Il termine “omogenitorialità” è un neologismo che descrive tutte quelle situazioni familiari in cui almeno un adulto omosessuale è il genitore di almeno un bambino.
L’omogenitorialità si manifesta quindi principalmente in due condizioni:
- il desiderio di maternità e di paternità nelle persone gay, lesbiche, bisessuali e trans;
- la responsabilità paterna e materna delle persone omosessuali che nelle loro storie precedenti (anche eterosessuali, quindi) hanno avuto figli.
In una società costantemente in evoluzione, non esiste più solo la famiglia-tipo con padre-madre-figli, ma si osservano sempre più diversi modelli di famiglia in cui alcuni pilastri fondamentali sono messi in discussione, in quanto non coincidono più necessariamente i genitori biologici e i genitori sociali (cioè tutte quelle persone che si definiscono “genitore”, ma che non ne hanno il “diritto biologico”).
È il caso per esempio delle famiglie “ricomposte”, dove i figli di un genitore divorziato convivono nella stessa famiglia con il nuovo partner della madre o del padre. Ed è il caso delle famiglie omogenitoriali.