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Le preferenze musicali rivelano la nostra personalità – Psicologia e Musica

Una ricerca ha voluto spiegare il rapporto tra musica e personalità e come i fattori caratteriali e psicologici influenzino le nostre scelte musicali

Di Annalisa Balestrieri

Pubblicato il 03 Mag. 2021

E’ probabile che la scelta di un certo tipo di musica dipenda anche dal messaggio che si vuole inviare agli altri, dal modo in cui si vuole essere visti.

 

Sappiamo che la musica ci circonda, che ci coinvolge e ci emoziona. Ma se è indubbio questo suo valore universale, va considerato che la musica viene anche vissuta da ciascuno di noi in modo assolutamente personale. Questo perché, ad influenzare il nostro rapporto con essa, entrano in gioco fattori individuali: i gusti personali.

Perché alcune musiche ci piacciono mentre altre le troviamo insopportabili? Perché piacciono ad altri e non a noi? Oppure viceversa? Cosa determina i nostri gusti?

La valutazione passa dalle nostre esperienze

Come ci spiega il libro Psicologia della musica, nell’ascoltare un brano il nostro cervello effettua immediatamente una valutazione del brano stesso esaminando le informazioni che gli arrivano e che assumono significati diversi a seconda di chi siamo, delle esperienze che abbiamo fatto, del livello di conoscenza musicale che abbiamo e via dicendo.

Oltre ad ascoltare il ritmo, la melodia, gli strumenti impiegati nell’esecuzione e la voce del cantante, entrano in gioco fattori che dipendono dalla nostra identità personale. Questa consiste nella rappresentazione che abbiamo di noi nel mondo e si manifesta attraverso la nostra personalità. Essa racconta la storia della nostra vita, il percorso che abbiamo fatto, le persone che abbiamo avuto vicino, le situazioni che abbiamo vissuto e ci porta ad avere un certo modo di pensare che, a sua volta, condiziona le nostre scelte a tutti i livelli, anche sul piano musicale.

Ognuno di noi ha una personalità e delle reazioni fisiologiche che lo portano ad apprezzare un certo tipo di musica e a non gradirne un altro. Non esistono generi musicali migliori o peggiori in assoluto, esistono solo personalità diverse con diverse preferenze, influenzate anche dal contesto sociale in cui si trovano e da altri elementi quali per esempio le esperienze fatte da bambini, che possono indirizzare un certo tipo di musica e un certo tipo di ricerca emotiva.

Normalmente, quando si sente una canzone, bastano pochi secondi per classificarla con un mi piace o non mi piace ma di rado questo giudizio si basa su valutazioni artistiche o tecniche: dipende piuttosto dall’istinto, dalla nostra personalità e identità.

Le nostre scelte musicali parlano di noi

Come abbiamo visto, è certo che le scelte personali subiscono anche l’influenza dell’ambiente circostante, dei contesti sociali in cui si vive, oltre che delle predisposizioni individuali, proprie di ciascun individuo.

Le musiche che scegliamo diventano in un certo senso un biglietto da visita che comunica agli altri qualcosa di noi. Per contro, identificarci in un genere ci fa sentire parte di un mondo che condivide quelle idee e quei valori dandoci modo di confermare la nostra identità personale.

Se ad un certo tipo di musica, e di conseguenza a chi la ascolta, vengono associate determinate caratteristiche, è probabile che la scelta di un certo tipo di musica dipenda anche dal messaggio che si vuole inviare agli altri, dal modo in cui si vuole essere visti.

La musica riveste anche la funzione di regolare le emozioni nella vita di tutti i giorni, personalità e intelligenza possono pertanto determinare il tipo di utilizzo, il modo in cui viene scelta e le aspettative collegate all’ascolto. Da una persona considerata intellettuale e riflessiva ci si aspetta che utilizzi la musica in modo razionale invece che emotivo utilizzando livelli più alti di elaborazione cognitiva. Possiamo facilmente pensare che sarà orientata verso musica classica o jazz dalle quali ci si aspettano stimolazioni intellettuali più complesse.

