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Quando il corpo inganna la mente e viceversa. La Pseudociesi e altri disturbi perinatali in diagnosi differenziale

La pseudociesi, o gravidanza isterica, è descritta come la falsa credenza di essere incinta, accompagnata da sintomi simili a quelli della gravidanza

Di Silvia Frau, Annalisa Sensi, Gabriella Gandino

Pubblicato il 03 Set. 2024

Cos’è la pseudociesi?

La gravidanza isterica, o pseudociesi, è una manifestazione psicopatologica molto rara che può manifestarsi nel corso del periodo perinatale e le cause scatenanti sono di natura psicosomatica e relazionale. Poiché alcuni dei sintomi della gravidanza isterica sono condivisi con altre psicopatologie perinatali, quali la pseudogravidanza, la simulazione di gravidanza, il diniego di maternità, il delirio di gravidanza, la sindrome della Couvade e la folie à deux, risulta importante porre tale sintomatologia in diagnosi differenziale per escludere altre complicazioni e proporre un trattamento adeguato.

Come si manifesta la pseudociesi?

La pseudociesi, conosciuta anche come gravidanza isterica, è descritta nel Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali 5 come una falsa credenza di essere incinta, accompagnata da alcuni sintomi simili a quelli della gravidanza (APA, 2013). La sintomatologia che accomuna le donne che soffrono di pseudociesi può riguardare: ingrossamento del seno e dell’addome, nausea, assenza o alterazioni del ciclo mestruale, sensazione di movimenti fetali e aumento di peso (Andreetto & Grussu, 2016). La diagnosi di gravidanza isterica viene confermata quando un esame medico-ginecologico esclude la gestazione, per via di un test di gravidanza negativo e un’ecografia addominale che non rileva la presenza di alcun feto (Yanti, 2019). 

Nelle donne che sperimentano la pseudociesi si osservano spesso sintomi di depressione, ansia o stress emotivo, derivanti dal forte desiderio di maternità, ostacolato in alcuni casi da precedenti aborti spontanei o dall’incapacità di concepire. Questi disturbi emotivi provocano un deficit nell’attività cerebrale che porta a cambiamenti neuroendocrinologici, i quali vengono erroneamente interpretati dalla paziente come segnali di gravidanza (Tarín, Hermenegildo, García-Pérez & Cano, 2013). In particolare, la riduzione della dopamina contribuisce all’alterazione dei livelli degli ormoni gonadici: l’ormone luteinizzante e l’ormone follicolo-stimolante, che regolano l’ovulazione e la produzione di estrogeni, causano amenorrea, ossia l’assenza del ciclo mestruale. Mentre, invece, la prolattina induce la galattorrea, con conseguente ingrossamento del seno e produzione di latte (Campos & Link, 2016; Azizi & Elyasi, 2017; Yanti, 2019).

Ipotesi sulla pseudociesi

Alcuni studi suggeriscono che la pseudociesi abbia origine principalmente da problemi psicologici. L’insoddisfazione e il disagio legati al desiderio di gravidanza non realizzato possono provocare sintomi fisici, che il corpo manifesta in risposta alla convinzione psicologica di essere incinta (Yanti, 2019; Azizi & Elyasi, 2017). Secondo l’interpretazione psicodinamica la pseudociesi può essere considerata un meccanismo di difesa inconscio, un tentativo di compensare la frustrazione per non essere riuscite a realizzare il desiderio di maternità (Porfyri, Konsta, Tsolaki, Diakogiannis & Ierodiakonou-Benou, 2020). La falsa convinzione di essere incinta diventa così un meccanismo di difesa che aiuta la donna a colmare il vuoto emotivo causato da traumi passati, come la perdita di un figlio, condizioni biologiche come infertilità o menopausa, o il bisogno di affermare la propria femminilità e identità materna (Azizi & Elyasi, 2017).

Le dinamiche familiari e sociali sono altri elementi chiave nell’origine e nello sviluppo di questa patologia: spesso, la pseudociesi si manifesta in contesti familiari con elevate aspettative di maternità e in ambienti sociali che considerano la gravidanza una componente essenziale dell’identità femminile. Le pressioni per la procreazione, in particolare da parte del partner o della famiglia, possono diventare una fonte significativa di stress e sofferenza per la donna (Yanti, 2019). Tali pressioni sono spesso radicate nella cultura del paese di origine. Diversi studi indicano che le gravidanze isteriche sono più frequenti nei paesi in via di sviluppo o sottosviluppati. Questo perché la cultura valorizza enormemente la fertilità femminile, gli ideali tradizionali e religiosi esaltano la maternità e la famiglia, mentre l’infertilità è stigmatizzata, causando sensi di colpa e vergogna nelle donne che non riescono a concepire (Azizi & Elyasi, 2017). Inoltre, l’accesso limitato alle cure mediche, come ecografie e visite ginecologiche, impedisce a molte donne di ricevere una diagnosi accurata (Yanti, 2019). 

