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Chi è Mercoledì Addams? Analisi psicologica della protagonista della nuova serie tv Netflix

Il tema della salute mentale è centrale nel personaggio di Mercoledì Addams, il filo conduttore è proprio il viaggio psicologico della protagonista

Di Cecilia Amico

Pubblicato il 03 Feb. 2023

La nuova serie tv Netflix nasconde, nelle sue vicende magiche e oscure, importanti spunti di riflessione sulla psicologia della sua protagonista. Ma chi è davvero Mercoledì Addams? Cerchiamo di capirlo insieme, ripercorrendo alcune delle sue peculiarità emotivo-relazionali e di personalità.

Attenzione! L’articolo può contenere spoiler!

La trama

 Il famoso personaggio di Mercoledì Addams, originariamente ideato da Charles Addams (1912-1988), prende nuova vita nella recente serie tv “Wednesday”, targata Netflix e coprodotta da Tim Burton. Mercoledì Addams, una giovane sedicenne figlia di Morticia e Gomez, è la solitaria e problematica protagonista che, dopo un incidente scolastico, viene costretta dai genitori a trasferirsi nell’ennesima scuola: la Nevermore Academy, un istituto superiore ideato per i “reietti” cioè coloro che hanno difficoltà ad integrarsi nella società a causa delle loro peculiarità. Nella scuola sono infatti presenti licantropi, sirene, gorgoni e personaggi dotati di poteri magici. È proprio qui che la giovane Mercoledì dovrà affrontare il difficile inserimento scolastico e in parallelo, una serie di vicende misteriose legate ad omicidi che avvengono nella zona.

Questa trama fornisce perlopiù il contesto chiave in cui viene presentato il vero cuore della serie e cioè seguire il viaggio psicologico della protagonista. Infatti, Mercoledì, seppur nella sua peculiarità, mostra alcune delle complesse ma tipiche sfide di sviluppo dell’età adolescenziale: l’ambivalenza tra il desiderio di indipendenza e il bisogno di protezione dei suoi genitori, i conflitti familiari e la difficoltà nell’accettazione di sé e nell’essere accettata dai coetanei nella sua diversità. La giovane Addams sembrerebbe incarnare in sé la lotta interiore di molti adolescenti, alla costante ricerca del proprio posto nel mondo.

Conosciamo meglio Mercoledì Addams: com’è questa giovane adolescente?

Mercoledì Addams appartiene ad un nucleo familiare che presenta certamente le sue peculiarità e che ben si allontana da una “tipica” o “sana” educazione familiare. I suoi genitori appaiono bizzarri, tetri, con un aspetto gotico e con un interesse particolare per le arti oscure e la morte. Avendo questi modelli con cui confrontarsi, forse è più facile comprendere alcune delle caratteristiche distintive della ragazza.

Mercoledì appare come una ragazza fredda, seria, malinconica, a tratti inquietante, dotata di grande intelligenza. È un’adolescente con gusti e interessi strani e macabri (come fare autopsie su animali morti) ed è molto appassionata di letteratura (scrive libri) e di musica (suona il violoncello). Con il suo modo di essere e di apparire in bianco e nero, è il simbolo della diversità e dell’auto-accettazione sincera: traspare sempre un forte messaggio di accettazione di sé stessi per come si è realmente. Molto evidente è la sua anti-convenzionalità: è fuori dagli schemi e lotta, ribellandosi, contro il sistema per difendere la propria idea di società, con l’obiettivo di apportare migliorie a quest’ultima. Questa anti-convenzionalità è anche caratterizzante del contesto scolastico in cui è inserita la protagonista, ma con lei è ancora più spiccata: anche se posta in un gruppo di coetanei bizzarri e anticonvenzionali, la Addams è la strana tra gli strani, un’emarginata tra gli emarginati, tanto che anche la sua divisa ha un colore diverso rispetto a quella dei compagni. Il suo essere “anormale” in un contesto “anormale”, veicola un sottile ma importante messaggio, cioè quello di non demordere nell’essere sé stessi, anche se ci si può sentire soli e incompresi poiché diversi dagli altri.

La salute mentale di Mercoledì: un tema prevalente

Il tema della salute mentale risulta centrale nel personaggio di Mercoledì Addams. Come anticipato nell’introduzione, il filo conduttore della storia è proprio il viaggio psicologico della protagonista che non può, quindi, non essere preso in considerazione. Un particolare focus viene posto sull’aspetto emotivo-relazionale in cui, partendo dalla forte devianza di Mercoledì nei confronti di chi le sta intorno, si attiva un processo di normalizzazione che passa da incontri con una psicologa (anche se contro la volontà della ragazza), a influenze del contesto in cui è inserita (ad esempio, le diverse attività a cui deve obbligatoriamente partecipare la portano, in qualche misura, a rapportarsi con gli altri). Sta di fatto che Mercoledì appare una ragazza chiusa ad ogni contatto sociale e ad ogni emozione: ma è davvero così? O meglio, è davvero così estremizzato come vuol far credere agli altri?

Come appare Mercoledì sul piano emotivo?

Sul piano emotivo Mercoledì Addams appare senza emozioni mostrandosi fredda e distante, con uno sguardo serioso e occhi sbarrati. Tuttavia, si può notare che Mercoledì non è affatto priva di emozioni: tutto dipende da quello che vuole o meno mostrare, attribuendo a tutte le emozioni un’accezione negativa. La giovane sembrerebbe mostrare scarse capacità empatiche. In tal senso è emblematica la sua frase in risposta al fratellino durante il primo episodio che, invece di consolarlo, esordisce con “le emozioni sono una debolezza”. Ancora, è possibile notare una scarsa capacità dell’adolescente di riconoscere e chiamare con il proprio nome le sue emozioni, come la tristezza, che descrive alla psicologa con questa frase: “le emozioni hanno conseguenze negative, portano ai sentimenti che fanno lacrimare”.