Sempre studiando le influenze caratteriali, si è scoperto come per gli estroversi la musica serva per esempio ad alzare il livello di eccitazione quando si trovano impegnati in compiti noiosi e ripetitivi (dallo studio alle faccende domestiche, allo sport), mentre negli introversi finisce per rappresentare spesso un’interferenza con altri processi cognitivi in atto.

Lo studio degli aspetti psicologici collegati all’ascolto della musica si è sviluppato soprattutto nell’ultimo decennio. Musicologia, psicologia e neuroscienze si sono recentemente interessate ai meccanismi che vengono coinvolti nello sviluppo delle preferenze musicali. Sono stati individuati parametri interni alla musica, quali tempo, modalità o complessità, e parametri esterni, come età, genere, personalità o educazione dell’ascoltatore, oltre a diversi tipi di musica che svolgono funzioni differenti, come abbiamo visto all’inizio del capitolo precedente.

Preferenze musicali e personalità

Il rapporto tra musica e personalità è stato studiato in una ricerca condotta dall’Università di Cambridge per spiegare come i fattori caratteriali e psicologici siano in grado di influenzare le nostre scelte musicali. Il primo dato interessante che è emerso è che le persone ascoltano un certo tipo di musica perché ne sono consapevolmente attratte, perché in quel modo desiderano comunicare un certo tipo di informazioni su loro stesse.

Allo stesso modo, la musica che ascoltano gli altri diventa un elemento che utilizziamo per formulare un giudizio su di loro in base a degli stereotipi che ci siamo creati sulle caratteristiche associabili ad ogni genere di musica.

Le scelte musicali di ciascuno di noi forniscono preziosi elementi sui nostri gusti al punto che alcune piattaforme come Spotify le utilizzano anche per proporci suggerimenti di acquisto delle tipologie più disparate che, in base appunto alle nostre scelte, dovrebbero avvicinarsi a quelli che sono i nostri gusti in campo alimentare, di viaggi, di letture e molto altro.

Gli stili di pensiero delle persone sono stati divisi dai ricercatori di Cambridge in tre categorie:

  • gli empatisti: coloro che nutrono un forte interesse per i pensieri e le emozioni delle persone;
  • i sistemisti: che hanno un forte interesse per i modelli, i sistemi e le regole che governano il mondo;
  • gli equilibrati: che occupano una via di mezzo tra le due posizioni precedenti.

Addirittura il 95% delle persone rientrerebbe in una di queste categorie che potrebbero essere utilizzate non solo per prevedere quali saranno i loro i gusti musicali ma anche per indirizzare scelte quali il tipo di studi da intraprendere.

È stata fatta una ricerca su un campione di oltre 4.000 partecipanti ai quali è stato chiesto di ascoltare un massimo di 50 estratti musicali di generi diversi e di esprimere le loro preferenze. Da qui si è scoperto che gli empatisti mostravano una preferenza per i generi più dolci, malinconici e con un’emotività profonda (soft rock e cantautori); i sistemisti preferivano la musica più intensa e complessa, con profondità intellettuale (hard rock, punk e heavy metal); gli equilibrati tendevano a preferire quella musica che si estende su più di una gamma.

Gli stessi studiosi, in una successiva ricerca, hanno selezionato 7.000 partecipanti suddividendoli in cinque gruppi basati sui seguenti tratti della personalità (Imm. 1):

  • apertura mentale: creativi, hanno una mente aperta, sono predisposti a sperimentare novità;
  • coscienziosità: amano ordine e routine, sono affidabili e orientati al raggiungimento di un risultato;
  • estroversione: loquaci e socievoli, attingono la loro energia dallo stare con gli altri;
  • empatia: affettuosi e degni di fiducia, sono modesti e tendono ad evitare i conflitti;
  • stabilità emotiva: sicuri di sé, non sono facili prede di rabbia e ansia.

