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Il Paradosso delle Misure Avanzate di Massa Corporea

Una riflessione sui Disturbi Alimentari e sulle possibili implicazioni delle Misure Avanzate di Massa Corporea

Di Maria Antonietta Spinelli

Pubblicato il 16 Mag. 2024

Le Misure Avanzate di Massa Corporea

Nel mondo moderno, la consapevolezza del proprio corpo è sempre più centrale nelle nostre vite, spingendo molte persone a cercare di mantenere uno stile di vita sano attraverso l’attenzione alla massa grassa e muscolare. Tuttavia, l’avvento di misurazioni avanzate di questi parametri ha portato con sé un paradosso: mentre cerchiamo di comprendere meglio la nostra composizione corporea, ci troviamo di fronte a nuovi rischi legati ai disturbi alimentari

Come misurare la massa corporea

Gli strumenti avanzati di misurazione della massa corporea includono tecnologie e metodologie che vanno oltre le tradizionali bilance elettroniche. Questi strumenti forniscono una valutazione più dettagliata, includendo informazioni su massa grassa, massa magra, idratazione e altri indici. Alcuni degli strumenti avanzati di misurazione della massa corporea includono:

  • Bioimpedenziometria: questa tecnica misura la resistenza del corpo al passaggio di una piccola corrente elettrica a bassa frequenza. Poiché la resistenza varia tra i tessuti magri (che conducono bene l’elettricità) e i tessuti grassi (che la conducono meno), è possibile stimare la quantità di grasso corporeo.
  • Analisi dell’Impedenza Corporea Segmentale (BIA Segmentale): una variante della bioimpedenziometria, la BIA segmentale misura la resistenza e la reattanza in diverse parti del corpo, consentendo una valutazione più accurata delle differenze nella composizione corporea tra braccia, gambe e tronco.
  • DEXA (Dual-Energy X-ray Absorptiometry): questo metodo utilizza raggi X a doppia energia per misurare la densità ossea, la massa magra e la massa grassa. La DEXA è spesso utilizzata nella ricerca scientifica e in contesti clinici per ottenere immagini dettagliate della composizione corporea.
  • Misuratori di Pliche Cutanee: questi strumenti rilevano lo spessore dei vari strati di pelle in diverse parti del corpo. Le misurazioni vengono quindi utilizzate per stimare la percentuale di grasso corporeo. L’accuratezza di questa tecnica può variare a seconda dell’operatore ed è molto spesso utilizzato in contesti sportivi quali palestre o preparazioni atletiche.
  • Misuratori di Massa Corporea ad Ultrasuoni: si tratta di dispositivi che utilizzano ultrasuoni per misurare lo spessore del grasso sottocutaneo, offrendo una stima della percentuale di grasso corporeo. Possono essere impiegati su varie parti del corpo.
  • Air Displacement Plethysmography (Bod Pod): questo strumento misura la massa corporea sfruttando le variazioni di pressione create dall’aria. Il paziente si trova all’interno di una camera speciale mentre la misurazione viene effettuata.
  • Misuratori di Impedenza Bioelettrica a Risonanza Magnetica (MRI-BIA): combina la bioimpedenziometria con le immagini della risonanza magnetica per ottenere una valutazione più accurata della composizione corporea.

È importante notare che ciascuno di questi strumenti ha vantaggi e limitazioni, e la scelta dipenderà dagli obiettivi specifici della misurazione, dalla disponibilità degli strumenti e dalle condizioni del contesto in cui vengono utilizzati. Inoltre, è fondamentale interpretare i risultati con attenzione e considerare la valutazione complessiva della salute e del benessere del paziente.

Il Contesto Storico delle Misure di Massa Corporea

Per comprendere appieno il paradosso delle misure avanzate di massa corporea, è utile esaminare il contesto storico in cui queste misure si sono evolute. Nella seconda metà del XX secolo, l’attenzione sulla salute e la forma fisica è cresciuta in modo esponenziale, dando vita a una cultura del fitness e del benessere. Con l’avanzare della tecnologia, le tradizionali bilance elettroniche sono state affiancate da strumenti sofisticati in grado di fornire dati più dettagliati sulla composizione corporea.

L’introduzione di misure come la bioimpedenza, che utilizza la conduttività elettrica attraverso i tessuti corporei, ha rivoluzionato il modo in cui valutiamo la nostra massa grassa e muscolare. Queste misure, inizialmente sviluppate per scopi medici e di ricerca, sono ora accessibili al pubblico attraverso dispositivi come le bilance intelligenti e i tracker fitness. L’entusiasmo iniziale per questa precisione ha però portato con sé nuovi rischi (Borga et al. 2018).

