui li porta a rimuginare sull’autenticità dello stesso e se esista un fine diverso celato dietro un atto apparentemente benevolo. Per esempio, un individuo con Disturbo Paranoide di Personalità può interpretare un errore commesso da un amico come un tentativo deliberato di imbroglio, o può intendere un rimprovero scherzoso e casuale da parte del capo come un grave attacco.

I paranoici sono riluttanti a confidarsi o a entrare in intimità con gli altri, poiché temono che le informazioni possano essere usate contro di loro. Leggono significati nascosti umilianti e minacciosi in rimproveri o altri atti amichevoli. Possono interpretare un’offerta di aiuto come una critica al fatto che non stanno facendo abbastanza bene da soli.

Gli individui con Disturbo Paranoide di Personalità provano costantemente del risentimento, e sono incapaci di dimenticare insulti, offese, o ingiurie che pensano di avere ricevuto. Piccoli torti evocano grande ostilità, e i sentimenti suscitati persistono per molto tempo. Sono costantemente attenti alle intenzioni nocive degli altri, spesso sentono di essere stati attaccati nel ruolo o nella reputazione, o di essere stati offesi in qualche altro modo, per questo contrattaccano e reagiscono con rabbia agli insulti percepiti.

I paranoici sono gelosi in modo patologico, spesso sospettano che il coniuge o il partner sessuale sia infedele senza una giustificazione adeguata. Possono raccogliere prove banali o circostanziate per supportare le loro convinzioni di gelosia. Pretendono di mantenere un controllo completo delle relazioni intime per evitare di essere traditi.

E’ difficile possano andare d’accordo con gli altri, e spesso hanno problemi nelle relazioni strette, il loro atteggiamento ipervigile nei confronti di minacce potenziali, gli permette di agire in modo guardingo, misterioso o tortuoso, fino ad apparire privi di sentimenti.

La loro natura aggressiva e sospettosa può suscitare negli altri una risposta ostile, che serve a confermare le loro aspettative originarie, e il pensiero malevole è confermato e validato, profezia che si auto-avvera.

Vista la scarsa fiducia negli altri, chi soffre di Disturbo Paranoide di Personalità pretende da se stesso di essere autosufficiente e autonomo.

Psicoterapia del Disturbo Paranoide di Personalità

E in terapia, cosa è possibile fare con chi soffre di Disturbo Paranoide di Personalità?

Il trattamento terapeutico cerca di portare il paziente a riconoscere le proprie emozioni, aiutandolo ad individuare lo stato di minaccia, di pericolo o di derisione, a cui seguono emozioni quali ansia e rabbia, oppure lo stato in cui sente di essere stato escluso dagli altri, a cui, invece, seguono tristezza ed isolamento.

Solo in un secondo momento è possibile lavorare per migliorare l’incapacità di porsi nella prospettiva dell’altro e la difficoltà di distinguere tra mondo esterno e mondo interiore. Questo è uno degli aspetti più importanti del trattamento ed è fondamentale per regolare lo stato interno del soggetto e le sue relazioni.

Un’ulteriore parte del trattamento, infine, è costituito dalla messa in discussione delle interpretazioni disfunzionali del paziente con Disturbo Paranoide di Personalità riguardanti le intenzioni degli altri,  attraverso la formulazione di ipotesi alternative alle sue convinzioni, intervento prettamente cognitivista basato sul disputing e formulazione di pensieri alternativi.

Quindi, il paziente è allenato a fornire nuove interpretazioni delle situazioni, dei comportamenti e dei pensieri degli altri, permettendo in questo modo di migliorare le difficoltà e di acquisire nuovi strumenti per verificare l’attendibilità delle sue interpretazioni sui comportamenti altrui.

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