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Terapia Metacognitiva per disturbi d’ansia e depressione: Adrian Wells ospite a Milano – Report dal Workshop

Psicoterapia: Adrian Wells, in collaborazione con Studi Cognitivi, ha tenuto un seminario sulla Terapia Metacognitiva, presso la Sigmund Freud University.

Di Francesca Fiore, Giovanni Maria Ruggiero

Pubblicato il 15 Ott. 2015

UN EVENTO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON:

  • Studi Cognitivi Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva e Cognitivo-Comportamentale
  • SITCC – Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva
  • Metacognitve Therapy Institute
  • Sigmund Freud University Milano

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Adrian Wells ha tenuto un seminario sulla terapia metacognitiva (MCT): nella MCT la sofferenza è data non da valutazioni errate sulla realtà, come avviene nella terapia cognitiva, ma da una valutazione errata sul meccanismo di regolazione dell’attività mentale.

Adrian Wells ha tenuto un seminario sulla terapia metacognitiva (MCT – metacognitive therapy) per i disturbi d’ansia e dell’umore a Milano venerdì 9 e sabato 10 ottobre 2015. Il prof. Wells, che insegna all’Università di Manchester, ha esposto i principi della sua terapia.

Nella MCT la sofferenza è data non da valutazioni errate sulla realtà, come avviene nella terapia cognitiva, ma da una valutazione errata sul meccanismo di regolazione dell’attività mentale.

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Terapia Metacognitiva per disturbi d'ansia e depressione Wells ospite a Milano - Report_ IMG 2
Prof. Adrian Wells

L’errore principale consiste nel ritenere che sia conveniente pensare in maniera perseverante ai problemi e che sia impossibile non prestare molta attenzione ai problemi. Entrambe queste strategie sono errate e, invece di aiutarci ad affrontare le difficoltà, ci danneggiano, determinando agitazione e sofferenza emotiva.

 

In termini più tecnici, la teoria metacognitiva dei disturbi psicologici si fonda sul principio che la maggior parte dei disturbi/o psicologici è causata da uno schema di pensiero ripetitivo (repetitive thinking) chiamato Sindrome Cognitivo-Attentiva (Cognitive Attentive Syndrome – CAS) costituito da pensieri vissuti nella forma di preoccupazioni. La CAS è spinta da credenze di fondo riguardo al pensiero che ricadono dentro due categorie di credenze: positive (es. mi devo preoccupare allo scopo di farcela) e credenze negative (es. certi pensieri sono pericolosi). Uno schema che concentra l’attenzione sulle minacce e che porta a effetti paradossali. In particolare, l’eccesso di attenzione ai problemi ci rende meno efficienti nel risolvere i problemi e ci assorbe invece in un circolo vizioso di logorante agitazione. Tutto questo (come viene efficacemente descritto da Wells in un intervista rilasciata a State of Mind – NdR) invece di fermare il pensiero negativo, lo amplia.

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Terapia Metacognitiva per disturbi d'ansia e depressione - Wells ospite a Milano - Report_IMG 1
Il seminiario di MCT tenutosi nelle aule della Sigmund Freud University Milano

 

Terapia Metacognitiva per disturbi d'ansia e depressione - Wells ospite a Milano - Report_ IMG 3

 

La terapia metacognitiva si concentra sul rimuovere la CAS in risposta ai pensieri e alle esperienze negative stimolando la consapevolezza di questo processo e promuovendo un controllo selettivo dello stesso.

In questo modo si mettono in discussione le credenze metacognitive. Alla fine del trattamento i pazienti sono più flessibili nelle loro risposte ai pensieri negativi e meno dipendenti dagli schemi mentali consolidati e controllo cognitivo come strategia di gestione delle esperienze emozionali.
Rispetto alla terapia cognitiva tradizionale, il modello di Wells propone un rovesciamento delle gerarchie: al centro della teoria non ci sono i contenuti dei pensieri, anzi c’è l’idea che i pensieri non sono così importanti ma che ciò che conta è la reazione delle persone a quei pensieri.

La MCT si concentra sugli stili di pensiero e regolazione mentale piuttosto che sul contenuto dei pensieri. Non opera dei controlli di realtà sui pensieri o sulle credenze generali riguardo se stessi e il mondo ma su come noi stessi riteniamo di regolare i nostri stessi pensieri.

Il principale intervento terapeutico della MCT è l’addestramento a gestire i pensieri negativi in una attitudine chiamata detached mindfulness (DM). La DM, sebbene condivida in parte il nome, non va confusa con la mindfulness. Con mindfulnes Wells intende la consapevolezza dei pensieri (awareness of thoughts) che identifica la specifica consapevolezza metacognitiva e l’abilità di distinguere un pensiero negativo dalla preoccupazione (worry) conseguente o dalla risposta ruminativa a quel pensiero. Con DM Wells intende il fermare o disconnetere ogni risposta a quel pensiero e in chiave più profonda, esperire il sé come separato dal pensiero e semplice osservatore di esso.

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Terapia Metacognitiva per disturbi d'ansia e depressione- Wells ospite a Milano - Report_ IMG 4

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Il seminario è consistito nell’esposizione dei concetti teorici e in esercitazioni di accertamento MCT e di gestione in DM di pensieri negativi. Infine Wells ha esposto l’applicazione del suo modello a disturbi specifici, in particolare il disturbo d’ansia generalizzata e il disturbo post-traumatico da stress. La partecipazione è stata numerosa e l’interesse elevato. Le reazioni in generale sono state molto positive, con qualche difficoltà nell’accettare una certa tendenza di Wells a ritenere che l’efficienza della MCT renda quasi inutile valutare e gestire l’alleanza terapeutica attraverso interventi di sostegno e accoglimento. In realtà Wells ritiene che questi interventi, pur importanti, facciano parte della cosiddetta good-practice, ovvero delle abilità di base del terapista, un presupposto professionale che non è necessario teorizzare nel suo modello, essendo già stato fatto in altri.

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Giovanni Maria Ruggiero
Giovanni Maria Ruggiero

Direttore responsabile di State of Mind, Professore di Psicologia Culturale e Psicoterapia presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna, Direttore Ricerca Gruppo Studi Cognitivi

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