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Meglio che curare? L’importanza della prevenzione in psicoterapia

La prevenzione in psicoterapia permette di individuare presto il disagio emotivo e favorire un migliore equilibrio mentale

Di Anna Boccaccio

Pubblicato il 04 Dic. 2025

Prevenzione in psicoterapia: significato e rilevanza clinica

L’idea della prevenzione in campo medico è un concetto ormai ampiamente diffuso e consolidato: ogni anno, ci sottoponiamo a esami specialistici, di laboratorio, controlli della vista e dentali. Che dire, invece, della nostra salute mentale? La prevenzione nell’ambito della psicoterapia è altrettanto importante e meriterebbe la stessa attenzione di altri aspetti del nostro benessere. Prendersi cura della propria salute mentale può aiutare a mantenere l’equilibrio emotivo, ma soprattutto a riconoscere e inquadrare tempestivamente quei segnali di disagio che, se trascurati, possono evolvere in problemi più gravi.

Ma cosa si intende per prevenzione nel campo della salute mentale? E qual è l’importanza della prevenzione in psicoterapia?

Salute mentale e prevenzione

Nel campo della salute mentale, fare prevenzione significa adottare misure proattive per preservare il benessere emotivo e psicologico degli individui. 

Esistono tre livelli di prevenzione.

  • Prevenzione primaria: ha l’obiettivo di promuovere e tutelare il benessere e la salute del singolo e della comunità quando un disagio psicologico e i suoi sintomi devono ancora manifestarsi (ad es. le campagne di sensibilizzazione scolastica rispetto alle dipendenze).
  • Prevenzione secondaria: consiste nel diagnosticare e intervenire precocemente sui fattori di rischio e/o sui sintomi, prima che degenerino in un disturbo vero e proprio (ad es. gruppi di preparazione alla genitorialità dedicati alle future mamme e ai futuri papà).
  • Prevenzione terziaria: punta al trattamento specifico di quegli individui che hanno un quadro psicopatologico già conclamato. Tra gli obiettivi del trattamento vi sono la riduzione dei sintomi, il recupero del benessere e la diminuzione del rischio di ricadute.

Perché fare prevenzione in psicoterapia

Secondo l’OMS (2024), i disturbi mentali rappresentano la seconda causa di disabilità a lungo termine al mondo e una delle principali cause di morte. Oltre 1 miliardo di persone al mondo convive con disturbi mentali come ansia e depressione, con ingenti costi umani ed economici. 

I problemi di salute mentale possono avere un profondo impatto sulla vita quotidiana di un individuo. Possono influenzare le relazioni, le prestazioni lavorative, le interazioni sociali e la soddisfazione generale della vita. 

Prima un disturbo riceve diagnosi e trattamento, prima una persona può ritrovare il proprio senso di normalità, attivandosi in un processo di ricerca di supporto sociale e apprendimento di strategie di coping, utili a riconnettersi con i propri cari e a riprendere le attività quotidiane.  

Un intervento precoce riduce il rischio di cronicizzazione, ricadute, futuri ricoveri e aumenta le possibilità di controllo dei sintomi e l’autonomia della persona (Cox & Miller, 2021). Non solo. Quando un disturbo mentale non viene trattato, può portare allo sviluppo di ulteriori problemi di salute mentale. 

Ad esempio, la depressione non trattata può portare all’abuso di sostanze, i disturbi d’ansia possono favorire lo sviluppo di disturbi del sonno, in grado a loro volta di esacerbare i sintomi dell’ansia.

Trattando precocemente i disturbi mentali, si riduce la probabilità che questi si cronicizzino e/o che le persone sviluppino patologie concomitanti che potrebbero complicare il loro percorso di recupero. 

Una buona prevenzione parte da una diagnosi accurata

I problemi di salute mentale, proprio come i disturbi fisici, possono essere trattati in modo più efficace se rilevati precocemente. 

A questo proposito è fondamentale accedere a una diagnosi psicologica: 

  • Strutturata e Obiettiva che integri un colloquio clinico con la somministrazione di test psicometrici standardizzati e validati. Questi strumenti permettono di misurare in modo oggettivo l’intensità dei sintomi, lo stato emotivo e i profili di personalità, fornendo dati utili all’eventuale percorso terapeutico da seguire.
  • Eseguita da Esperti, ovvero professionisti che abbiano una formazione specifica nell’inquadramento clinico. Questo garantisce che la valutazione sia allineata ai più recenti standard scientifici e clinici internazionali.
  • Documentata da un referto che sintetizzi i risultati dei test e del colloquio, fornisca l’inquadramento clinico e proponga il piano di trattamento più idoneo, permettendo all’utente di prendere decisioni informate sulla propria salute mentale.

Una diagnosi precoce può fare davvero la differenza, migliorando la salute mentale delle persone e la loro qualità della vita. Ecco perché una buona prevenzione parte da una buona diagnosi. 

Riferimenti Bibliografici
  • Baumann LC, Karel A. (2013). Prevention: primary, secondary, tertiary. In: Gellman MD, Turner JR, editors, Encyclopedia of Behavioral Medicine. New York, NY: Springer, p. 1532–4. Available online at: 10.1007/978-1-4419-1005-9_135
  • Caselli, G. (2015). Che cos’è la psicoterapia? https://www.stateofmind.it/2015/04/psicoterapia/
  • Cox, L., & Miller, C. (2021). A qualitative systematic review of Early Intervention in Psychosis service user perspectives regarding valued aspects of treatment with a focus on cognitive behavioural therapy. the Cognitive Behaviour Therapist, 14, Article e31. https://doi.org/10.1017/S1754470X2100026X
  • European Federation of Psychologists’ Associations (2017). Conceptual Framework for Psychotherapy Prevention. Romanian Journal of Cognitive Behavioral Therapy and Hypnosis Volume 4, Issue 3 – 4, July – December 2017
  • Grunberg, N.E., Berger, S.S. (2009). The Impact of 9/11 on Stress, Health, and Health Risk Behaviors among Adolescents. In: Morgan, M.J. (eds) The Impact of 9/11 on Psychology and Education. The Day that Changed Everything?. Palgrave Macmillan, New York. https://doi.org/10.1057/9780230101593_13
  • World Health Organization (2024). Mental Health Atlas 2024, Retrieved from: https://iris.who.int/server/api/core/bitstreams/5897b3c7-2848-47a7-ba22-0a7902342a81/content


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