 Durante il susseguirsi degli episodi, tuttavia, è evidente un sottile ma chiaro cambiamento della ragazza sul piano emotivo: quanto più Mercoledì si sente compresa, capita e amata dalle persone che la circondano, tanto più abbandona parte della sua corazza emotiva, arrivando a piangere con evidente tristezza e preoccupazione quando Mano sembra in fin di vita e a manifestare felicità con un sorriso quando si riprende, abbandonandosi addirittura ad un breve ma affettuoso abbraccio con la sua compagna di stanza Enid, durante una delle scene finali.

Come appare, invece, sul piano relazionale?

Il personaggio di Mercoledì incarna chiaramente l’egocentrismo tipico adolescenziale e questo viene ben rappresentato da una sua frase: “ogni giorno è dedicato a me”. La ragazza è molto presa da sé stessa, dai suoi interessi e dalla sua routine. Questo si accompagna ad un atteggiamento di volontaria esclusione dagli altri: è respingente, dedita alla solitudine ma molto sicura di sé e pienamente consapevole della sua distanza psico-emotiva dagli altri. Mercoledì è sola ma è anche disinteressata ad integrarsi: non desidera sentirsi parte del gruppo, preferisce preservare la sua identità mettendo sé stessa al primo posto.

Oltre alla mancanza di desiderio di rapportarsi con qualcosa di diverso da sé stessa (“la socialità non mi piace molto; l’inferno sono le persone”), durante le occasioni in cui Mercoledì si trova costretta dalle circostanze a relazionarsi con gli altri, risulta evidente la sua difficoltà nel fare ciò. È ostile, scontrosa e sospettosa (anche in modo infondato, a volte), con vere e proprie mancanze sul piano relazionale: non sa come comportarsi, cosa dire e come farlo.

Ovviamente, non mancano incongruenze: apparentemente disprezza la sua famiglia tanto da voler scappare lontano da loro ma poi, difende in ogni occasione di bullismo il fratellino, aiuta a nascondere e ricerca la vicinanza dello Zio Fester. E ancora, arriva addirittura a condividere diverse esperienze con il giovane barista, che poi arriva quasi a diventare il fidanzatino dell’adolescente. Ambivalenze adolescenziali o semplice maschera che Mercoledì cerca di propinare alle persone? La questione rimane in sospeso.

Certo è che, come sul piano emotivo, durante il susseguirsi delle vicende, il muro che pone tra sé e gli altri sembra, piano piano, cedere. Mercoledì passa infatti da una posizione di outsider assoluta, ad una posizione di apertura verso alcune persone vicino a lei: si fa aiutare da alcuni compagni “reietti” per cercare di incastrare il giovane barista e offre sostegno alla compagna di stanza Enid (anche se a modo suo): “se ti spezza il cuore userò una sparachiodi”, dice riferendosi al ragazzo per cui “l’amica” ha una cotta.

Oltre le apparenze: la personalità “Mastermind” di Mercoledì

Ma Mercoledì è davvero come appare? Cerchiamo di far luce su questo punto, analizzando la sua personalità. Prendendo in considerazione i 16 tipi di personalità identificati da K. Briggs e I. Myers (Myers, 1998), Mercoledì sembrerebbe rientrare nell’1% delle donne con una personalità INTJ (Introversion, Intuition, Thinking, Judgment), anche detti “mastermind ” per il loro modo di pensare strategico e logico, i cui tratti distintivi sono l’essere introversi, intuitivi, pensatori e giudicanti. Lei stessa sembrerebbe descriversi così dicendo, in uno dei primi episodi “so di essere testarda, determinata e ossessiva; ma sono tutte caratteristiche dei grandi scrittori e dei serial killer”, frase che descrive bene non solo sé stessa, ma anche gli INTJ in generale.

Questo tipo di personalità conferma quanto riportato sopra sul piano emotivo-relazionale: spirito indipendente ed ego-centrato, la Addams non è certamente una persona calorosa o particolarmente socievole, proprio come gli INTJ: non sono a loro agio con le altre persone e con le loro emozioni a causa della loro imprevedibilità anche se, essendo sicuri della propria intelligenza, mostrano un atteggiamento sicuro con gli altri. Gli INTJ, infatti, sono riservati, seri e caratterizzati da una forte selettività nelle loro relazioni, preferendo frequentare persone che trovano intellettualmente stimolanti (Myers, 1998).

Ancora, Mercoledì è una mente acuta, una pensatrice ed una grande stratega: ama attenersi alle proprie idee e piani e non demorde finché non riesce a raggiungere gli obiettivi che si prefigge. Proprio come gli INTJ, che amano risolvere problemi analitici e complessi con il ragionamento logico e la loro spiccata inventiva (Myers, 1998).

Conclusioni

In definitiva, questo personaggio offre da un lato un importante spunto di riflessione sulla psicologia dei giovani adolescenti, sul loro percorso di ricerca di indipendenza e di accettazione di sé; dall’altro consente di mettere a fuoco il concetto di “diversità”, pregiudizi e apparenze.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Myers, I. B. (A c. Di). (1998). MBTI manual: A guide to the development and use of the Myers-Briggs Type Indicator (3rd ed). Consulting Psychologists Press.
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