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Le esperienze di vita negative e gli effetti sulla salute mentale per i giovani transgender o gender-diverse

Quali problemi di salute mentale colpiscono i giovani transgender o gender-diverse? Qual è la relazione tra esperienze di vita negative e salute mentale?

Di Carlotta D`Acquarone

Pubblicato il 21 Set. 2022

Le persone transgender hanno un genere incongruente con il sesso assegnato loro alla nascita. Il termine “gender-diverse” si utilizza per fare riferimento alle persone che hanno un’identità di genere (compresa la loro espressione di genere) in contrasto con ciò che è percepito come la norma in un particolare contesto sociale in un determinato periodo (Principles, 2006).

 

 Recentemente si è riscontrato un aumento delle persone trans e gender different (TGD), in particolare giovani, che si recano presso le cliniche di tutto il mondo per interventi di conferma di genere (Telfer et al., 2015). Il numero di giovani trans e gender-diverse è aumentato rispetto alle precedenti stime, e ammonta al 2,7% tra gli adolescenti (Rider et al., 2018). È necessario specificare che i transgender o gender-diverse non appartengono ai gruppi LGBTQI (lesbiche, gay, bisessuali, trans, intersessuali e queer), sebbene spesso la ricerca sulla salute mentale tenda a considerarli come un unico gruppo, dimenticando che genere e sessualità sono due cose ben diverse. Alcuni studi hanno dimostrato infatti che i giovani LGBTQI nel corso delle loro vita sperimentano una salute mentale peggiore rispetto alla popolazione generale, salute che peggiora ulteriormente per i giovani trans rispetto ai loro coetanei gay, bisessuali e lesbiche (Veale et al., 2017). Inoltre, studi passati hanno dimostrato che durante l’infanzia i bambini non conformi al genere avevano maggiori probabilità di avere sintomi depressivi durante l’adolescenza e la prima età adulta, probabilmente a causa dell’esposizione a eventi di vita avversi come bullismo e abusi.

La salute mentale tra giovani trans e gender-diverse

Una ricerca di Reisner e colleghi (2015), per esempio, ha riscontrato che i giovani trans avevano un rischio due o tre volte maggiore di depressione e disturbi d’ansia rispetto ai coetanei conformi al genere. Anche per quanto riguarda il suicidio sembra che i giovani trans di età compresa tra i 19 e i 25 anni abbiano una probabilità maggiore rispetto ai giovani cisgender di autolesionismo e di tentativi di suicidio: il 37,8% di adolescenti in Canada e il 45% nel Regno Unito hanno tentato almeno una volta il suicidio (Bradlow et al., 2017). Le probabilità di avere pensieri suicidari e di tentare il suicidio sono infatti significativamente maggiori dei cisgender, rispettivamente del 31% rispetto all’11% e del 17,2% rispetto al 6,1% (Reisner et al., 2015). Il rischio e l’ideazione suicidaria hanno probabilmente cause multifattoriali attribuibili a crisi di vita, alla transfobia o allo stress provocato dall’essere una minoranza all’interno di un contesto (Testa et al., 2017). Uno studio precedente relativo alla salute mentale nazionale australiana dei giovani trans e gender-diverse, ha dimostrato che il 70% dei giovani del loro campione esposti ad abusi o discriminazioni si era autolesionato e il 37% aveva tentato di suicidarsi (Smith et al., 2014). Risultati simili sono stati riscontrati anche per gli adulti (Testa et al., 2012). Vi sono infatti alcuni contesti nei quali le popolazioni trans sperimentano uno stress maggiore causato dall’aspettativa di essere rifiutati. Questi sono ad esempio i bagni pubblici o i documenti di identità che non corrispondono all’espressione di genere. Accade quindi che i giovani che sono sottoposti a violenze da parte dei loro coetanei sperimentino livelli maggiori di sintomi depressivi con una conseguente riduzione del senso di appartenenza all’interno della scuola e tra pari: l’aumento della non conformità di genere di un giovane aumenta anche la probabilità di essere vittima di bullismo (Gordon et al., 2018).

La letteratura su trans e gender-diverse

 Pochi studi hanno esaminato l’impatto di eventi negativi e traumatici sul benessere mentale delle persone trans e gender different, uno studio australiano aveva esaminato alcuni aspetti della loro salute mentale tralasciando però alcuni fattori come il bullismo, la discriminazione e altri fattori negativi per la salute come l’autolesionismo, le diagnosi psichiatriche e la suicidalità (Smith et al., 2014). Una ricerca di Strauss e colleghi del 2020 aveva quindi come obiettivi quelli di studiare i problemi di salute mentale che colpiscono i giovani transgender o gender-diverse e indagare le potenziali relazioni tra eventi di vita negativi e risultati negativi per la salute mentale. Il campione dello studio era composto da 859 giovani che si auto-identificavano come trans o gender-diverse (TGD) di età compresa tra i 14 e i 25 anni residenti in Australia tra febbraio e agosto 2016. Per i soggetti sono state valutate tramite un questionario sia componenti quantitative che qualitative: dapprima diagnosi psichiatriche auto-riferite, successivamente gli esiti negativi sulla salute e la sintomatologia ansiosa e depressiva attuale, infine le esposizioni a eventi di vita negativi e fattori di stress. I risultati mostrano che in Australia i giovani trans o gender-diverse sperimentano elevati livelli disagio mentale che comprendono pensieri suicidari (82,4%), autolesionismo (79,7%) e tentativi di suicidio (48,1%). Inoltre per la maggior parte dei soggetti è emersa una diagnosi di ansia o depressione e molti di loro erano esposti a esperienze negative tra cui il bullismo (74,0%) e la discriminazione (68,9%). Quasi tutti i risultati negativi emersi sono associati a esperienze negative come problemi all’interno del contesto educativo o alloggio precario. Molti dei partecipanti che avevano tentato il suicidio, per esempio, avevano una probabilità estremamente maggiore (di quasi sei volte) di aver avuto problemi trascorsi come la mancanza di una casa.

Conclusioni

In conclusione, è emerso che le popolazioni trans e gender-diverse, anche in un campione non clinico, sperimentano problemi di salute mentale a tassi più elevati rispetto alle popolazioni cisgender, sono soggetti a esperienze negative come bullismo e discriminazione che sono associati ad una scarsa salute mentale. È necessario quindi che i coetanei, le famiglie e il contesto scolastico li sostengano e siano inclusivi dal punto di vista del genere per rispondere in modo efficace e appropriato alle esigenze di salute mentale dei giovani trans e gender-diverse. Inoltre, siccome un numero sempre maggiore di giovani trans e gender-diverse cerca supporto nei servizi di salute medica e mentale è importante creare e offrire ai ragazzi interventi mirati e un’assistenza sanitaria competente.

 

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