Cos’è il binge watching?
Il termine binge-watching deriva dall’unione dei termini inglesi watching, guardare, e binge, abbuffata. Con esso ci si riferisce dunque all’atto di guardare più puntate di una serie tv o di un programma televisivo, una dopo l’altra.
Il binge watching ha rivoluzionato il modo in cui si consumano i programmi TV preferiti, trasformando una volta per tutte il concetto di appuntamento fisso davanti al televisore, anche dovuto alla sempre più facile ed immediata fruibilità. Ma c’è di più dietro questa pratica oltre il semplice godersi un episodio dietro l’altro.
Nato con la proliferazione delle piattaforme di streaming come Netflix, Hulu e Amazon Prime, il binge watching è diventato un fenomeno comportamentale in rapida crescita. Non si tratta solo di guardare qualche episodio in fila, ma di immergersi completamente in un mondo narrativo senza soluzione di continuità.
Ma cosa c’è dietro questo desiderio insaziabile di continuare a premere play?
I ricercatori sottolineano che il binge watching potrebbe nascondere aspetti psicologici, connessi a gratificazione immediata e scarso autocontrollo (Flayelle et al., 2019a; Walton-Pattison et al., 2018). Alcuni studi suggeriscono che potrebbe essere paragonabile a dipendenze comportamentali come quella dai videogiochi o dai social media (Grove R., 2016; Starosta et al., 2019).
Inoltre, il binge watching può avere effetti collaterali negativi sulla nostra salute mentale e fisica: dalla trascuratezza del lavoro e delle relazioni sociali al deterioramento del sonno e al sovrappeso, gli effetti collaterali possono essere più gravi di quanto si pensi (Starosta & Izydorczyk, 2020).
Ma non tutto è negativo. Il binge watching può anche essere un modo per sfuggire allo stress quotidiano e godersi un momento di relax (ibidem). Tuttavia, è importante trovare un equilibrio e monitorare il proprio comportamento per evitare che diventi eccessivo o dannoso.
Le caratteristiche del binge watching
Quando gli accademici affrontano il tema del binge watching, pongono la loro attenzione verso diversi aspetti chiave (Starosta & Izydorczyk, 2020):
- il numero di episodi consumati in una singola sessione;
- la frequenza delle sessioni di binge watching;
- le preferenze di contenuto.
La maggior parte delle ricerche definisce il binge watching come il consumo consecutivo di un determinato numero di episodi di una serie TV (Flayelle et al., 2019b). Secondo alcuni autori il valore di cut-off (ovvero il valore soglia) per distinguere il binge-watching dal bingewatching problematico si attesterebbe intorno ai due/tre episodi (Walton-Pattison, Dombrowski e Presseau, 2018) con una soglia minima di cinque episodi consecutivi per determinare il binge-watching problematico (De Feijter et al., 2016).
Oltre alla quantificazione degli episodi, alcuni studiosi si sono focalizzati sulla durata complessiva trascorsa davanti allo schermo, come per esempio lo studio di Rubenking e Bracken (2018), nel quale il binge watching viene definito come il comportamento di guardare dai 3 o 4 episodi in poi di una serie tv della durata di 30 minuti ciascuno o anche della durata di un’ora ad episodio.
Altri hanno esplorato la frequenza con cui vengono effettuate le maratone televisive nel corso del giorno, della settimana e del mese (Flayelle et al., 2019b). Inoltre, si è discusso delle preferenze di visione, inclusa la scelta tra concentrarsi su una singola serie (Riddle et al., 2018), o mescolare diversi show in una sola sessione (Schweidel & Moe, 2016).
Nonostante la varietà di definizioni, sembra esservi un consenso collettivo sul fatto che il binge watching implichi l’azione di visionare più episodi di una serie TV senza interruzioni.
La linea tra indulgenza innocua e comportamento problematico si confonde quando il binge watching diventa eccessivo. Sintomi simili alla dipendenza comportamentale, uniti ad associazioni con disturbi mentali come depressione e ansia (Wheeler, Katherine S., 2015), sollevano preoccupazioni. Tratti come il nevroticismo e l’impulsività spesso si intrecciano con il binge watching eccessivo (Kayiş et al., 2016), riflettendo schemi osservati in altre forme di dipendenza comportamentale.
Tuttavia, la natura esatta della relazione tra binge watching e salute mentale rimane un enigma, con risultati contrastanti. È plausibile che la connessione sia bidirezionale, molto simile all’interazione osservata nella dipendenza da videogiochi e internet (Flayelle et al., 2017).
Il binge watching offre una fuga allettante, attirando gli spettatori in narrazioni coinvolgenti (Starosta & Izydorczyk, 2020). Tuttavia, questa stessa attrattiva pone una spada a doppio taglio, aumentando il rischio di perdere il controllo del tempo trascorso incollati agli schermi.
In sostanza, il binge watching è un fenomeno complesso, che mescola intrattenimento a potenziali insidie. Sebbene possa offrire momenti emozionanti e coinvolgenti, è anche bene tenere a mente che vi possono essere degli “effetti indesiderati”.