La Scuola di Specializzazione Studi Cognitivi ha organizzato presso la sede di Milano un ciclo di incontri formativi di confronto fra modelli dal titolo “Pratichiamo la teoria”.
Incontri di formazione teorici e pratici
La Scuola di Specializzazione Studi Cognitivi ha organizzato presso la sede di Milano un ciclo di incontri formativi di confronto fra modelli dal titolo “Pratichiamo la teoria”.Questo ciclo di incontri non era la solita lezione frontale, ma univa teoria e pratica perché in fondo “Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo” (Aristotele).
Ecco così un’ottima occasione di formazione sia teorica che sul campo. Ad ogni incontro è stato presentato un modello specifico di intervento.
Gli incontri hanno seguito questa struttura:
- Breve introduzione teorica sul modello presentato
- Simulata in diretta dell’intervento del modello affrontato sul medesimo caso clinico
- Spazio aperto di confronto tra il relatore e i partecipanti
Il caso clinico era simulato da una collega psicologa psicoterapeuta (Mara Soliani) che interpretava Cinzia, giovane studentessa universitaria di 24 anni la cui domanda di terapia era la seguente “Devo fare il tirocinio e lavorare con altre persone… non reggo lo sguardo degli altri, non riesco a parlare in pubblico, mi sento agitata, mi blocco….la mia tutor ha uno sguardo che mi blocca”.
Nel corso degli incontri i partecipanti hanno visto i diversi relatori effettuare, sulla stessa problematica presentata, domande e approfondimenti differenti in base al modello di riferimento utilizzato.
Quali sono stati i modelli presentati e applicati?
Nel primo incontro Sandra Sassaroli ha presentato il modello LIBET.
LIBET (Life Themes and plans Implications of biased Beliefs: Elicitation and Treatment) è un modello integrato di concettualizzazione che nasce nel gruppo ricerca di Studi Cognitivi (Sassaroli, Bassanini, Redaelli, Caselli, Ruggiero 2014).
Questo modello consente di capire il paziente all’interno della sua storia evolutiva, senza trascurare allo stesso tempo i sintomi. LIBET inoltre nasce anche come proposta di integrazione tra i diversi mondi della psicoterapia e permette di armonizzare in un quadro unico contributi di diversi orientamenti evidence based.
Durante la simulata Sandra Sassaroli, autrice del modello LIBET, si è focalizzata sulla concettualizzazione del funzionamento della paziente andando a indentificare, a partire dalla domanda di terapia e dall’esordio sintomatico, il tema doloroso, i piani semiadattivi e la rottura del piano.
La Dottoressa Sandra Sassaroli illustra il Modello LIBET
Nel secondo incontro Giovanni Maria Ruggiero presenta invece il modello REBT.
La REBT (Rational Emotive Behavior Therapy) è un tipo di terapia cognitivo comportamentale sviluppata da Ellis nel 1955. Nell’ottica REBT l’enfasi è sul presente e le persone sono invitate a esaminare e a cambiare i loro pensieri irrazionali che creano emozioni non sane e comportamenti auto-danneggianti e auto-sabotanti. La tecnica della REBT include l’attuazione del modello “ABC” e il focus terapeutico è sulle credenze irrazionali.
Giovanni Maria Ruggiero presenta la REBT, di cui è supervisore, e durante la sua simulata ha focalizzato il suo intervento sulla costruzione di un ABC, sull’identificazione dei pensieri irrazionali e sul disputing di questi.Nel terzo incontro Gabriele Caselli presenta infine il modello MCT.
MCT (Metacognitive Therapy) è una recente forma di psicoterapia che ha introdotto una nuova modalità di concettualizzazione e trattamento dei disturbi psicologici. MCT risulta efficace nel trattamento dei Disturbi d’Ansia (Wells, 1995, 2000) e della Depressione (Norman, Van Emmerik & Molina, 2014). MCT ha come obiettivo la riduzione del pensiero ripetitivo negativo (nelle forme di rimuginio o ruminazione) e riportare sotto il controllo cosciente la risposta a pensieri ed emozioni negative.
Gabriele Caselli, terapeuta level 2 MCT, dopo la presentazione teorica, orienta la sua simulata su un colloquio di concettualizzazione e familiarizzazione con il modello MCT.
Il Dott. Gabriele Caselli e la Dott.ssa Mara Soliani durante la simulazione di un caso clinico
Nuove edizioni del ciclo “Pratichiamo la teoria”
Dato l’interesse mostrato dalle richieste dei partecipanti, Studi Cognitivi riproporrà a Milano una seconda edizione del ciclo “Pratichiamo la teoria”. In questa nuova edizione ci saranno nuovi argomenti che verranno trattati con la stessa modalità di breve presentazione teorica e simulata.
Anche altre sedi del Network di Studi Cognitivi si stanno organizzando per lanciare questi tipi di eventi.
Vi siete persi questi incontri? La prima sede che lancerà il ciclo “Pratichiamo la teoria” già questo autunno sarà il Centro di Psicoterapia e Scienza Cognitiva di Genova.