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Psicologo in ambito delle forze dell’ordine

Il ruolo dello psicologo all'interno delle Forze dell'Ordine favorisce la salute mentale degli operatori e l'efficacia del servizio pubblico

Di Gloria Angelini

Pubblicato il 28 Nov. 2023

Lo psicologo nelle Forze dell’Ordine

Nelle Forze dell’Ordine, dove ogni giorno si affrontano sfide spesso pericolose, il benessere degli operatori è cruciale non solo per loro stessi ma anche per la sicurezza pubblica. Il lavoro di un poliziotto, un carabiniere o un agente di polizia municipale può portare a situazioni estremamente stressanti e traumatiche che possono influire profondamente sulla loro salute mentale.

In questo contesto, il ruolo dello psicologo diventa fondamentale per  fornire sostegno, formazione e interventi mirati per affrontare lo stress e i traumi legati al lavoro, contribuendo così a garantire che gli operatori possano continuare a svolgere il loro importante servizio pubblico in modo efficace e sano. 

In questo articolo, esploreremo il ruolo dello psicologo nell’ambito delle Forze dell’Ordine come definito dal Consiglio Nazione dell’Ordine degli Psicologi (CNOP, 2019) e l’importanza del loro lavoro per il benessere degli operatori e la sicurezza della nostra società.

Chi sono le Forze dell’Ordine?

In Italia, le forze dell’ordine sono un insieme di organizzazioni e corpi specializzati responsabili dell’applicazione della legge, del mantenimento dell’ordine pubblico e della sicurezza del paese. Le principali forze dell’ordine includono la Polizia di Stato, i Carabinieri —che di recente hanno assorbito il Corpo Forestale dello Stato—, la Guardia di Finanza, la Guardia Costiera, la Polizia Penitenziaria e le Polizie Municipali. Ogni corpo ha compiti specifici e responsabilità nel garantire la sicurezza e l’applicazione delle leggi nelle diverse sfere, dalla lotta al crimine organizzato al controllo delle attività economiche, dalla gestione delle risorse naturali alla sicurezza stradale a livello locale. Queste forze dell’ordine collaborano per mantenere l’ordine pubblico e proteggere la società italiana, ciascuna con il proprio ruolo e competenze distintive.

Eventi critici di servizio per gli operatori delle Forze dell’Ordine

Gli operatori delle Forze dell’Ordine affrontano una serie di eventi critici di servizio che possono causare un impatto emotivo significativo. Gli eventi critici di servizio riguardano incidenti o situazioni che comportano il rischio di lesioni gravi, morte o danni alle persone che forniscono servizi alla comunità. Questi eventi, come riportato dal CNOP (2019), possono essere “morte o ferimento grave in servizio; suicidio di un operatore o collega; incidenti con molte vittime, maxi-emergenze, manifestazioni pubbliche con feriti e aggressioni, attentati terroristici, ecc; sparatorie o ferimenti/uccisioni di persone nel corso di interventi; eventi che comportano gravi danni a neonati o bambini; casi in cui la vittima è un parente o conoscente dell’operatore; fallimento della missione dopo notevoli sforzi; errori umani negli interventi; eccessivo interesse da parte dei media; aggressioni fisiche verso l’operatore; lesioni gravi, mutilazioni o deformazioni del corpo delle vittime; particolari condizioni di stress emotivo dell’operatore per eventi relativi a persone care (come malattie, ecc.); particolari condizioni di stress emotivo dell’operatore per eventi relativi a sé (come malattie, separazioni, lutti, ecc.).”

L’esposizione costante del personale delle forze dell’ordine a queste situazioni può avere effetti duraturi sulla loro salute mentale. Gli operatori possono sviluppare un disturbo da stress post-traumatico, un disturbo psicologico caratterizzato da flashback, ansia e incubi, tra gli altri sintomi. Inoltre, il costante stress e la pressione possono portare al burnout, una condizione in cui gli operatori si sentono emotivamente esausti, disillusi e incapaci di affrontare le richieste del lavoro. 

Il ruolo dello psicologo in ambito delle Forze dell’Ordine

In un contesto in cui eventi stressanti e traumatici sono all’ordine del giorno, lo psicologo riveste un ruolo importante nel fornire il supporto necessario per affrontare tali eventi e promuovere il benessere psicologico degli operatori e, dunque, la loro efficacia nella salvaguardia della sicurezza pubblica.

Uno dei compiti dello psicologo in ambito delle Forze dell’Ordine riguarda la selezione e gestione del personale, valutando la loro idoneità psicologica per questo specifico lavoro. Inoltre, fornisce supporto nella gestione del personale, ad esempio nel caso di operatori che rientrano dopo lunghe assenze o situazioni di stress elevato.

