expand_lessAPRI WIDGET

L’importanza dei valori nella costruzione di nuovi piani di vita in ottica LIBET

La creazione di nuovi piani di vita può essere considerata un punto centrale nella terapia e trova in modelli come l’ACT una risorsa estremamente funzionale

Di Cristina Ferrari, Luca Calzolari

Pubblicato il 25 Mag. 2023

Di seguito, la presentazione di un caso clinico con focus su alcuni aspetti centrali per la concettualizzazione del caso in ottica LIBET e un’ipotesi di percorso terapeutico incentrato sulla ricerca dei valori in chiave ACT.

 

Caso clinico

 Angela ha 23 anni e convive con il suo compagno da 3 anni. Iscritta a medicina, si descrive da sempre come una persona molto centrata nell’ambito prestazionale, con standard estremamente rigidi. Arriva in terapia a inizio novembre, per una problematica legata ad una deflessione del tono dell’umore. L’esordio della sintomatologia è rintracciabile in un episodio specifico, ben chiaro nella mente di Angela. A fine giugno ha sostenuto l’esame di Anatomia, che è risultato estremamente faticoso per gli standard della paziente, standard che la paziente ha sostenuto essere per lei la massima espressione di una lotta interna. Angela difatti risulta in costante attivazione al fine di non toccare un vissuto di abbandono contrassegnato da una tristezza per lei non tollerabile: tale attivazione risulta sostenuta da una credenza ben radicata in Angela “più mi impegno, più ottengo risultati, più non deluderò le persone per me importanti che così non mi abbandoneranno”. Difatti, anche per l’esame di Anatomia, Angela studia incessantemente per settimane e settimane in biblioteca, privandosi di altre aree della sua vita per lei importanti (amici, sport, hobbies), disregolando il ritmo sonno veglia e con un tono dell’umore a tratti disforico che riporta anche nelle relazioni. Arriva il giorno dell’esame, che supera brillantemente. Tornata a casa con un’aspettativa, su cui ha iperinvestito lottando incessantemente, “se non deludo l’altro, non mi abbandonerà” apre la porta e non trova più alcun oggetto del fidanzato, ma un biglietto sul tavolo “se per te sono più importanti i libri della nostra relazione allora non vedo il motivo per andare avanti”.

Concettualizzazione LIBET e valori ACT

Il caso presentato fa emergere alcuni aspetti centrali per la concettualizzazione del caso in ottica LIBET. Angela entra in contatto con il proprio tema doloroso, una rappresentazione cognitiva emotiva frutto della propria storia, che nello specifico potremmo riportare all’area dell’abbandono; non abbiamo molti altri dati, ma sicuramente sarebbe utile esplorare meglio questi aspetti in sede di colloquio. Emerge implicitamente anche l’aspetto processuale, cioè quanto sia intollerabile per Angela vivere quel dolore. Dolore da cui Angela sembrerebbe proteggersi attraverso una lotta contraddistinta da impegno e alti standard, con costi molto importanti per quanto riguarda l’impatto sulla propria qualità di vita. Qui emerge una prima riflessione clinica, ossia quanto quella fatica e sofferenza legata al costo di quelle strategie siano state per Angela secondarie rispetto alla loro funzione: mantenerla lontana dal tema dell’abbandono; di fatto, però, organizzano tutta una serie di scopi e comportamenti per evitare qualcosa rispetto al perseguimento di obiettivi di vita per lei significativi. Questo punto, la creazione di nuovi piani di vita, è centrale nella terapia con Angela ma, per potervi accedere, è necessaria la condivisione di quale sia la propria sensibilità (area dell’abbandono) e come vi sia stato un iperinvestimento rispetto alla lotta per evitare il contatto con essa, che ha avuto un ruolo nello scompenso e nella sintomatologia così clinicamente marcata.

