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Stato di Coscienza e Incoscienza: Quale Confine del Passaggio?

Stato di Coscienza e Incoscienza: La coscienza risulta essere la manifestazione di una buona collaborazione tra gruppi di neuroni cerebrali.

Di Elena Lucchetti

Pubblicato il 03 Dic. 2012

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Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

Stato di Coscienza e Incoscienza: La coscienza risulta essere la manifestazione di una buona collaborazione tra gruppi di neuroni cerebrali.

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Un gruppo di ricercatori del Massachusetts General Hospital e del Massachusetts Institute of Technology hanno indagato come il propofol, uno dei maggiori anestetici usati in medicina, conduca allo stato di incoscienza.

In questo studio è stata misurata l’attività delle reti neuronali in tre pazienti nel cui cervello erano precedentemente stati impiantati degli elettrodi per localizzare con precisione la lesione all’origine di una grave forma epilettica.

Durante la procedura di rimozione dei sensori veniva emesso periodicamente un suono ed ai soggetti era stato chiesto di premere un tasto ogni volta che lo sentivano.

Lostrano caso della coscienza. Immagine: © puckillustrations - Fotolia.com
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Il momento in cui ciascun paziente smetteva di rispondere allo stimolo sonoro rappresentava l’istante in cui il paziente perdeva coscienza.

I dati che sono stati ottenuti mostrano che dopo 30 secondi dalla perdita di coscienza, l’attività cerebrale complessiva diminuisce, in particolare l’attività elettrica comincia a mostrare oscillazioni regolari tra stati di attivazione e disattivazione. Questi periodi di attivazione e disattivazione avvengono in tempi diversi nelle differenti aree cerebrali, conducendo ad una compromissione della comunicazione tra esse. L’oscillazione evidenziata è riconducibile ad uno schema regolare ed è il segnale che indica il passaggio dallo stato di coscienza allo stato di incoscienza.

A validare l’ipotesi precedente, vi sono i dati ottenuti da un altro gruppo di ricercatori, diretti da Brian Pollard dell’Università di Manchester, che hanno effettuato un filmato in 3D delle modificazioni dell’attività di alcuni gruppi di neuroni che implicano la perdita di coscienza.

 Il video è stato realizzato con una variante della tecnica di imaging della tomografia a impedenza eletrica (EIT), chiamata FEITER (functional electrical impedance tomography by evoked response), che permette la visualizzazione ad alta velocità e il monitoraggio in profondità dell’attività elettrica cerebrale.

In conclusione, la coscienza risulta quindi essere la manifestazione di una buona collaborazione tra i vari gruppi di neuroni cerebrali, che si modula in rapporto agli stimoli sensoriali che sono disponibili, ma anche alla crescita, umore, farmaci, ecc. L’anestesia generale inibisce la comunicazione tra le zone cerebrali, permettendo l’incoscienza. 

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Elena Lucchetti
Elena Lucchetti

Dott.ssa magistrale in Psicologia Clinica

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