Il Dilemma delle Misure Evolute

I dati dettagliati riguardanti il nostro corpo, forniti dagli innovativi strumenti di misurazione, consentono una personalizzazione delle nostre abitudini alimentari e dell’allenamento fisico “più adatti” a noi. Tuttavia, dietro questa avanzata tecnologia si cela un’ombra inaspettata. Mentre la precisione delle nuove tecniche è indubbiamente un progresso, la loro disponibilità sempre maggiore ha anche portato a un aumento dei casi di disturbi alimentari (Magee MK et al., 2023). Le persone, spesso ossessionate dalla ricerca della “forma perfetta”, possono cadere in trappole pericolose, come diete estreme e comportamenti alimentari disordinati, nell’illusione di raggiungere standard di massa corporea irrealizzabili. A ciò si associa una pressione sociale incalzante con una ricerca dell’immagine ideale e una via via crescente sedimentazione di modelli di magrezza irrealistici soprattutto tra i più giovani (Dane A. et al.2023).

Le misure avanzate di massa corporea alimentano questa ossessione, facendo sì che alcuni individui si sentano inadeguati o indotti a pratiche alimentari estreme per raggiungere i risultati desiderati. 

La società contemporanea è permeata da immagini idealizzate di corpi magri e muscolosi veicolate dai media e dai social media. Le misure avanzate di massa corporea contribuiscono a tale pressione sociale, poiché le persone si confrontano con standard di bellezza virtualmente irraggiungibili. La perpetuazione di simili ideali innesca cicli pericolosi di confronto, insicurezza e insoddisfazione corporea (Štefanová E. et al. 2020)

La pubblicità di diete estreme, prodotti dimagranti e programmi di allenamento intensivi può influenzare negativamente l’autostima delle persone. 

L’industria del fitness e della moda, così come la promozione di ideali di bellezza attraverso il fenomeno degli influencer, possono avere un impatto significativo sul modo in cui le persone percepiscono il proprio corpo (Dana A. et al. 2023). Le aziende che commercializzano prodotti e servizi legati alla salute e al fitness spesso sfruttano la vulnerabilità delle persone, promuovendo soluzioni rapide e poco salutari che colludono con modalità malsane di perdita di peso o modellamento del corpo.

Inoltre, la moda può giocare un ruolo chiave nell’orientare le tendenze di bellezza. La promozione di determinati tipi di corpo attraverso la moda può escludere e stigmatizzare coloro che non corrispondono a questi ideali, contribuendo a un clima sociale che favorisce non solo i disturbi alimentari ma anche lo stigma per il diverso (Smahel, D. et al. 2018).

Il Ruolo della Consapevolezza e dell’Educazione

Affrontare il paradosso delle misure avanzate di massa corporea richiede un impegno collettivo per promuovere la consapevolezza e l’educazione. È fondamentale informare il pubblico sui rischi associati a una focalizzazione eccessiva sulla massa corporea e sulla pericolosità delle diete estreme. Educatori, operatori sanitari e personaggi di rilievo in campo culturale, politico e perfino mondano possono ricoprire un ruolo chiave nel diffondere un messaggio positivo sulla salute e nel promuovere una visione equilibrata del corpo.

L’educazione alimentare e alla salute mentale dovrebbero essere integrate nei programmi scolastici e nelle campagne di sensibilizzazione. Inoltre, i professionisti della salute dovrebbero essere formati per riconoscere i segni precoci dei disturbi alimentari e fornire supporto adeguato.

Per favorire la diffusione di una cultura del benessere è necessario spostare l’attenzione dalla ricerca ossessiva di una forma corporea ideale a una più ampia comprensione della salute. A tal riguardo, fondamentali risultano alcuni temi chiave nell’ambito dell’educazione alimentare:

  • Promuovere l’Autostima Positiva: le campagne di sensibilizzazione dovrebbero enfatizzare l’importanza dell’autostima indipendentemente dalla forma del corpo. La diversità delle forme fisiche dovrebbe essere celebrata.
  • Sfatare i Miti sulla Salute e la Forma Fisica: educare il pubblico sui miti comuni relativi alla salute e alla forma fisica può aiutare a contrastare idee erronee e incoraggiare scelte di vita più equilibrate.
  • Incentivare uno Stile di Vita Attivo e Sostenibile: promuovere l’attività fisica come parte di uno stile di vita sano, anziché come mezzo per raggiungere una forma fisica ideale e incoraggiare scelte sostenibili nel lungo termine.
  • Incoraggiare una Dieta Equilibrata: una dieta equilibrata che soddisfi le esigenze nutrizionali è fondamentale per la salute. Sottolineare l’importanza di un approccio moderato alla nutrizione anziché diete estreme.
  • Ridurre la Pressione Sociale: sensibilizzare sul ruolo delle pressioni sociali nel plasmare la percezione della bellezza e incoraggiare una critica consapevole nei confronti delle immagini promosse dai media.

