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Praticare il Freudenfreude per un maggior benessere 

Il freudenfreude, ovvero il provare gioia per i successi degli altri, può rendere più piacevoli le relazioni e migliorare la qualità di vita

Di Lucia Salatini

Pubblicato il 10 Nov. 2023

Freudenfreude: la felicità per la felicità altrui

Provare gioia e felicità per i successi di un’altra persona, anche quando non si è coinvolti direttamente, rientra nel fenomeno che gli psicologi sociali hanno denominato “freudenfreude”, capace di rendere più piacevoli e intime le relazioni e migliorare la qualità di vita delle persone. Secondo Erika Weisz (Weisz, 2018), ricercatrice post-dottorato in psicologia presso l’Università di Harvard e ricercatrice sull’empatia, la sensazione provata mediante il freudenfreude è molto simile all’empatia positiva, che consiste nello sperimentare le emozioni positive di un’altra persona.

A questo proposito, Gregory Depow professore e ricercatore presso l’Università di Toronto (Depow et al., 2021), ha voluto indagare l’influenza dell’empatia positiva nella vita delle persone. I risultati hanno dimostrato che l’empatia positiva promuove la resilienza, migliora la percezione personale della qualità di vita e sprona gli individui a collaborare durante i conflitti, promuovendo atti gentili come l’aiuto reciproco. 

Perché lo schadenfreude viene messo in pratica più spesso del freudenfreude?

Lo schadenfreude consiste nel provare piacere ogni qualvolta si assiste o si viene a conoscenza di disgrazie altrui. Questo fenomeno verrebbe messo in pratica molto più spesso rispetto al freudenfreude. 

La psicologa clinica Chambliss e i suoi colleghi (Chambliss et al., 2012) hanno voluto approfondire questo tema e cercare di comprendere le motivazioni che portano le persone a compiere lo schadenfreude. Nella loro ricerca sono stati presi in esame degli studenti universitari e sono stati esaminati sia i punteggi del freudenfreude sia quelli del schadenfreude, nel tentativo di capire se ci fossero delle differenze tra coloro che soffrivano di depressione e chi invece non riportava alcun disturbo psichico. Nel campione non depresso, i valori del schadenfreude erano più bassi, mentre quelli del freudenfreude erano più alti. Gli studenti che soffrivano di depressione, invece, mostravano maggiori difficoltà a adottare una mentalità aperta alla condivisione della gioia.

È stato dimostrato che a lungo andare lo schadenfreude può potenzialmente rivelarsi controproducente, in quanto, soprattutto sui social media, può bloccare l’empatia, generando una profonda mancanza di compassione (Wei & Liu, 2020), oltre ad abbassare notevolmente l’autostima di chi prova piacere per le disgrazie altrui, soprattutto se il confronto avviene con persone di successo e talentuose. (Van Dijk et al., 2011). 

Cosa fare per riuscire a sviluppare il freudenfreude? 

Per aiutare le persone ad allenare la loro gioia verso i successi altrui, la dottoressa Chambliss ha sviluppato uno specifico programma, il Freudenfreude Enhancement Training (FET). Questo training è stato messo in pratica per due settimane da alcuni studenti universitari che soffrivano di depressione, ottenendo risultati estremamente interessanti: gli studenti sottoposti al training hanno avuto meno difficoltà a sperimentare il freudenfreude, migliorando significativamente il loro umore e le loro relazioni interpersonali (Chambliss et al., 2013).

Il FET propone diversi suggerimenti da seguire per allenare il freudenfreude, di seguito eccone elencati alcuni.

  • Mostrare interesse attivo per la felicità di qualcun altro

Fare domande alle persone è un buon metodo per evocare sentimenti positivi. Questa pratica FET non a caso viene chiamata condivisione della gioia o “SHOY”. Anche se non si è del tutto interessati, stabilire un contatto visivo e incitare la persona con cui si sta parlando a raccontare la propria storia genera felicità. 

  • Considerare il successo individuale come uno sforzo comunitario. 

Provare felicità per le altre persone genera automaticamente gioia in noi stessi. Ecco perché considerare il successo individuale come un risultato della comunità è così fondamentale. Quando una persona a noi cara raggiunge un traguardo oppure ottiene una nuova opportunità è importante festeggiare e condividere la sua gioia. Mediante questa condivisione, non solo si sostiene l’altro, ma si genera automaticamente gioia e felicità in noi stessi e nelle nostre comunità. 

  • Condividere il merito dei propri successi con gli altri. 

Esprimere gratitudine verso chi ti ha aiutato a raggiungere un traguardo genera freudenfreude in entrambe le persone coinvolte. Condividere come il suo aiuto ha giocato un ruolo fondamentale per la tua vittoria fa sentire l’altra persona come parte del successo stesso, generando felicità. 

  • Trasformarsi in uno spettatore di gioia.

Nella nostra società vige il pensiero che la felicità arriva, spesso portata da altre persone, invece che essere vista come qualcosa che possiamo generare noi stessi. Chiedere agli altri di raccontare aneddoti gioiosi, ricercare attivamente la felicità nella nostra vita e in quella altrui ci rende degli spettatori di gioia, capaci di testimoniarla al meglio. 

Rinunceremo mai al schadenfreude? 

Sperimentare più freudenfreude non è direttamente collegato all’estinzione del schadenfreude. Riuscire a bilanciare questi due fenomeni, tentando di sviluppare maggiormente la gioia per i successi altrui, risulta estremamente vantaggioso, non solo per gli altri, ma anche per noi stessi. Quando vengono messe al primo posto la felicità, la condivisione e l’empatia, tutti ne possono trarre  giovamento e vantaggi. 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Chambliss, C., Cattai, A., Benton, P., Elghawy, A., Fan, M., Thompson, K., Scavicchio, D., & Tanenbaum, J. (2012). Freudenfreude and Schadenfreude Test (FAST) Scores of Depressed and Non-Depressed Undergraduates. Psychological Reports111(1), 115-116. https://doi.org/10.2466/02.07.21.PR0.111.4.115-116
  • Chambliss, C., Clayman, C., Evans, D., Ioviero, N., McFarland, E., Morley, M., … & Schnell, J. (2013, March). Depression and Relationship Improvement Following Freudenfreude Enhancement Training. In Eastern Psychological Association Annual Meeting.
  • Depow, G. J., Francis, Z., & Inzlicht, M. (2021). The experience of empathy in everyday life. Psychological Science32(8), 1198-1213. https://doi.org/10.1177/0956797621995202 
  • Lyubomirsky, S., & Layous, K. (2013). How Do Simple Positive Activities Increase Well-Being? Current Directions in Psychological Science22(1), 57-62. https://doi.org/10.1177/0963721412469809 
  • Van Dijk, W. W., Van Koningsbruggen, G. M., Ouwerkerk, J. W., & Wesseling, Y. M. (2011). Self-esteem, self-affirmation, and schadenfreude. Emotion, 11(6), 1445–1449. https://doi.org/10.1037/a0026331
  • Wei, L., & Liu, B. (2020). Reactions to others’ misfortune on social media: Effects of homophily and publicness on schadenfreude, empathy, and perceived deservingnessComputers in Human Behavior102, 1-13. https://doi.org/10.1016/j.chb.2019.08.002 
  • Weisz, E. (2018). Building empathy through psychological interventions. Stanford University.
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