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Il trauma e il corpo: manuale di psicoterapia sensomotoria – Recensione

Le basi teoriche della psicoterapia sensomotoria e le tecniche terapeutiche accompagnate da esempi clinici e spiegazioni

Di Massimiliano Padovani

Pubblicato il 13 Set. 2023

Il significato del corpo nei disturbi post-traumatici

Fin dall’inizio, il corpo è stato trascurato favorendo un approccio verbale. Nel corso del tempo, vari metodi psicoterapeutici hanno enfatizzato gli aspetti cognitivi, affettivi, comportamentali e relazionali dell’individuo, sia nel passato che nel presente. Al contrario, il corpo è rimasto un aspetto periferico, nonostante alcuni terapisti siano stati addestrati a osservare l’aspetto fisico e i movimenti del paziente. Affrontare direttamente l’esperienza incarnata rimane ancora un aspetto secondario nella formulazione terapeutica tradizionale e nei piani di trattamento. Tuttavia, la ricerca scientifica emergente dimostra che la componente somatica, in particolare nei disturbi correlati al trauma, è un elemento cruciale per il successo del trattamento. Pertanto, non affrontare adeguatamente questo aspetto può comportare una riduzione dell’efficacia anche di comprovate terapie. Perciò, è fondamentale che i terapeuti riconoscano il significato del corpo e il suo ruolo nel processo terapeutico.

La Psicoterapia Sensomotoria

La psicoterapia sensomotoria (PSM), nonostante sia radicata nei concetti clinici tradizionali, pone un’enfasi significativa sul corpo come elemento centrale nell’intervento terapeutico. Pone un’enfasi significativa sul corpo come elemento centrale nell’intervento terapeutico nonostante le radici siano nei concetti clinici tradizionali. Le basi di questa terapia derivano direttamente dal metodo Hakomi, che è un tipo di psicoterapia orientata al corpo proposta da Ron Kurtz. La psicoterapia sensomotoria, inoltre, integra nella sua struttura varie teorie e tecniche della psicoterapia psicodinamica, della terapia cognitivo-comportamentale, delle neuroscienze, delle teorie dell’attaccamento e della dissociazione (Ogden et al., 2023).

Il trauma

La letteratura scientifica dimostra che il trauma ha effetti significativi sia sulla mente che sul corpo, oltre che sul sistema nervoso. Infatti, molti dei sintomi presentati dagli individui traumatizzati si manifestano proprio a livello somatico. I pazienti che soffrono a causa di traumi irrisolti spesso presentano un’esperienza corporea disregolata, caratterizzata da emozioni incontrollabili e intense sensazioni fisiche, innescate da reminiscenze traumatiche, che si ripetono all’infinito nel corpo. Questa attivazione fisiologica cronica è spesso alla base dei sintomi post-traumatici ricorrenti per i quali il paziente ricerca una terapia. La capacità di assimilare l’esperienza traumatica all’interno di una narrazione di vita non è inizialmente disponibile, sia perché i ricordi traumatici non sono codificati nella memoria autobiografica sia perché la riattivazione dell’arousal legato al trauma continua a produrre una sensazione somatica di minaccia: un “terrore senza parole” (Ogden et al., 2023).

L’intervento bottom-up

I modelli terapeutici tradizionali operano sulla premessa che il cambiamento avviene attraverso un processo di espressione e formulazione narrativa in modalità “top-down”. L’idea fondamentale alla base di questo tipo di intervento clinico è che il cambiamento delle cognizioni e delle emozioni del paziente può portare a una trasformazione della sua esperienza fisica e incarnata di percezione di sé. L’obiettivo principale dell’intervento terapeutico, quindi, è il linguaggio del paziente e la narrazione sarà il punto di accesso al processo terapeutico. Il processo terapeutico prevede l’esplorazione, il coinvolgimento e la rielaborazione della rappresentazione verbale, delle convinzioni e delle emozioni del paziente all’interno della relazione terapeutica (Ogden et al., 2023). Oltre a queste pratiche efficaci, si propone di incorporare interventi “bottom-up” che affrontino le sensazioni fisiche, le inibizioni motorie e le intrusioni somatosensoriali. Di fatto, gli individui con un disturbo post-traumatico presentano spesso sintomi somatici correlati al trauma, come: intrusività (immagini, suoni, odori, sensazioni corporee, dolore), costrizione fisica, ottundimento sensoriale (numbing) e incapacità di modulare l’arousal (Ogden et al., 2023).

Il libro, la struttura e i contenuti

Questa opera mira a rispondere alla necessità di un approccio somatico nella terapia del trauma, evidenziando la limitata letteratura sull’argomento e la sua accessibilità e idoneità all’uso in psicoterapia. Fornisce inoltre linee guida per aiutare i professionisti a comprendere come il corpo contribuisce sia alla perpetuazione che alla risoluzione dei disturbi legati al trauma.

Il libro è diviso in due parti: teoria e trattamento. La sezione iniziale approfondisce le basi teoriche e le basi degli interventi di psicoterapia sensomotoria, attingendo alle intuizioni sviluppate da Pierre Janet un secolo fa e al lavoro di esperti contemporanei in varie aree del trattamento del trauma, come le neuroscienze, l’attaccamento, la regolazione emotiva, la dissociazione e il corpo. La seconda sezione del libro delinea la filosofia e le tecniche terapeutiche della psicoterapia sensomotoria, offrendo esempi clinici e spiegazioni che dimostrano e chiariscono la teoria e la pratica della psicoterapia sensomotoria (Ogden et al., 2023).

Obiettivi

L’integrazione della teoria e della pratica della psicoterapia sensomotoria con modelli terapeutici psicodinamici o cognitivo-comportamentali, compresi l’EMDR e i trattamenti di esposizione, facilita un approccio unificato mente-corpo al trattamento del trauma. Inoltre, questo lavoro può essere efficacemente utilizzato come contributo agli approcci psicoterapeutici preesistenti. È interessante notare che i metodi presentati nel testo non si limitano ai disturbi post-traumatici, in quanto un approccio sensomotorio può essere applicato a un’ampia gamma di difficoltà non traumatiche incontrate in psicoterapia legate alle dinamiche infantili e familiari che modellano la personalità e la capacità interattiva del paziente. L’obiettivo finale della combinazione di interventi somatici e cognitivi non è solo quello di alleviare i sintomi e risolvere le esperienze traumatiche, ma anche di aiutare i pazienti a sperimentare un nuovo senso di sé riorganizzato (Ogden et al., 2023).

Il contributo del libro

Lo scopo di questo libro è fornire ai terapisti con formazione tradizionale l’opportunità di approfondire e migliorare il lavoro clinico incorporando nel loro repertorio interventi orientati al corpo. L’unicità della psicoterapia sensomotoria sta nella fusione di teorie e tecniche della terapia cognitiva e dinamica con una precisa consapevolezza somatica e interventi motori. Insegnando ai pazienti come le loro sensazioni fisiche, posture e movimenti influenzano il loro stato emotivo, le parole e i contenuti che descrivono in terapia; ma anche come le sensazioni fisiche vengono influenzate, seguendo la procedura opposta.

Possiamo concludere che interventi di questo tipo, che includono attivamente il corpo all’interno della terapia, fornendo un approccio mente-corpo più unificato e integrato, potrebbero essere i più adatti per il trattamento del trauma.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Ogden, P., Minton, K., & Pain, C. (2023). Il trauma e il corpo: manuale di psicoterapia sensomotoria. Raffaello Cortina Editore.
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