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Regolare le emozioni attraverso la scrittura 

La scrittura di un diario può essere fonte di grandi benefici, aiutandoci a razionalizzare le emozioni, a calmarci e a migliorare la salute mentale

Di Annalisa Balestrieri

Pubblicato il 23 Set. 2022

Scrivere un diario si è dimostrato essere uno dei modi più efficaci per gestire le emozioni negative, quelle di cui facciamo fatica a parlare e che tentiamo inutilmente di rimuovere.

 

Siamo arrabbiati e non troviamo il modo di sfogarci? Delusi o rattristati e facciamo fatica a riconoscere la causa del nostro malessere? A volte un aiuto importante può arrivarci da due semplici elementi: un foglio e una penna. La scrittura, infatti, si rivela una valida alleata per superare le situazioni di stress e riprendere il controllo delle nostre emozioni.

Che cosa dice la scienza

Matthew Lieberman, ricercatore dell’Università della California, ha condotto uno studio (2007) che ha osservato che la scrittura riduce l’attività di quella parte del cervello che si attiva quando siamo sottoposti a situazioni di paura e stress grave. Scrivere può avere anche effetti benefici sul sistema immunitario in quanto influenza positivamente il nostro modo di pensare, influenzando indirettamente la nostra risposta psicofisica.

Il metodo del diario creativo

Lo psicoterapeuta americano Ira Progoff (1992) è conosciuto per il suo metodo del diario creativo. Ai partecipanti dei suoi corsi di diario viene consegnato un quaderno di 24 pagine colorate divise in diverse sezioni. L’intenzione è che la sua struttura possa fornire a chi lo utilizza un equivalente del suo spazio interiore, in cui muoversi per sperimentare quello che sarà poi utile riportare nella vita reale.

Secondo questo metodo, tenere un diario deve comprendere la scrittura progressiva di ciò che accade per evocare nuove idee e aprire nuove opportunità di comprensione. Le diverse sezioni del diario possono riferirsi a diversi aspetti della nostra vita, non solo fatti, ma anche stati d’animo, emozioni, scelte, progetti, desideri. È utile che comprendano anche una sezione periodica, che potremmo identificare in un appuntamento trimestrale, volta a rileggere quanto appuntato nel periodo e portare a un’autovalutazione di se stessi e del proprio percorso.

I benefici della scrittura

Indipendentemente da chi siamo e che cosa facciamo, la scrittura può essere fonte di grandi benefici, aiutandoci a razionalizzare le emozioni, a calmarci, persino a migliorare la nostra salute fisica e mentale abbassando i livelli di stress, ansia e depressione.

Ci aiuta a vedere più chiaramente quello che vogliamo dire grazie alla ricerca delle parole giuste che ci obbliga a sforzarci di dare un senso logico ai nostri pensieri, a focalizzare i punti salienti di ciò che vogliamo comunicare e a dare loro il giusto peso.

Esistono diverse forme di scrittura, alcune vengono fatte per essere condivise, per esempio quando scriviamo una lettera e diciamo a un amico, presumibilmente lontano, che cosa ci sta accadendo. Possiamo anche trovarci a scrivere per un pubblico più ampio, per esempio se stiamo pensando di scrivere un libro. Altre forme di scrittura sono rivolte solamente a noi stessi, come il diario.

Scrivere un diario si è dimostrato essere uno dei modi più efficaci per gestire le emozioni negative, quelle di cui facciamo fatica a parlare e che tentiamo inutilmente di rimuovere. Imparare ad affrontarle ci consente un’elaborazione cognitiva dei ricordi, in particolare di quelli che ci hanno causato angoscia o stress, aiutandoci a scendere a patti con essi e a superarli più facilmente. Attraverso l’uso del diario riusciamo a semplificare le difficoltà che incontriamo nell’esprimere i nostri sentimenti creando una sorta di complicità con noi stessi.

