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Yoga in adolescenza: effetti sulla regolazione emotiva, autostima ed affettività

Lo yoga contribuisce ad alleviare stress e ansia e a migliorare umore e regolazione emotiva, quindi sarebbe vantaggioso integrarlo nel contesto scolastico

Di Sara Magliocca

Pubblicato il 23 Apr. 2021

Janjhua et al. (2020) si sono occupati di studiare gli effetti dello yoga sulla regolazione emotiva, l’autostima e l’affettività confrontando tra loro 52 adolescenti che praticavano yoga, con 58 che non lo hanno mai praticato.

 

L’adolescenza è una fase di vita caratterizzata da cambiamenti, oltre che fisici, psicologici, sociali ed emotivi.

Le trasformazioni e gli eventi di vita possono essere esperienze profondamente impattanti, che aumentano la vulnerabilità ed il rischio di insorgenza di disturbi psicologici, come stress, ansia, rabbia, depressione ed esaurimento emotivo.

Ansia e depressione comportano uno scarso rendimento scolastico (Bhasin et al., 2010), difficoltà di comunicazione con amici e familiari (Brooks et al., 2002; Gregory, 2007), abuso di sostanze ed incremento del rischio suicidario (Kumar et al., 2014; Pollock et al., 1995). Inoltre, possono insorgere sensazioni di inadeguatezza sociale (Clarke, 2006), frustrazione e percezione di fallimento (Clark & Rieker, 1986).

Gli adolescenti emotivamente vulnerabili riportano difficoltà nella regolazione emotiva, bassa autostima e problematiche affettive, con insorgenza di disturbi dell’umore.

Agire precocemente sugli aspetti di regolazione emotiva, oltre a migliorare la salute psicologica, può contrastare l’insorgenza di disturbi dell’umore in giovane età adulta (Roza et al., 2003).

Secondo la letteratura, l’autostima, declinata nella percezione delle relazioni interpersonali, gestione delle emozioni negative e controllo sugli eventi di vita (Fiorilli et al., 2019), è il più forte predittore di depressione adolescenziale. Mentre in questa fascia della popolazione, bassi livelli di autostima predicono maggiori difficoltà psicologiche (Kernis et al., 1998; Orth et al., 2008), un’adeguata fiducia di sé aumenta la soddisfazione di vita, la felicità, riduce ansia, depressione e solitudine (Cacioppo et al., 2009).

Nel corso degli anni, lo yoga si è rivelato un ottimo strumento di intervento per contrastare i disturbi dell’umore, difficoltà di autostima e regolazione emotiva, oltre che consentire un miglioramento della salute mentale e contrastare i sintomi ansiosi (Ross & Thomas, 2010).

In particolare, lo yoga è stato integrato nelle attività scolastiche apportando un contributo significativo nell’alleviare lo stress, l’ansia, migliorare la resilienza, l’umore e le capacità di autoregolazione emotiva (Hagen & Nayar, 2014). Oltre ad aver incrementato i livelli di autostima e consapevolezza di sé tra i ragazzi alle scuole superiori (Van Yperen, 2003), ha migliorato le loro capacità cognitive (Van Yperen, 2003), in particolare quelle di memoria e di concentrazione (Galantino et al., 2008).

Coloro che lo praticano divengono consapevoli dei suoi benefici nel controllo emotivo in quanto non va ad agire solo sulla dimensione fisica, ma rafforza gli aspetti mentali ed affettivi.

Rispetto alla semplice ora di educazione fisica praticata nelle scuole superiori, lo yoga ha contribuito in modo rilevante alla gestione della rabbia e al controllo degli impulsi, sostenendo i ragazzi nell’individuare condotte alternative a quelle aggressive (Setty A.G et al., 2017).

Un’ulteriore indagine ha riportato un aumento significativo del benessere mentale ed una diminuzione dello stato di ansia tra i partecipanti, dopo solo 15 giorni di pratica (Telles et al., 2019). Nello studio di Newman et al. (2020), ha aumentato i livelli di autostima, sostenuto nella formazione dell’identità, nella capacità di affrontare la rabbia in modo adattivo e nella pianificazione e concentrazione.

Oltre a promuovere maggiore benessere tra gli individui sani, lo yoga agisce positivamente in persone che soffrono di malattie fisiche apportando benefici nei casi di allergia respiratoria, diabete, malattie coronariche e durante gli interventi di riabilitazione.

Secondo la letteratura, lo yoga ha il potenziale per aiutare gli adolescenti ricoverati per problematiche acute presso gli ospedali psichiatrici, in quanto offre loro uno strumento efficace per regolare gli affetti spiacevoli e trovare sollievo durante il periodo di degenza (Re et al., 2014).

Il linea con le ricerche precedenti, Janjhua et al. (2020) si sono occupati di studiare gli effetti dello yoga sulla regolazione emotiva, l’autostima e l’affettività confrontando tra loro 52 adolescenti che praticavano yoga, con 58 che non lo hanno mai praticato.

In generale, gli studenti che praticavano yoga riportarono un’affettività più positiva, migliore autostima e più efficaci abilità di regolazione emotiva.

Coerentemente con la letteratura precedente, lo yoga apportava un contributo significativo alle abilità di regolazione degli affetti spiacevoli, non presente tra coloro che praticavano solamente educazione fisica (Kumari & Sahu, 2018).

Inoltre, chi praticava yoga aveva riportato maggiore accordo alle affermazioni positive sull’autostima rispetto a quelle negative, a testimonianza di una maggiore fiducia verso di sé, soprattutto legata al contesto sociale. Chi non praticava yoga aveva riportato maggiori affermazioni negative sull’autostima, ed suoi livelli erano significativamente inferiori (Telles, 2017).

Mentre chi lo praticava aveva riportato una maggiore affettività positiva e bassi sentimenti negativi; chi non lo praticava era vittima di sentimenti negativi, maggiore tristezza, rabbia e stanchezza. Inoltre, gli studenti che lo praticavano mostravano una migliore regolazione degli affetti spiacevoli essendo più felici, energici, concentrati e generalmente più sani.

In conclusione, per l’impatto positivo ed i benefici che può apportare nella salute fisica e mentale degli adolescenti, lo yoga dovrebbe essere integrato nel contesto scolastico, accanto alle ore di educazione fisica.

Al fine di offrire programmi di yoga fin dalla tenera età, è necessario formare gli insegnanti, renderli consci dei vantaggi che può offrire, affinché offrendosi come esempio positivo, possano motivare gli studenti all’apprendimento di tale pratica.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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