 La creazione di nuovi piani di vita diventa così un punto centrale nella terapia e trova in modelli più centrati sulla psicologia esistenziale come l’ACT (Acceptance Commitment Therapy, Hayes 2005) una risorsa estremamente funzionale. L’ACT è una psicoterapia basata su evidenze sperimentali, che usa strategie di accettazione e mindfulness insieme a strategie di impegno nell’azione e modificazione del comportamento. Senza voler entrare nello specifico della descrizione del modello in questo contesto, è utile focalizzarci sul concetto di valori, uno dei processi chiave dell’ACT. Potremmo definire i valori come direzioni/scelte di vita, che si riferiscono alla qualità delle azioni e dei comportamenti che intraprendiamo nei diversi ambiti della nostra vita, in modo da accrescerne il significato e la pienezza.

La ricerca dei valori

Come potremmo ricercare i valori di Angela?

T: mi sembra, Angela, che gli ultimi anni siano stati dedicati ad un grande impegno nello studio e nella tua carriera universitaria. Tutto questo impegno sembra che arrivi dal tuo timore di deludere le persone per te importanti e quindi dal timore di un ipotetico abbandono. Quindi quello che tu hai fatto per allontanarti da ciò che temi o ciò che non vuoi provare ha di per sé un senso, ha funzionato per un po’.

P: sì, ma non più.

T: esatto. Questo però ci spiega perché le abbiamo messe in pratica per molto tempo. Hai già potuto constatare però come non funzionino sempre e soprattutto non a lungo termine. Se tu ti sentissi meno costretta a difenderti da tale dolore, da tale timore, che cosa ti vedresti fare? Che Angela vorresti essere?

P: beh sicuramente una compagna più presente con il mio compagno, più attenta alla mia famiglia, più leggera per godermi i momenti con i miei amici. Però anche lo studio è per me una parte importante. Ma anche il mio benessere fisico, il divertimento… Fino a poco tempo fa andavo sempre a correre con le mie amiche e organizzavo spesso cene a tema a casa nostra con il mio compagno e i nostri amici, era molto divertente. Mi manca molto.

T: immagino, da come ne parli sono cose che sembrano veramente molto importanti per te e sembra che da un punto di vista pratico tu abbia ben in mente cosa vorresti raggiungere e cosa ti manca. Quello che ci possiamo chiedere è se questi valori della tua vita sono così importanti per te, da tollerare il rischio di deludere l’altro.

Lo scopo della ricerca dei valori è quello di trovare una direzione per le proprie azioni impegnate. Nell’ACT le azioni impegnate sono comportamenti efficaci e guidati dai propri valori, nonostante la presenza di pensieri ed emozioni indesiderati. Nel caso clinico presentato, la deflessione del tono dell’umore (sintomo) e il vissuto dell’abbandono (tema di vita) portano Angela ad azioni come alti standard e controllo prestazionale (piano disadattivo) e di conseguenza a grandi costi valoriali. In terapia sarebbe quindi utile esplorare quali azioni concrete (impegnate) potrebbe mettere in atto nella direzione di ciò che che per lei risulta significativo (valori).

Questo lavoro è stato proposto dagli autori in un simposio all’ultimo congresso CBT Italia (Firenze, 2022) dal titolo “L’Acceptance and Commitment Therapy come tecnica dell’intervento LIBET: focus sui valori”.

Si parla di:
Categorie
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Calzolari, L. & Ferrari, C. (2022). L’Acceptance and Commitment Therapy come tecnica dell’intervento LIBET: focus sui valori. Disponibile qui.
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Formulazione del caso nel modello diatesi-stress validazione della LIBET
La concettualizzazione del caso secondo il modello diatesi-stress attraverso la LIBET

Nella TCC, la formulazione del caso si fonda sul modello diatesi-stress. La LIBET, procedura che si basa su questo modello, è stata recentemente validata a livello scientifico.

ARTICOLI CORRELATI
Jingle REBT: affrontare le credenze disfunzionali – Christmas edition

Guida ironica per affrontare le credenze disfunzionali che si nascondono sotto l’albero attraverso la REBT

Terapia di esposizione e microbiota intestinale: verso una nuova psicologia clinica integrata e di precisione 

La comunità scientifica ha iniziato a chiedersi se si possa riscontrare qualche relazione tra il microbiota e i processi di estinzione della paura

WordPress Ads
cancel