Pseudociesi, diagnosi differenziale e trattamento

La scarsa quantità di ricerche riguardanti questo ambito rende difficile stabilire un protocollo clinico standardizzato di cui i medici possano usufruire nel trattamento della pseudociesi. Tuttavia, per un trattamento efficace, è essenziale adottare un approccio multidisciplinare che coinvolga specialisti di diversi settori. Una volta esclusa la gravidanza tramite degli esami specifici, è cruciale concentrarsi sulle cause psicologiche o biologiche dei sintomi per intraprendere il trattamento più idoneo. Conoscere la storia psichiatrica della paziente può aiutare a collegare eventuali disturbi precedenti alla pseudociesi, mentre esami medici accurati sono indispensabili per comprendere appieno il suo sistema endocrinologico (Azizi & Elyasi, 2017).

Tuttavia, per delineare accuratamente il quadro sintomatologico della pseudociesi è importante esaminare anche altri disturbi perinatali che presentano sintomi simili alla pseudociesi e che si pongono in diagnosi differenziale con essa. Questi disturbi includono la pseudogravidanza, la simulazione di gravidanza, il diniego di maternità, il delirio di gravidanza, la sindrome della Couvade e la folie à deux.

  • La pseudogravidanza è una rara condizione psichiatrica in cui il corpo sviluppa sintomi gravidici a causa di fattori organici, spesso legati a un disturbo somatico come un tumore, che causa cambiamenti endocrini (Benzick, 2000; Azizi & Elyasi, 2017). Al contrario, nella pseudociesi, le cause sono di natura biopsicosociale. 
  • La simulazione di gravidanza invece è una falsificazione consapevole dello stato gestazionale in cui il soggetto simula i sintomi gravidici (Bera & Sarkar, 2015; Adesiyun et al., 2012).
  • Nel diniego di maternità la paziente rifiuta di riconoscere la propria gravidanza, oscillando tra totale inconsapevolezza e un deliberato disinteresse (Narlesky et al., 2021; Andreetto & Grussu, 2016).
  • Il delirio di gravidanza porta la paziente a credere di essere incinta nonostante l’assenza di sintomi fisici (Das et al., 2023). Questa condizione, a differenza della pseudogravidanza, è associata a un disturbo delirante di tipo somatico più complesso (Bera & Sarkar, 2015). 
  • La sindrome della Couvade è definita come la versione maschile della pseudociesi (Azizi & Elyasi, 2017) e si ritiene sia una forma di identificazione con la partner (Cavenar & Weddington, 1978) o un modo per affermare il proprio ruolo paterno (Brennan et al., 2007). 
  • Infine, la folie à deux è un disturbo in cui due persone in una relazione stretta condividono il delirio di una gravidanza (Merin & Hareesh, 2020), con fattori di rischio come l’isolamento sociale, precedenti aborti o forti aspettative familiari (Nagdive et al., 2021).

Per concludere, la pseudociesi, la pseudogravidanza, la simulazione di gravidanza, il diniego di maternità, il delirio di gravidanza, la sindrome della Couvade e la folie à deux sono psicopatologie che possono manifestarsi in epoca perinatale e sono la manifestazione di una complessa interazione di fattori di natura biologica, psicosomatica e relazionale. La comprensione e la diagnosi di queste condizioni non possono prescindere dal considerare l’importante ruolo che l’ambiente sociale e familiare gioca nella genesi della loro manifestazione. Inoltre, anche la pressione sociale, le aspettative familiari, l’isolamento sociale e le esperienze traumatiche pregresse, come aborti o infertilità, giocano un ruolo cruciale nel manifestarsi di queste condizioni. Interventi mirati che coinvolgano non solo il paziente ma anche il suo contesto sociale e familiare sono essenziali per fornire un supporto completo e prevenire ricadute. La sensibilizzazione e l’educazione su questi temi possono contribuire a ridurre lo stigma e a promuovere un ambiente più favorevole per il trattamento e il recupero delle pazienti.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Adesiyun A.G., Ameh N., Bawa U., Adamu H. & Kolawole A. (2012). Calabash Pregnancy: A Malingering Response to Infertility Complicated by Domestic Violence. West Indian Medical Journal, 6(2), 198-201. 
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  • American Psychiatric Association (APA, 2013). DSM-5: Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, Quinta edizione. Raffaello Cortina Editore. 
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  • Benzick J.M. (2000). Illusion or Hallucination? Cholecystitis Presenting as Pseudopregnancy in Schizophrenia. Psychosomatics, 41(5) 450-452.
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