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Disturbo Dipendente di Personalità

La necessità pervasiva ed eccessiva, delle persone con disturbo dipendente di personalità, di essere accuditi, determina un comportamento sottomesso

Tutti i criteri del disturbo dipendente di personalità, richiamano un’idea di dipendenza. La necessità pervasiva ed eccessiva, delle persone con disturbo dipendente di personalità, di essere accuditi, determina un comportamento sottomesso e dipendente, con timore della separazione

Disturbo di personalità Dipendente
Vignetta a cura di Lorenzo Recanatini – Alpes Editore

Inoltre la percezione di sé come incapace di funzionare adeguatamente senza l’aiuto degli altri, altra caratteristica del Disturbo Dipendente di Personalità, porta ad un comportamento dipendente e sottomesso che è finalizzato a suscitare protezione.

La necessità di queste persone di conservare un legame importante spesso le trattiene in relazioni sbilanciate o distorte, in cui pur di ottenere accudimento sono pronte a sottomettersi a ciò che gli altri vogliono. Inoltre, il soggetto dipendentequando termina una relazione intima, cerca con urgenza un’altra relazione come fonte di accudimento e di supporto” (criterio 7 del DSM V): il rapporto interrotto può essere ad esempio una rottura con un amante o la morte di un caregiver.

Inoltre, la loro convinzione di essere incapaci di funzionare in assenza di una relazione intima li motiva ad attaccarsi rapidamente e indiscriminatamente a un’altra persona. Infine “si preoccupa in modo irrealistico di essere lasciato/a a prendersi cura di sé” (criterio 8 del DSM V). Gli individui con questo disturbo sono spesso preoccupati di essere lasciati soli e si vedono così totalmente dipendenti dal consiglio e dall’aiuto di un’altra persona importante che temono che questa li abbandoni anche quando non ci sono motivi per giustificare tale paura.

Sembrerebbe, secondo alcuni studi condotti sulle interazioni parentali tra madre/padre e bambino, che comportamenti di dipendenza in età adulta sono associati ad uno stile genitoriale che determina e mantiene le rappresentazioni di sé come vulnerabile e inefficace. Costruendo ed interiorizzando tali rappresentazioni di sé, i bambini sperimentano relazioni genitoriali ambivalenti ed intermittenti nella capacità di fornire aiuto e accudimento. Questo atteggiamento induce il bambino a mettere in atto strategie per assicurarsi la vicinanza della figura di riferimento, sviluppando dinamiche di dipendenza, e a temere l’abbandono in qualsiasi momento.

Rispetto ai cicli disfunzionali dei pazienti con disturbo dipendente di personalità, allo scopo di mantenere la presenza e la vicinanza della figura di riferimento, aderiscono costantemente alle aspettative e ai desideri dell’altro. In questa situazione, l’altro si sentirà spinto verso modalità controllanti la relazione, godrà del piacere legato al potere di decidere e di accentrare l’attenzione sui propri bisogni e desideri. Questo atteggiamento mantiene e favorisce nel disturbo dipendente di personalità il comportamento oblativo, almeno finché non percepisce il senso di coercizione.

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