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Ipnosi

L'ipnosi è una procedura in cui si sperimentano cambiamenti di sensazioni, percezioni, pensieri e comportamento e induce rilassamento e calma. 

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Ipnosi: Si tratta di una procedura in cui il paziente sperimenta cambiamenti a livello di sensazioni, percezioni, pensieri e comportamento. Il tutto ha inizio tramite una procedura di induzione tra le numerose a disposizione. Questa fase iniziale include suggestioni di rilassamento, benessere e calma (1993, Psychological Hypnosis, A Bulletin of Division 30, 2).

Che cosa è l’Ipnosi

L’ipnosi è un fenomeno psicologico la cui storia risale a quella della specie umana. Gli uomini primitivi la utilizzavano già nella pratica dei riti religiosi e medici per accrescere la fede nel misticismo e nella magia. Le peculiari caratteristiche di questa manifestazione psicologica l’hanno circondata di un’aura di soprannaturalità e di irrealtà.

Si tratta di una procedura in cui il paziente sperimenta cambiamenti a livello di sensazioni, percezioni, pensieri e comportamento. Il tutto ha inizio tramite una procedura di induzione tra le numerose a disposizione. Questa fase iniziale include suggestioni di rilassamento, benessere e calma (1993, Psychological Hypnosis, A Bulletin of Division 30, 2).

La psicoterapia ipnotica però non è solo una mera somministrazione di suggestioni, ma una vera e propria rieducazione dell’adattamento del paziente alla vita e all’integrazione della sua personalità in essa.

Ipnosi regressiva

L’ipnosi regressiva è una tecnica sperimentale che permette di ricercare le cause dei conflitti attuali nel mondo remoto dei sogni e di trance. Nell’ipnosi regressiva al paziente viene data la possibilità di ritornare indietro nel tempo recuperando contenuti assimilabili a esistenze pregresse, nelle quali egli può ricercare le radici simboliche dei suoi attuali conflitti. Non tutte le persone possono usufruire dell’ipnosi regressiva, in quanto circa il 20% dei pazienti non risulta idoneo.

L’obiettivo dell’ipnosi regressiva è quello di risolvere conflitti e disagi e recuperare risorse biologiche e spirituali che consentano al soggetto di evolvere. Utilizzando questa tecnica all’interno di un percorso psicoterapeutico è possibile trattare l’ansia, il panico, la depressione, i disturbi alimentari e le ossessioni. Non possono essere invece trattati i pazienti affetti da un quadro di depressione maggiore acuta, le psicosi, i minorenni, le donne gravide e coloro che usufruiscono di farmaci anticonvulsivanti.

La psicoterapia con l’ausilio dell’ipnosi regressiva comporta un profondo impegno psicologico e spirituale per il paziente e per il terapeuta, infatti gli incontri hanno tendenzialmente una cadenza quindicinale. Per quanto invece concerne la durata, la psicoterapia con ipnosi regressiva si protrae per una decina di incontri.

Ipnosi Erikcsoniana

Secondo Milton Hyland Erickson, il famoso psichiatra fondatore dell’ipnosi moderna o Ericksoniana, l’ipnosi è una naturale condizione che si verifica spontaneamente nei diversi momenti della quotidianità. Interessandosi ai metodi naturalistici Erickson arrivò ad utilizzare l’ipnosi in modo creativo, ovvero non più tramite rituali standard, ma attraverso un particolare stile comunicativo associato ad una “situazione comunicativa relazionale” (Haley, 1976.Terapie non comuni, Astrolabio, Roma).

Il processo ipnotico dell’ipnosi Ericksoniana è stato schematizzato dall’autore stesso in tre fasi:
a. La preparazione
Fase di conoscenza tra il paziente e il terapeuta. L’obiettivo principale è la formazione di un rapporto solido tra i due, che si fondi sulla fiducia, il reciproco rispetto e sulla comprensione. In questa prima fase il terapeuta raccoglie informazioni relative alle esperienze e conoscenze del paziente, vengono indagate le strutture mentali di riferimento e i sistemi di credenze. Fondamentale è l’aspettativa che il paziente ha relativamente alla risoluzione del problema, infatti aspettative positive conducono ad una più facile sospensione e modifica delle strutture di riferimento che lo costringono ad una situazione autolimitante.

b. La trance terapeutica
Periodo in cui gli schemi del paziente sono temporaneamente alterati con lo scopo di aumentare la sua ricettività ad altri modelli di funzionamento mentale che contribuiscono alla risoluzione dei problemi. I principali indicatori fisiologici che segnalano lo stato di trance sono catalessi, immobilità corporea, mutata qualità della voce, chiusura degli occhi, lineamenti facciali rilassati, mancanza o ritardo dei riflessi, rallentata frequenza respiratoria e cardiaca ed altri ancora. A tal proposito Erickson individua un paradigma di induzione della trance composto da cinque stadi:
1- Fissazione dell’attenzione
2- Depotenziamento degli abituali schemi di riferimento e credenze
3- Ricerca inconscia
4- Processo inconscio
5- Risposta ipnotica

c. Valutazione e ratifica del cambiamento terapeutico ottenuto

È il momento in cui il terapeuta comunica al paziente quali sono le alterazioni del funzionamento sensoriale e percettivo. Il paziente diventa così consapevole dei cambiamenti che l’ipnosi ha riportato relativamente alla sua persona.
Riconoscere il valore dell’ipnosi è necessario per impedire che vecchi comportamenti o modelli di pensiero invalidino i progressi fatti.

