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Un giorno di ordinaria follia #3 – Lo Psicologo Errante

Lo Psicologo Errante: PSICHIATRIA PUBBLICA: LETTERE DAL FRONTE. La vita quotidiana all'interno di un CSM raccontata da chi sta in trincea.

Di Elena Caterina Ponzio

Pubblicato il 20 Apr. 2012

PSICHIATRIA PUBBLICA: LETTERE DAL FRONTE.  
Naturalmente tutti i dati ed i nomi citati in queste lettere sono stati inventati e le storie raccontate sono ispirate alla realtà ed alla vita in un csm, ma per doverose ragioni di privacy  sono state amalgamate tra loro per renderle irriconoscibili. Ciò nonostante, a volte la realtà supera la fantasia! Buona lettura.

 

Un giorno di ordinaria follia

#3 Lo Psicologo Errante

 

Un Giorno di Ordinaria Follia #3 - Lo Psicologo Errante. - Immagine: © Noedelhap - Fotolia.comArriva in bicicletta, cappello a cono calcato a fondo fin sulle sopracciglia, un’ombra di barba dimenticata lì da qualche giorno, giacca a vento sportiva che ha visto tempi migliori ma che reca anche i segni di grandi vittorie, occhio lucido, rapido, furbo, sorridente che cerca lo sguardo solo un attimo di più del dovuto per far capire che lui c’è, ma è troppo di fretta per restare lì….chi è? Ma è lo psicologo errante, straordinaria figura mitologica che potrete incontrare in certe Asl…chissà, magari persino nella vostra!

Nel nostro caso questo ruolo è ricoperto da un simpatico e dinamico signore che chiameremo Umberto. Umberto è un grande sportivo e grazie a questo forse meno di altri accusa la fatica strettamente fisica dello spostamento. Ma, certo, anche se stoicamente non ne parla quasi mai, resta invece l’impresa eroica di affrontare un monte ore distribuito su ambulatori, comunità, centro diurno e una costellazione di gruppi appartamento più uno stuolo di interlocutori tra colleghi pazienti e loro familiari.

Un giorno di ordinaria follia #2 – Gli Alieni al CSM -Psichiatria- Immagine: © Anatoly Maslennikov - Fotolia.com
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Esperto di terapia sistemica viene chiamato in aiuto tutte le volte che il problema di un paziente si rivela particolarmente connesso alle dinamiche familiari. Con un territorio di riferimento che copre all’incirca un bacino di 200.000 residenti l’impresa, come potrete immaginare, è epica ma non capita facilmente di sentirlo alterato . Inoltre i molti anni di militanza fanno di lui un personaggio noto, radicato, e gli conferiscono quel diritto, che deriva dal generale riconoscimento, di guardarsi intorno con tono scanzonato senza risparmiare colpi a nessuno e men che meno alle figure gerarchiche.

Così tra il faceto e il serio Umberto anche oggi è riuscito ad approdare alla riunione d’equipe, o meglio di una delle equipe, per discutere i suoi casi. Sorride, sguardo scherzoso, aspetta che il gruppo finisca di discutere animatamente lasciandoti quel lieve senso di disagio che deriva dal non sentirti davvero sicuro che non sia venuto al lavoro perché il lavoro sei tu…! Da noi può effettuare ben due ore e mezzo di lavoro alla settimana e nonostante ciò i casi su cui confrontarsi sono molti.

Un Giorno di Ordinaria Follia #1 - Posso bere la Candeggina? - Psichiatria - Immagine: © Mario - Fotolia.com
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Qualcuno ride quando inizia a parlare in modo leggero, veloce e arguto dei pazienti ma subito lo stile cambia se c’è il rischio di non essere preso sul serio perché in effetti lui, Umberto, il suo lavoro lo prende molto sul serio e in quattro frasi ben piazzate e ben costruite zittisce la platea. Come si è arrivati alla richiesta del suo intervento, come ha concettualizzato il caso, condivisione del progetto e contratto terapeutico. Improvvisamente tutti ascoltano perché se è vero che a volte il lavoro al CSM è affannato e concitato è anche vero che per sopravvivere devi esserne appassionato e un approccio fatto bene porta entusiasmo e ottimismo a tutti.

Poi Umberto sorride si alza con la giacchetta, il cappello che si era dimenticato di togliersi, una manciata di biscotti rubata dal tavolo e con chiavi della catena in mano si congeda rapido per volare al prossimo appuntamento, qualche quartiere più in là. La dura vita dello psicologo errante non lo abbatte e sfreccia via sulla sua fidatissima bici.

 

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