In relazione a tali principi ben si sposa uno dei protocolli maggiormente utilizzati e più accreditati per il trattamento dei Disturbi dell’Alimentazione: il protocollo CBT-E (Enhanced Cognitive-Behavioral Therapy) si focalizza su specifici modelli cognitivi e comportamentali, puntando a riconoscere e modificare le distorsioni cognitive legate all’alimentazione e all’immagine corporea, e a fornire strumenti pratici per affrontare i comportamenti disfunzionali.

Le Implicazioni del Protocollo CBT-E nel Contesto delle Misure Avanzate di Massa Corporea

  • Valutazione Obiettiva e Revisione delle Credenze Irrazionali: la CBT-E incoraggia una considerazione oggettiva della massa corporea, sfidando le credenze irrazionali legate all’aspetto fisico. Questo può aiutare i pazienti a sviluppare una prospettiva più realistica sulla propria immagine corporea e ad evitare comportamenti alimentari disfunzionali (Fairburn, 2008, 2003).
  • Interventi Specifici per Distorsioni Cognitive: il protocollo CBT-E offre interventi specifici per affrontare distorsioni cognitive comuni nei disturbi alimentari, come l’eccessiva valutazione del peso corporeo e delle forme. Ciò può contribuire a cambiamenti significativi nella percezione del corpo, riducendo l’ansia correlata all’alimentazione e all’aspetto fisico (Fairburn, 2013).
  • Lavoro sulla Modificazione del Comportamento: la CBT-E si concentra sulla modificazione dei comportamenti alimentari disfunzionali attraverso strategie pratiche e graduali. Affrontare la relazione complessa tra la misurazione avanzata di massa corporea e i comportamenti alimentari distorti diventa un elemento chiave nel percorso terapeutico (Fairburn, 2013).
  • Sviluppo di Competenze di Coping: il protocollo CBT-E si estende oltre la sola modifica dei comportamenti alimentari, incoraggiando lo sviluppo di abilità di coping più efficaci. Ciò include strategie per affrontare lo stress, l’ansia e le pressioni sociali legate all’immagine corporea, fornendo un supporto completo per il paziente (Fairburn, 2013).
  • Lavoro sull’Accettazione e sul Cambiamento: la CBT-E integra l’accettazione e il cambiamento, riconoscendo l’importanza di accettare alcune caratteristiche del corpo mentre si lavora verso cambiamenti positivi. Questo approccio può aiutare i pazienti a sviluppare una visione più equilibrata della salute e del benessere (Fairburn, 2013).

Ridurre i rischi associati alle misure avanzate di massa corporea

Il paradosso delle misure avanzate di massa corporea rappresenta una sfida significativa nella nostra società attuale. Mentre la tecnologia offre strumenti preziosi per comprendere meglio la nostra composizione corporea, è essenziale bilanciare questa conoscenza con una consapevolezza critica dei rischi associati.

La pressione sociale, i media e l’industria della moda possono contribuire a creare aspettative irrealistiche, mettendo a rischio la salute mentale e fisica delle persone. L’educazione alimentare, la consapevolezza e una prospettiva equilibrata sulla salute sono fondamentali per affrontare questo paradosso in modo costruttivo.

Promuovere una cultura del benessere che celebri la diversità delle forme fisiche e incoraggi scelte di vita sostenibili è cruciale per mitigare i rischi associati alle misure avanzate di massa corporea. Affrontare il paradosso richiede uno sforzo collettivo per creare un ambiente in cui la salute sia prioritaria rispetto agli ideali irrealistici di bellezza. Solo attraverso un approccio olistico possiamo sperare di guidare la società verso una visione più sana e sostenibile della salute.

L’integrazione del Protocollo CBT-E nella riflessione sui disturbi alimentari in relazione alle misure avanzate di massa corporea offre una prospettiva terapeutica completa. Affrontare le distorsioni cognitive, modificare i comportamenti alimentari disfunzionali e sviluppare abilità di coping sono elementi chiave per mitigare il paradosso delle misure avanzate e promuovere un rapporto più sano con il corpo e l’alimentazione.

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