Tecniche di ipnosi

Per indurre l’ipnosi è necessario che lo psicoterapeuta conosca e sappia scegliere tra le varie tecniche quella più indicata ai bisogni del suo paziente. Ogni persona ha un proprio funzionamento mentale, per cui lo specialista, consapevole e dotato delle proprie conoscenze, cercherà il modo migliore e personalizzato per indurre lo stato ipnotico alla persona che si trova davanti.

Per indurre uno stato ipnotico è necessario dapprima spiegare al paziente che cosa lo attende, sfatando gli eventuali pregiudizi o le paure. In questo modo il paziente potrà affacciarsi a questa tecnica psicoterapeutica con maggior libertà di pensiero e di fiducia verso il terapeuta. Egli si sentirà a proprio agio e chi lo ipnotizza saprà trasmettergli una grande fiducia nella sua capacità di entrare in trance. Occorrerà mantenere lo stato di trance fino a quando il lavoro non sarà terminato.

Le diverse tecniche di ipnosi che i terapeuti hanno a disposizione vengono scelte in funzione della natura del problema e della capacità ipnotica del soggetto. Un bravo ipnotista si distingue, perché è capace di sfruttare le caratteristiche della persona che ha davanti, motivo per cui è molto importante conoscere un cospicuo numero di tecniche di ipnosi. Le tecniche principali dell’ipnosi sono:

  • Ipnosi metaforica
  • Fast Phobias Tecnique
  • Suggestioni
  • Visualizzazione
  • Regressione
  • Progressione
  • Affect bridge
  • Ristrutturazione
  • Ancoraggio

Autoipnosi

L’autoipnosi è nient’altro che una forma di ipnosi autoindotta. Le tecniche di autoipnosi si basano tutte su un singolo concetto, ovvero la concentrazione su una singola idea, parola o immagine.
Infatti, il Dottor Herbert Benson, all’interno del suo libro “Relaxation Response”, sottolinea come lo stato di rilassamento basato sulla concentrazione su un sola idea induca molto facilmente ad uno stato autoindotto di trance. Anche per l’autoipnosi esistono diverse tecniche di induzione, tra queste la più semplice ed allo stesso tempo utilizzata è proprio quella di Benson.

Questo metodo prevede 7 passaggi:
Scegliere l’oggetto della concentrazione;
Sedere ad occhi chiusi in un luogo tranquillo;
Rilassare i muscoli e concentrarsi sul respiro;
Pensare in silenzio all’oggetto scelto inizialmente;
Continuare così per 10/20 minuti;
Se l’oggetto di meditazione viene perso, riportare il pensiero su di esso;
Una volta terminato il tempo prefissato, riaprire gli occhi.
(H., Benson, (1975), Realaxation Response)

Psicoterapia ipnotica

Come già affermato in precedenza la psicoterapia ipnotica non è una mera somministrazione di suggestioni, ma una vera e propria rieducazione dell’adattamento del paziente alla vita e all’integrazione della sua personalità in essa. Per molto tempo e ancora oggi ci sono molti pregiudizi legati all’ipnosi e alla psicoterapia che la utilizza, ma fortunatamente la ricerca scientifica sta facendo luce sulle qualità di questa tecnica e ne sta documentando i risultati scientifici. Attenzione, per averne quindi una visione positiva deve essere chiaro che la psicoterapia ipnotica non è una mera somministrazione di suggestioni, ma una vera e propria rieducazione dell’adattamento del paziente alla vita e all’integrazione della sua personalità in essa.

Gli ambiti di applicazione della psicoterapia ipnotica sono numerosi, tra questi i principali sono:
L’ambito psicologico: disturbi d’ansia, dell’umore e depressione, i disturbi alimentari, i disturbi sessuali, tic, balbuzie, dolore cronico, dipendenze (gioco, fumo, alcool, ecc..).
L’ambito medico: disturbi cardiovascolari, dermatologici, asma, disturbi dell’apparato uro-genitale e dell’apparato digerente, cure palliative e terapia del dolore.
L’ambito della creatività personale: stimolare e dare maggiore libertà di sfogo alla creatività personale, come ad esempio nell’ipnosipedia o nello sport, per migliorare le capacità fisiche nelle prestazioni atletiche.

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