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Allenarsi ad abbattere i blocchi interiori

Alcune strategie e tecniche possono essere uno spunto per iniziare a comprendere e affrontare le situazioni in cui si sperimentano blocchi interiori

Di Lucia Salatini, Alessio Mantovani

Pubblicato il 19 Feb. 2024

Quali sono i motivi per cui si sperimentano blocchi interiori?

Un lavoro insoddisfacente, dei sogni irrealizzati, delle responsabilità pressanti, una famiglia esigente, una relazione amorosa screditante, delle amicizie opportunistiche, sono solo alcune delle possibili situazioni in cui un individuo può sentirsi come in trappola, fermo, bloccato. 

Non è inusuale affrontare in certe fasi della vita momenti di stallo, sentirsi persi, insoddisfatti o insicuri a proposito del percorso e della scelta presa, o addirittura degli obiettivi che erano stati prefissati e studiati con cura e dedizione. Se provassimo a conversare con i nostri amici, familiari e colleghi di lavoro, incontreremmo sicuramente un numero cospicuo di persone che ritiene di sentirsi bloccato in almeno un’area di vita, come ad esempio carriere stagnanti, relazioni insoddisfacenti o percorsi di studi che non riescono ad essere portati a termine e che generano molta ansia e stress (Caron, 2024).

Quando si tenta di portare a compimento e realizzare un obiettivo a lungo termine, può accadere che ad un certo punto si generi la sensazione demoralizzante di sentirsi stagnanti, come bloccati ed incapaci di muovere sia passi in avanti che indietro. Inoltre, quando determinati progetti non hanno obiettivi finali chiari, risulta ancora più probabile sperimentare la sensazione di non fare progressi.

Questi momenti critici possono anche originarsi da cambiamenti importanti o essere correlati ad eventi traumatici, come una malattia, un trasloco, la perdita di una persona cara, un licenziamento o la nascita di un bambino. Infine, le persone, verso il compimento dei trent’anni o dei quarant’anni, tendono a diventare particolarmente autoriflessive e analizzare con più attenzione la loro situazione, finendo spesso per interpretare determinate situazioni o ambiti di vita come insoddisfacenti quando questi ultimi non stanno andando come previsto o desiderato (Caron, 2024). 

Alcune strategie per comprendere e affrontare i blocchi interiori

Come fare quindi a prendere in mano la situazione e cercare di gestirla al meglio? 

Fare esperienza di uno stallo, un blocco, può assomigliare a delle vere e proprie sabbie mobili, nelle quali maggiore è l’agitazione e più in profondità l’individuo andrà a fondo. Il modo di uscire da queste sabbie mobili, in maniera controintuitiva, è rilassarsi (McCarthy, 2008). Oltre al rilassamento, il New York Times (C. Caron, 2024), in un suo recente articolo, propone 5 possibili vie alternative per “saltare fuori” dal blocco, raccontando il parere di psicologi clinici, economisti e imprenditori.  

  • Cercare di riformulare i pensieri negativi è un punto d’inizio importantissimo. Catastrofizzare, quindi pensare in continuazione alla possibilità che possa accadere qualcosa di terribile, oppure essere troppo duri con sé stessi, convincendosi di non aver fatto un buon lavoro, e in generale pensieri persistenti, critici e auto invalidanti come questi, possono generare stress ed ansia, andando ad interferire significativamente con i propri obiettivi ed il senso di soddisfazione personale. Ad esempio, dirsi “Non riuscirò mai a fare quello che mi ha chiesto il capo”, può essere trasformato e riformulato in “Mi piacerebbe fare del mio meglio per soddisfare la richiesta del mio capo, e se sarò in difficoltà cercherò di chiedere aiuto”.
  • Friction audit: con questa strategia Adam Alter (2023), Docente di marketing all’università Stern di New York, sprona a revisionare in maniera minuziosa l’anatomia del problema, del blocco o della fonte di stress. Partendo per prima cosa dall’indagare dove sia la fonte di stress, quale sia l’oggetto in questione che crea la sensazione di stallo. Se vi siano degli schemi poco funzionali che si continuano a reiterare costantemente nel tempo. Una volta individuati, il passaggio successivo sta nel cercare di levigare questi punti di attrito, indagandone le componenti, quali potrebbe esser i cambiamenti necessari, quali pezzi si possono sostituire e in che modo si possono ottenere i cambiamenti necessari.
  • Provare la tecnica del “futurecasting”, una tecnica immaginativa volta a spingere il soggetto ad immaginare una vita futura  in cui si è stati in grado di uscire da questo blocco. Per svolgerla al meglio è necessario ragionare e riportare a mano su un foglio di carta gli specifici passaggi necessari per raggiungere quella visione nel concreto. L’azione di mettere per iscritto i passaggi incoraggia la persona ad impegnarsi attivamente nello svolgerli. 
  • Condividere i propri obiettivi: parlare e condividere i propri piani con altre persone risulta utile non solo a per generare in se stessi voglia di fare, ma anche ad ottenere consigli e visioni alternative che potrebbero risultare utili a migliorare il proprio piano. 
  • Fare qualcosa di significativo per se stessi: svolgere attività che siano in linea con i propri principi e valori è fondamentale per riuscire a trovare la forza in momenti di stallo. Quando si attraversano momenti difficili, la motivazione volta al raggiungimento di obiettivi in linea con i propri valori è ciò che riesce a darci la giusta forza per andare avanti (Caron, 2024). 

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