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Perchè proprio ansia e depressione? – La cura per ansia e depressione in Italia: Consensus Conference Nr. 4

La consensus conference si è focalizzata su ansia e depressione, disturbi ampiamente diffusi in Italia e con importanti costi per la società

Di Gloria Angelini

Pubblicato il 14 Lug. 2022

In questo numero, dopo aver appurato cos’è una Consensus Conference e come si è svolta in particolare quella sulle terapie psicologiche per ansia e depressione, cercheremo di capire le ragioni che hanno portato gli esperti a decretare proprio questo tema come oggetto della Conferenza.

LA CURA PER ANSIA E DEPRESSIONE IN ITALIA – CONSENSUS CONFERENCE – (Nr. 4) Perché proprio ansia e depressione?

Cosa sono Ansia e Depressione?

I disturbi d’ansia e depressivi rappresentano due macro-categorie diagnostiche distinte, che implicano vari quadri sintomatologici diversificati in base a caratteristiche specifiche (per esempio, durata, origine e conseguenze), e sono contenute nel  Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5-TR; American Psychiatric Association [APA], 2022).

I disturbi d’ansia si caratterizzano per paura e ansia eccessive (DSM-5-TR; APA, 2022). La paura è la risposta emotiva all’imminente minaccia reale o percepita, mentre l’ansia è l’anticipazione della minaccia futura. Queste sono associate a tensione muscolare, picchi di attivazione fisiologica (sistema nervoso autonomo), comportamenti di evitamento, reazioni di attacco o fuga e uno stile di pensiero ricorsivo. Alti livelli di paura o ansia possono essere ridotti dall’evitamento delle circostanze che innescano o peggiorano gli stessi stati emotivi. Tra i disturbi d’ansia si annoverano le fobie specifiche, il disturbo di panico, l’ansia generalizzata e l’ansia sociale.

La caratteristica comune dei disturbi depressivi è la presenza di umore triste, vuoto o irritabile, perdita di piacere verso quasi tutte le attività un tempo preferite, accompagnati da altri sintomi come una significativa perdita o aumento del peso, disturbi del sonno, e ideazione suicidaria (DSM-5-TR; APA, 2022). Tali sintomi si manifestano per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, e appaiono correlati a modificazioni affettive, cognitive e di sistemi biologici (es. endocrino e immunitario). In base alla durata delle manifestazioni sintomatologiche si distinguono in disturbo depressivo maggiore e persistente.

Questi disturbi possono avere un serio impatto sulla vita delle persone che ne soffrono e compromettere aree importanti del loro funzionamento quotidiano, sociale e lavorativo (DSM-5-TR; APA, 2022).

I Disturbi Mentali Comuni: la prevalenza

All’interno della relazione finale della Consensus Conference i disturbi d’ansia e depressivi vengono anche identificati con la dicitura “Disturbi Mentali Comuni” (DMC), termine che riflette la loro elevata diffusione. Infatti, in molti paesi la prevalenza della depressione maggiore e del disturbo d’ansia sociale corrisponde circa al 7% nella popolazione generale (Research Group for treatment for Anxiety and Depression, 2017).

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha inserito la depressione nella lista delle priorità in merito alla salute pubblica, in quanto è la seconda più importante causa di disabilità nei paesi occidentali e si prevede che diventerà la prima causa di mortalità e la patologia più diffusa entro il 2030. Il disturbo di panico e il disturbo d’ansia generalizzata sono meno prevalenti, ma la loro occorrenza risulta comunque significativa (3-6%).

In Italia milioni di persone soffrono per DMC (Research Group for treatment for Anxiety and Depression, 2017). Ad oggi, una grande parte delle risorse per la gestione della salute mentale sono destinate al trattamento e alla riabilitazione dei disturbi psicotici, i quali affliggono l’1% della popolazione generale. È indubbio che i disturbi depressivi e ansiosi necessitano di maggiore attenzione.

Le conseguenze dei DMC

In Italia, la grande prevalenza dei DMC, l’impatto che questi hanno non solo sulla qualità di vita dell’individuo, ma anche sul sistema sanitario e sulla società nel suo complesso, determinano un problema di dimensioni considerevoli (ISS, 2022; Research Group for treatment for Anxiety and Depression, 2017).

