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Ipnosi: la Tecnica

ipnosi: il corpo e la mente trovano un equilibrio che permette all’individuo di raggiungere uno stato di benessere profondo.

Di Elisa Cassi

Pubblicato il 31 Gen. 2013

Aggiornato il 16 Dic. 2013 12:39

 

Ipnosi: La Tecnica. - Immagine: © dedMazay - Fotolia.com

Lo stato ipnotico è uno stato piacevole in cui il corpo e la mente  trovano un equilibrio funzionale che permette all’individuo di raggiungere uno stato di benessere profondo  che gli consente, nell’ambito di un buon rapporto psicoterapeutico, di scoprire ed  elaborare le proprie risorse inconsce in funzione del proprio benessere psicologico.

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L’ipnosi non è qualcosa di mistico o soprannaturale e per indurla non sono necessarie  formule magiche; certamente lo psicoterapeuta conosce e sa scegliere tra le varie tecniche quella più indicata ai bisogni del suo paziente.Ogni persona è un mondo a sè e come tale ha un proprio funzionamento mentale;  lo specialista, consapevole e dotato delle proprie conoscenze, cercherà il modo migliore e personalizzato per indurre lo stato ipnotico alla persona che si trova davanti.

Ipnosi: Conoscerla per Apprezzarla. - Immagine: © Brian Jackson - Fotolia.com
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Innanzitutto per indurre uno stato ipnotico è necessario dapprima spiegare al paziente che cosa lo attende, sfatando gli eventuali pregiudizi o le paure per esempio di perdere i sensi, di dire qualcosa che non si vuole, ecc… In questo modo il paziente potrà affacciarsi a questa tecnica psicoterapeutica con maggior libertà di pensiero e di fiducia verso l’ipnotista. Egli si sentirà a proprio agio e chi lo ipnotizza saprà trasmettergli una grande fiducia  nella sua capacità di entrare in trance. Occorrerà mantenere lo stato di trance fino a quando il lavoro non sarà terminato.

Per favorire l’induzione ipnotica è importante fornire suggestioni di tranquillità e di calma, lasciando che naturalmente diventino neuro-psico-fisiologiche, in modo che il soggetto si possa piacevolmente abbandonare alla sua mente, la quale elabora e affronta il problema o la difficoltà in cui si trova senza pressioni, ma seguendo il suo ritmo personale. Infatti con la fretta, lo scopo può non essere raggiunto.

Consideriamo ora la profondità dello stato di trance. La trance ipnotica è uno stato in cui la concentrazione della persona è più centrata, cioè diretta verso di se, verso la sua parte  più  inconscia che verso quella conscia.  E’ proprio in questo stato che l’apprendimento e il cambiamento hanno maggiori probabilità di avere luogo, ed è  sempre in questo stato che il soggetto focalizza il suo problema e si rende conto  delle sue alterazioni importanti.

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Non è necessario uno stato di trance profonda per avere dei mutamenti a livello psicofisiologico. Possiamo distinguere lo stato ipnoide, la trance leggera, quella media e quella profonda. Più si scende in profondità e minori saranno le interferenze consce. Questa distinzione è piuttosto teorica perchè dipende dalle capacità del soggetto stesso.

Durante lo stato di ipnosi l’ipnotista osserva delle modificazioni neurofisiologiche nel paziente che permettono  di rendersi conto se il soggetto è entrato nello stato di trance:il respiro diventa più profondo e segue le istruzioni del terapista, ci sono cambiamenti nel colorito e delle percezioni cinestesiche e  inoltre vi è la modificazione nel muoversi e nell’osservare, risulta infatti evidente un rallentamento motorio nel paziente e uno sguardo che va oltre gli oggetti che lo circondano, dal momento che è molto concentrato in se stesso.

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Nel corso della trance è possibile fornire al paziente delle suggestioni utili  a lui  per raggiungere il suo stato di benessere; esse sono strutturate in modo efficace e non devono andare contro quelle che sono le sue personali  convinzioni.

Le suggestioni possono essere intraipnotiche e postipnotiche. Le prime  hanno uno scopo operativo ad effetto immediato, mentre le seconde hanno operatività durante lo stato di veglia ed hanno effetto a lungo termine. Le suggestioni postipnotiche inoltre non vengono ricordate in stato di veglia, ma continuano a lavorare nella psiche per condurre il soggetto a elaborare a livello inconscio tutto ciò che può essere elaborato.

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Il risveglio è molto semplice, talvolta con qualche reticenza a riprendere il proprio posto nella realtà e quindi vengono utilizzate anche  suggestioni più persuasive, in cui si accompagna il soggetto al risveglio attraverso il conto alla rovescia o riattivando la percezione degli aspetti sensoriali della realtà che li circonda.

Lo stato ipnotico infatti è uno stato piacevole in cui il corpo e la mente  trovano un equilibrio funzionale che permette all’individuo di raggiungere uno stato di benessere profondo  che gli consente, nell’ambito di un buon rapporto psicoterapeutico, di scoprire ed  elaborare le proprie risorse inconsce in funzione del proprio benessere psicologico.

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