Prendiamo una penna, un pezzo di carta, rilassiamoci e allontaniamo dalla nostra mente tutto il resto. Lasciamo che la penna scorra liberamente sulla carta trasferendo i pensieri che la nostra mente decide di selezionare e trasmettere alla mano che sta scrivendo. Ed ecco che un diario può diventare un buon amico.

A cosa serve un diario

Tenere un diario è un po’ come avere un amico che sa ascoltare: raccoglie le nostre confidenze, le rielabora e ci dà consigli. Ma non va considerato come un’alternativa per chi non ha un amico “vero” con cui condividere i propri pensieri, è piuttosto un “amico aggiuntivo”, con lui ci si può aprire senza freni, a lui si può dire tutto, anche affrontare quelle parti più intime di noi che potremmo aver paura di rivelare agli altri.

Scrivere un diario è un modo per dedicare tempo a noi stessi e diventare osservatori della nostra vita e dei suoi cambiamenti.

In un diario scriviamo i nostri interessi, i nostri desideri, fissiamo gli obiettivi che vorremmo realizzare e, nel cercare di renderli chiari, ci impegniamo anche a immaginare una strategia plausibile per raggiungerli. Una volta che tutte queste cose sono messe su carta, la nostra possibile pigrizia o riluttanza a impegnarci diventerà difficile da giustificare persino a noi stessi, con l’effetto di spingerci ad agire in modo costruttivo.

Come abbiamo detto, mentre scriviamo dobbiamo fare uno sforzo per trasformare i nostri pensieri in parole che li rappresentino e dare loro un significato esaustivo. Questo processo ci aiuta a chiarire i nostri pensieri e confrontarli vedendoli sotto una nuova luce. Ci permette di avere una visione più lucida e distaccata della situazione che stiamo raccontando.

È sicuramente un ottimo sfogo per l’ansia e la rabbia, ma non è solo questo, e non necessariamente dobbiamo scrivere di problemi o travagli interiori che ci opprimono.

Una pratica interessante può essere quella di stabilire periodicamente una lista di obiettivi in modo da verificare se sappiamo essere costanti nelle nostre idee e se siamo in grado di mettere in atto un comportamento efficace per raggiungere i traguardi che ci siamo prefissati.

Per godere dei benefici della scrittura non c’è dubbio che sia preferibile scrivere a mano. Secondo uno studio pubblicato nel 2021 da un gruppo di ricercatori dell’Università di Tokyo, è stato osservato che scrivere con il computer porta a essere più sintetici, con il risultato di trattare ciò che si sta comunicando in modo meno dettagliato. Scrivere a mano aiuta a ricordare le informazioni e a conservare i ricordi, tutti elementi che apportano benefici al nostro cervello. Richiede un maggiore controllo del movimento e del pensiero che lo controlla, pensiamo alla mano che tiene la penna e alle dita che ne indirizzano il movimento sulla carta. Questo attiva una serie di aree cerebrali che, al contrario, non sono attivate dall’uso di una tastiera.

Rileggere, una preziosa opportunità

Come abbiamo accennato, l’importanza del diario non si esaurisce nella fase di scrittura. In effetti, possiamo dire che la scrittura è solo un primo passo, preparatorio a quello che è il vero scopo del diario: il momento in cui, dopo più o meno tempo, rileggeremo quello che abbiamo scritto.

Naturalmente, più a lungo abbiamo tenuto il nostro diario e più costantemente ci siamo dedicati a esso, più utile e completa risulterà essere la rilettura.

Sarà in quel momento che avremo modo di ripercorrere i nostri stati d’animo con il necessario distacco per guardarli più chiaramente e da una nuova prospettiva. Ci renderemo conto di quali sono stati i nostri stati d’animo ricorrenti in un certo momento, di ciò che ci ha fatto soffrire e di ciò che ci ha reso felici. Rileggeremo i nostri desideri e le nostre speranze e capiremo se siamo stati in grado di realizzarli o meno. Potremo anche cercare di capire che cosa ci ha impedito di raggiungerli, e lavorare su questo per invertire la rotta e imparare ad avere successo dove in precedenza avevamo fallito.

 

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