L’elevata diffusione e le importanti ricadute che questi disturbi possono avere nella vita sociale e lavorativa delle persone generano a catena una serie di effetti sul piano sociale ed economico, che si traducono in un aumento dei costi sociali diretti e indiretti (ISS, 2022). Per costi diretti si fa riferimento alle spese mediche e di assistenza sanitaria, come farmaci, ricoveri e durata delle cure mediche, che pesano sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Invece, per costi indiretti s’intende ore di lavoro, formazione e produttività persi a causa della malattia. Per esempio, la fascia d’età tra i 51 e i 60 anni risulta essere quella maggiormente colpita dalla depressione, che determina una spesa di circa 4 miliardi di euro annui in termini di ore lavorative perse. Inoltre, i disturbi psichiatrici possono incrementare il costo dei trattamenti per altre patologie in compresenza, per esempio la terapia diabetica è più costosa se il paziente soffre anche di depressione, oltre a essere un fattore di rischio per cancro e malattie cardiovascolari.

Il problema: la carenza di cure per i DMC

La soluzione che potrebbe mitigare, e nel tempo auspicabilmente rimuovere (almeno una gran parte), le conseguenze su vasta scala derivate dalla diffusione di ansia e depressione è la psicoterapia, ovvero le specifiche cure volte ad alleviare la sofferenza mentale per trasformarla “in desiderio di vivere” (Barbato et al., 2022; p. 30).

Rispetto alle cure per la salute mentale —come accennato nei precedenti numeri della rubrica—, il problema risiede nella carenza e nella qualità delle terapie psicologiche offerte dal SSN (ISS, 2022). Sebbene le psicoterapie siano preferite dai pazienti, sono poco utilizzate dal SSN, il quale (giustamente) dirige le risorse verso le psicosi, che –come già scritto– rappresentano l’1% della popolazione generale. Infatti, nel complesso dei trattamenti erogati dai Servizi pubblici, le psicoterapie rappresentano solo il 6% (Barbato et al., 2022). Ciò spinge tutte quelle persone che soffrono a causa di ansia e depressione a rivolgersi al mercato privato delle cure psicologiche, generando il già citato divario di censo.

Particolari terapie psicologiche (per es., Terapia Cognitivo-Comportamentale; Terapia Interpersonale) si sono dimostrate essere una soluzione efficace al trattamento dei DMC, in termini di efficacia nel breve periodo e mantenimento dei miglioramenti nel tempo (ISS, 2022). È anche vero che attualmente sono diffuse forme di psicoterapia che non sono esattamente le più efficaci per i DMC e purtroppo accade spesso che le persone spendano tempo e denaro per interventi psicologici di scarsa o nessuna efficacia.

Quindi perché una Consensus Conference proprio su ansia e depressione?

In conclusione, i motivi che hanno spinto gli esperti a istituire la Consensus Conference proprio sulle terapie psicologiche per ansia e depressione sono:

  1. la loro elevata prevalenza nella popolazione generale,
  2. il livello di compromissione che ricade sull’individuo e i costi sociali diretti e indiretti che ne derivano,
  3. unitamente alle scarsa presenza e qualità delle terapie psicologiche messe a disposizione dal Servizio Sanitario Nazionale.

Perciò, i Gruppi che hanno partecipato alla Conferenza sottolineano l’importanza e l’urgenza di lavorare in un’ottica di prevenzione mirata, che si dovrebbe concretizzare in un tempestivo e facilitato accesso ai percorsi di diagnosi e cura, così da ridurre la progressione della malattia e assicurare un miglioramento del livello di salute e qualità di vita dei pazienti, riducendo in questo modo la spesa incrementale che ne consegue.

 

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SCRITTO DA
Gloria Angelini
Gloria Angelini

Redattrice di State of Mind

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • American Psychiatric Association (Ed.). (2022). Diagnostic and statistical manual of mental disorders: DSM-5-TR (Fifth edition, text revision). American Psychiatric Association Publishing.
  • Barbato, A., D’Elia, A., Politi, P., Starace, F., e Thanopulos, S. (2022). Documenti: Manifesto della Salute Mentale. La cura nella salute mentale come valorizzazione della persona e difesa della democrazia. PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, 1, 27–30.
  • Gruppo di lavoro “Consensus sulle terapie psicologiche per ansia e depressione” (2022). Consensus Conference sulle terapie psicologiche per ansia e depressione. Istituto Superiore di Sanità. (Consensus ISS 1/2022).
  • Research Group for treatment for Anxiety and Depression (2017). Psychotherapies for Anxiety and Depression: Benefits and costs. Research in Psychotherapy: Psychopathology, Process and Outcome, 20(2), Article 2.
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