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Cosa dicono la scienza e la psicologia riguardo alla nostra intuizione

L’intuizione si fonda su tre specifiche componenti: si basa su informazioni inconsce, è appresa e produttiva. Come la si può sfruttare al meglio?

Di Lucia Salatini

Pubblicato il 13 Mar. 2024

Cos’è l’intuizione e come la usiamo

La nostra intuizione gioca un ruolo cruciale in qualsiasi decisione che prendiamo, dalla più banale alla più importante. Chiunque detiene un famoso aneddoto che ripropone saltuariamente riguardante un pericolo schivato mediante il proprio sesto senso.

L’intuizione è definita (Pearson, 2014) come “l’uso appreso e positivo delle informazioni inconsce per decisioni o azioni migliori”. Trovare una definizione accurata dell’intuizione è di fondamentale importanza, in quanto si tende a raggruppare sotto il termine intuizione molte cose, come ad esempio la paranoia, i pregiudizi cognitivi, il pensiero emotivo, la tendenza delle persone a rintracciare associazioni dove non esistono e, infine, la fallibilità umana quando si tratta di giudicare la probabilità. Tutti questi aspetti vengono definiti come “intuizione sbagliata”, la quale risulta potenzialmente pericolosa, esponendoci maggiormente al rischio, nel momento in cui riponiamo in essa eccessiva fiducia.

Secondo i neuroscienziati, quando il nostro cervello deve prendere delle decisioni, valuta una serie di informazioni riguardanti l’ambiente che ci circonda, per comprendere se sia un luogo sicuro o meno. Per prendere definitivamente una decisione, il cervello confronta le informazioni ambientali assieme a quelle contenute all’interno del repertorio esperienziale che ognuno di noi possiede, quindi, si focalizza su eventi di vita passati, l’apprendimento derivante da determinate esperienze, ma anche dai film o dalle storie che ci sono state raccontate (Nogrady, 2024).

Le tre componenti dell’intuizione

L’intuizione si fonda su tre specifiche componenti: si basa su informazioni inconsce, è appresa e produttiva. Il contributo cognitivo inconscio agisce permettendoci di incorporare e aggiungere delle informazioni di cui non siamo consapevoli alle nostre azioni, concretizzandosi in riflessi utili, ad esempio, ad allontanare un bambino dalla strada pochi istanti prima che un’auto sfrecci a tutta velocità, oppure ad afferrare un oggetto prima che cada a terra. L’apprendimento, invece, è il procedimento fondamentale per incorporare le informazioni inconsce alle nostre azioni. Quando ci troviamo di fronte ad una scelta, la nostra intuizione recupera gli insegnamenti che abbiamo appreso da esperienze precedenti simili, li unisce alle informazioni inconsce che in quel momento stiamo elaborando, generando delle sensazioni viscerali che ci guidano nella scelta. Infine, l’intuizione deve essere produttiva, in quanto deve essere chiaro se l’intuizione che si percepisce in un determinato momento sia effettivamente buona o pessima, decretando se sia o meno il caso di agire mediante il processo decisionale automatico, guidato, appunto, dall’intuizione (Nogrady, 2024).

Come poter utilizzare al meglio la nostra intuizione

È possibile comprendere a fondo ed utilizzare consapevolmente il nostro intuito? Un metodo efficace potrebbe consistere nel seguire questi consigli: 

  • Avere consapevolezza di sé e del proprio stato emotivo risulta cruciale per prendere decisioni accurate, in quanto, se si è stressati o emotivamente disregolati, la nostra intuizione risulta spesso compromessa. Quando ci si trova in un tale stato emotivo, sarebbe meglio non fidarsi del proprio intuito, poiché in realtà ci si sta facendo guidare dalle emozioni negative e non dal proprio intuito. 
  • Allenare il nostro intuito, pian piano, mediante pratica e apprendimento, risulta cruciale per poterlo adoperare al meglio. Con l’esperienza, procedendo per tentativi ed errori, sarà possibile affinare sempre di più il nostro intuito e renderlo ancora più prestante. 
  • Infine, è consigliabile affidarsi alla nostra intuizione solo in contesti familiari e prevedibili, in quanto risulta fondamentale tenere a mente che per le prime esperienze in un determinato ambito, la nostra intuizione potrà aiutarci poco, in quanto non ha informazioni utili risalenti ad esperienze simili passate (Nogrady, 2024).
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