Stress e Burnout
Per indagare i benefici della mindfulness nel mondo del lavoro è necessario fare una breve premessa per comprendere cosa si intende con i concetti di stress e di burnout. Lo stress e il burnout sono fenomeni sempre più comuni nel mondo del lavoro. Lo stress è stato oggetto di molteplici definizioni nel corso del tempo; recentemente, è stata condivisa una definizione di stress che pone in evidenza l’influenza reciproca tra la persona e l’ambiente e, nella quale, la persona considera la situazione sproporzionata rispetto alle proprie risorse, a tal punto da essere pericolosa per il proprio benessere. Gli elementi coinvolti sono molteplici: i fattori stressanti, le risposte della persona, l’interazione tra il soggetto e l’ambiente e le risorse personali di fronteggiamento della situazione (Lazarus, Folkman, 1984, cit. in Zani, Cicognani, 2013, 113).
Il burnout è incluso nell’undicesima revisione della Classificazione Internazionale delle Malattie (WHO, 2019) e viene definito come una sindrome risultante da stress cronico sul posto di lavoro che non viene gestito con successo; a caratterizzarla sono tre dimensioni: la sensazione di esaurimento di energia, l’aumento della distanza mentale dal proprio lavoro o sentimenti di negatività in relazione al proprio lavoro e ridotta efficacia dal punto di vista professionale. A tal proposito, dall’ indagine «Flash Eurobarometer – OSH Pulse», commissionata dall’EU-OSHA (2022) con l’obiettivo di ottenere informazioni sullo stato della sicurezza e della salute sul lavoro (SSL) dopo la pandemia, è risultato che il 27% dei lavoratori sperimenta elevati livelli di stress, di ansia o di depressione, che sono causati o, talvolta, peggiorati dal lavoro.
Dunque, risulta fondamentale promuovere il benessere psicologico e la salute mentale nel mondo del lavoro, difatti, sta acquisendo sempre maggiore rilevanza la figura dello psicologo del lavoro, delle organizzazioni e delle risorse umane. Come definito dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, sono diversi gli ambiti di applicazione della psicologia del lavoro e delle risorse umane, tra i quali: valutare condizioni più ottimali di lavoro, prendere in esame i processi cognitivi ed emotivi che caratterizzano le interazioni e le prestazioni professionali, promuovere le competenze e gli apprendimenti, analizzare le fonti di disagio lavorativo e valorizzare il benessere psicologico.
Mindfulness in azienda
Al fine di promuovere la salute mentale e ridurre lo stress nel contesto lavorativo, negli ultimi anni, è stata posta in rilievo la mindfulness, che è diventata un tema centrale per molteplici aziende. Kabat-Zinn (2019) definisce mindfulness, il portare l’attenzione al momento presente, in modo curioso e non giudicante. La suddetta pratica, affonda le radici nella meditazione buddhista e sono numerosi gli studi scientifici che ne hanno evidenziato i benefici, tra questi ultimi vi è il miglioramento nella capacità di modulare la risposta allo stress, permettendo alle persone di affrontare le sfide quotidiane con maggiore lucidità e focalizzazione sul momento presente (Kabat-Zinn, Lipworth, Burney, 1985). Inoltre, la mindfulness è stata associata a una riduzione dei sintomi di ansia e di depressione, difatti, un’analisi realizzata da Goyal e colleghi (2014) ha posto in evidenza che le tecniche di mindfulness possono essere efficaci nel migliorare diverse condizioni inerenti la salute mentale. La maggiore consapevolezza sostiene le persone nel riconoscere e nell’accettare le proprie emozioni, favorendo una maggiore resilienza. E’ importante aggiungere che praticare la mindfulness aumenta la concentrazione e la produttività (Zeidan et al., 2010), migliora la qualità del sonno e rafforza il sistema immunitario (Carlson et al., 2004) e può migliorare la qualità delle relazioni interpersonali, favorendo una comunicazione più autentica e una maggiore connessione emotiva (Hölzel et al., 2011). La mindfulness è, quindi, uno strumento che può sostenere la persona nell’affrontare le sfide quotidiane e, dunque, nel gestire in modo efficace lo stress derivante dal contesto lavorativo, favorendo così il benessere dei dipendenti. Integrare la mindfulness tra i valori aziendali, creando degli spazi e ritagliando del breve tempo giornaliero da dedicare alla suddetta pratica consente di incrementare i livelli di benessere dei leader e dei dipendenti e, nello specifico, permette di: ridurre l’irritabilità e indirizzare la concentrazione; migliorare le relazioni tra i dipendenti, promuovendo la coesione; incrementare la produttività aziendale e aumentare la motivazione, stimolando così la crescita personale.
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