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Come curare l’ ansia del bambino

Il trattamento CBT dell’ ansia nei bambini è diverso da quello degli adulti non tanto nella sostanza, quanto nella forma.

Di Redazione

Pubblicato il 26 Set. 2012

Aggiornato il 15 Ott. 2012 16:06

 

 di Davide Nahum   

Come curare l'ansia del bambino. - Immagine: © altanaka - Fotolia.com Il Cool Kids Program: protocollo strutturato di trattamento per i bambini con disturbi d’ ansia, che si sviluppa e si conclude in 10 sessioni, della durata di un’ora per le terapia individuali, o  di due ore per i gruppi.

Ronald Rapee, importante ricercatore della Macquarie University di Sydney ha tenuto un seminario a Milano, presso la scuola di specializzazione in psicoterapia “Studi Cognitivi”. Seminario dedicato all’ansia nel bambino e al suo trattamento cognitivo-comportamentale (CBT). 

L’opinione di Ron Rapee è che il trattamento CBT dell’ ansia nei bambini sia diverso da quello degli adulti non tanto nella sostanza, quanto nella forma,: le strategie di base sono le stesse, la ristrutturazione cognitiva e l’esposizione alle situazioni ansiogene; cambia invece il modo in cui queste sono presentate.

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Se con un adulto si può usare la ristrutturazione cognitiva a un livello più o meno astratto, con un bambino bisogna utilizzare alcuni accorgimenti che permettano di lavorare a un livello più pragmatico: ad esempio l’uso del “termometro delle emozioni” o lo schema ABC presentato come un cuore da riempire con l’emozione provata.

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Un’altra differenza fondamentale del lavoro con i bambini è l’attenzione al sistema in cui sono inseriti, Non c’è un bambino ansioso, c’è una famiglia ansiosa, come sintetizza Ron Rapee a metà mattina.

Rapee è molto attento agli aspetti di ricerca, questo si traduce in un’attenzione alle misurazioni e ai questionari da dare alla famiglia e al bambino prima di iniziare il trattamento; queste non sostituiscono una diagnosi nel senso classico, ma forniscono informazioni che altrimenti il clinico avrebbe difficoltà a reperire in tempi brevi.

Uno strumento su tutti è il CATS Children’s Automatic Thoughts Scale, sviluppato da Rapee stesso, in cui alcuni dei pensieri automatici negativi tipici dei vari disturbi d’ ansia (ad es. “i bambini pensano che sono stupido”, “sta per succedere qualcosa di brutto a papà e mamma”) sono trasformati in item di una scala Likert e somministrati al bambino .

Il pezzo forte della giornata è indubbiamente il Cool Kids Program, un protocollo strutturato di trattamento per i bambini con disturbi d’ ansia (e solo questi), che si sviluppa e si conclude in 10 sessioni, della durata di un’ora per le terapia individuali, o  di due ore per i gruppi.

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Il programma si basa sul modello d’ ansia sviluppato da Rapee e collaboratori, in cui fattori genetici, stile genitoriale, vulnerabilità individuale e eventi esterni concorrono a generare il disturbo d’ ansia; per ognuno dei fattori, il protocollo prevede una tranche di terapia, che va a lavorare sugli elementi disfunzionali.

La vulnerabilità individuale, ad esempio, viene affrontata con la ristrutturazione cognitiva e l’esposizione, gli stressor esterni vengono affrontati attraverso l’insegnamento di abilità sociali, la parte che riguarda il lavoro con i genitori prevede un intervento che riduca l’iperprotettività verso il figlio e favorisca il supporto all’esposizione, e via dicendo. A questo proposito, il punto su cui Rapee torna spesso, e sottolinea come principale, è la centralità dell’esposizione alle situazioni  ansiogene; se abbiamo pochi incontri, il nostro lavoro deve vertere quasi esclusivamente sull’esposizione. 

Il Cool Kids Program include i genitori nel trattamento in modo diretto e in modo indiretto.I genitori partecipano attivamente con una modalità che Rapee chiama “Together, separate, together”, riferendosi ai momenti del lavoro per ogni sessione: inizialmente i genitori entrano nella stanza con i bambini (together) per le chiacchiere di rito sull’andamento della settimana trascorsa e il controllo degli homework, successivamente escono e il bambino rimane da solo a lavorare con il terapeuta (separate) e, alla fine della seduta, tornano per condividere il lavoro svolto (together).

Nelle terapia di gruppo, si osserva una modalità indiretta di  partecipazione degli adulti che ha inaspettati effetti benefici: Rapee racconta che i genitori, rinchiusi nella stanza affianco ad aspettare la fine delle due ore di terapia dei figli, si trasformano in un gruppo di mutuo auto aiuto, con esiti sorprendenti. 

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Le sessioni del Cool Kids Program si svolgono secondo un ordine logico e razionale, il cui primo passo è introdurre i bambini (e i genitori) al collegamento tra pensieri e emozioni e al modello sulla natura e sulle cause dell’ansia. La ristrutturazione cognitiva viene introdotta subito, già nella seconda sessione, attraverso la metafora del detective: ai bambini viene detto che impareranno a fare gli investigatori, che indagheranno sui pensieri che causano le loro paure e che i loro “strumenti del mestiere” saranno delle domande specifiche da utilizzare per contrastare i pensieri dannosi (“Quali sono i fatti?”, “Cosa altro può essere successo invece di quello che sto pensando ora?”, “Cosa è successo in passato di simile?”).

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A questo punto, i bambini e i genitori sono pronti per l’esposizione; dopo aver stabilito la gerarchia delle situazioni temute e aver fatto un po’ di psicoeducazione sull’argomento (aspettarsi alti e bassi, evitamenti “sottili” e via dicendo) si entra nel vivo della procedura: i bambini devono affrontare le situazione temute.

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Durante le esposizioni, il focus deve essere rivolto alle conseguenze temute, facendo provare al piccolo paziente il sapore di ciò che teme, stando molto attenti che il bambino non si sottragga, anche in modo velato, a ciò di cui ha paura. Ad esempio, se il bambino ha paura di fare un errore in un compito a casa, l’esposizione consisterà nel compiere apposta un errore, proprio per far vedere al paziente che non è così terribile sbagliare qualcosa. Dopo le esposizioni, in cui il terapeuta è incoraggiato a partecipare attivamente, le sessioni si incentrano sull’’insegnamento delle abilità sociali e sul consolidamento di quanto appreso.

Infine, dopo un paio di settimane dal penultimo incontro, c’è la sessione finale, in cui si discutono gli obiettivi a lungo termine e si programma il follow up a 3 mesi.

Il seminario di Rapee è stato molto stimolante, il Cool Kids sembra essere un programma con ottime potenzialità, sia perché fornisce un protocollo strutturato di trattamento facilmente utilizzabile, sia perché la sua stessa natura si presta molto bene alla ricerca.

 

 

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