Musica e personalita cosa influenza scelte e gusti musicali Psicologia Imm 1

Imm. 1: Tratti della personalità

È risultato che persone con forte preferenza per musica classica e jazz tendono ad avere tratti della personalità associati con apertura, creatività, fantasia e capacità verbale. Chi ascolta musica popolare è più socievole e loquace, ma tende ad avere idee convenzionali e ad essere intollerante. Nella musica pop rock, soul e R&B si identificano prevalentemente i romantici e chi è in cerca di relax. Punk, rock, heavy metal e tutta la musica intensa, sempre secondo i ricercatori, è ascoltata e amata da chi vuole caricarsi per sfidare un ambiente circostante ritenuto ostile.

Rivelando i tratti della personalità, i gusti musicali sono anche in grado di predire le capacità musicali di ciascuno.

L’apertura mentale è la caratteristica che più identifica una predisposizione musicale e caratterizza persone con una vasta gamma di interessi e aperte alla sperimentazione. Al contrario, chi è caratterialmente più chiuso tenderebbe a preferire la routine e valori più convenzionali.

Da notare anche che gli estroversi, che risultano essere più loquaci, dimostrano spesso anche una maggiore capacità canora.

Scopri i tuoi tratti musicali

Attraverso il progetto chiamato Musical Universe, David Greenberg, psicologo dell’Università di Cambridge, si pone come obiettivo quello di migliorare l’impatto della musica sulle persone e sulla società. Per fare questo utilizza i big data in risposta a domande chiave su musica, scienza e psicologia. I big data consistono in una raccolta di dati estesi in termini di volume, velocità e varietà resa possibile da tecnologie e metodi analitici complessi. Da queste informazioni fornisce alle persone di tutto il mondo rapporti scientifici sui loro tratti musicali interiori con raccomandazioni ed esercizi che si adattano al loro profilo personale.

Da qui nasce iI modello MUSIC (Imm. 2). Le preferenze della gente per un genere specifico possono essere replicate all’interno dei generi e organizzate nelle dimensioni MUSIC (sigla che deriva dalle iniziali dei generi) che si compone così:

  • mellow, musica melodiosa: pop, soul ecc.;
  • unpretetious, senza pretese: popolare e tradizionale;
  • sophisticated, sofisticata: jazz e classica;
  • intense, intensa: rock, metal, punk, rap;
  • contemporary, contemporanea.

Musica e personalita cosa influenza scelte e gusti musicali Psicologia Imm 2

Imm. 2: Modello MUSIC

Per esempio, le preferenze per la musica rock possono essere suddivise in preferenze per il Mellow rock, Unpretentious rock, Sophisticated rock, Intense rock e Contemporary rock. Ne deriva per esempio che preferenze per Intense, caratterizzato da picchi musicali, si riscontrano in modo particolare nell’adolescenza e coincidono con fasi ribelli e formazione dell’identità.

Un test per scoprire la nostra personalità

Per scoprire il proprio punteggio su abilità musicali, preferenze e personalità, è stato studiato un apposito test a disposizione di tutti che fornisce due valutazione sulla base di 25 domande a cui si è invitati a rispondere. Le prime 10 si riferiscono ai tratti della personalità e presentano delle coppie di aggettivi. Utilizzando una scala di valutazione proposta, si dovrà indicare quanto questi corrispondano alla propria personalità.

Le successive 25 consistono in esperienze musicali. Viene proposto l’ascolto di altrettanti brani musicali per i quali dovrà essere indicato il livello di gradimento. Si tratta di brani con i quali non si dovrebbe avere familiarità, selezionati da esperti dell’industria musicale per rappresentare caratteristiche specifiche dei diversi tipi di musica

Il punteggio ottenuto si basa sulla comparazione di dati raccolti su 250.000 persone di 100 diverse nazioni e, per chi vorrà cimentarsi nell’esperimento, alla fine sarà data la possibilità di decidere se mettere a disposizione della ricerca le informazioni fornite e contribuire così in prima persona alla raccolta dei dati.

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