Lo psicologo fornisce anche una formazione psicologica agli operatori per aiutarli a sviluppare abilità di gestione dello stress e dei conflitti, comunicazione efficace delle cattive notizie e in condizioni di emergenza, strategie di coping e ottimizzazione delle risorse e della resilienza. La formazione può anche includere la preparazione per situazioni ad alto impatto emotivo.

Dopo eventi critici o traumatici, lo psicologo fornisce sostegno psicologico individuale o di gruppo per gli operatori che si trovano a gestire situazioni ad alto impatto emotivo di tipo professionale o personale, per aiutarli a elaborare l’esperienza, ridurre i sintomi di stress post-traumatico e favorire il recupero. Questi interventi possono includere interventi come il Critical Incident Stress Debriefing, il Peer Support, il Defusing e tecniche di gestione dello stress psicofisico. Il Critical Incident Stress Debriefing è un approccio strutturato utilizzato per aiutare gli operatori delle Forze dell’Ordine a elaborare emotivamente eventi critici di servizio. Si svolge entro le 24-72 ore dall’evento e coinvolge una sessione guidata da uno psicologo in cui gli operatori condividono le loro esperienze, emozioni e reazioni. Lo scopo principale è prevenire il disturbo da stress post-traumatico e promuovere il recupero psicologico. Il Peer Support coinvolge operatori addestrati a fornire sostegno reciproco agli altri membri delle Forze dell’Ordine dopo situazioni traumatiche o stressanti. Questo approccio si basa sulla comprensione tra colleghi e offre un’opportunità per la condivisione informale delle esperienze e il supporto emotivo. Il Defusing è un intervento tempestivo post-evento critico che si svolge poco dopo l’evento stesso. Lo scopo è fornire un supporto iniziale ai partecipanti, ma in modo meno strutturato rispetto al CISD. Questo approccio mira a stabilizzare le reazioni emotive immediatamente dopo un evento traumatico.

Le Tecniche di Gestione dello Stress Psicofisico che possono essere insegnate agli operatori delle Forze dell’Ordine possono includere tecniche di respirazione, rilassamento muscolare progressivo, mindfulness e altre strategie per mantenere il controllo durante situazioni stressanti. L’obiettivo è migliorare la capacità di affrontare lo stress e mantenere il benessere mentale e fisico.

Questi compiti riflettono l’ampia gamma di responsabilità dello psicologo nell’ambito delle Forze dell’Ordine, mirate a sostenere la salute mentale e il benessere degli operatori e a migliorare l’efficacia del servizio pubblico che offrono. Il lavoro dello psicologo è cruciale per prevenire e affrontare tempestivamente gli eventi critici che gli operatori delle Forze dell’Ordine possono incontrare nel corso della loro carriera.

Requisiti e competenze dello psicologo delle Forze dell’Ordine

Il ruolo dello psicologo all’interno delle Forze dell’Ordine è importante per garantire la salute mentale degli operatori e l’efficacia del servizio pubblico. Tuttavia, diventare uno psicologo specializzato in questo ambito richiede una formazione specifica e conoscenze approfondite. Per intraprendere questa carriera, è necessario un percorso accademico che comprende una laurea magistrale in psicologia e l’iscrizione all’Ordine degli Psicologi. Oltre ai requisiti di base, uno psicologo delle Forze dell’Ordine deve acquisire conoscenze specializzate. Deve essere esperto nella psicologia dell’emergenza, in grado di comprendere e affrontare le reazioni psicologiche agli eventi critici. Inoltre, deve padroneggiare la teoria e le tecniche della gestione dello stress, poiché lavorerà in un ambiente ad alto tasso di stress e dovrà insegnare agli operatori come gestirlo. Infine, deve avere una conoscenza approfondita delle organizzazioni specifiche di tutti i comparti delle Forze dell’Ordine, comprese le strutture gerarchiche, le sfide operative e le esigenze uniche di questo settore.

Riassumendo

Gli operatori delle Forze dell’Ordine svolgono un compito cruciale nella protezione della comunità, ma possono affrontare situazioni ad alto rischio emotivo. Lo psicologo è la figura su cui possono contare quando il peso di queste sfide diventa troppo grande. Ad oggi, le opportunità lavorative per uno psicologo nell’ambito delle Forze dell’Ordine riguardano prevalentemente l’area della formazione agli operatori sulla comunicazione, la gestione degli eventi critici di servizio e supporto di gruppo post-evento critico per gli operatori coinvolti in situazioni ad alto impatto emotivo.

Questi professionisti non solo forniscono supporto durante situazioni critiche e stressanti, ma contribuiscono anche a plasmare una cultura organizzativa che valorizzi la salute mentale. L’importanza di questo ruolo va oltre le singole persone coinvolte: riguarda la sicurezza e il  funzionamento dell’intera comunità.

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