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Si può ereditare il trauma?

L'epigenetica del trauma si riferisce alle tracce genetiche del trauma dei nostri antenati nelle nostre vite e in quelle dei nostri figli

Di Gloria Angelini

Pubblicato il 16 Nov. 2023

Aggiornato il 17 Nov. 2023 15:43

L’epigenetica del trauma

Nel mondo della scienza, un dibattito avvincente ha preso piede: è possibile ereditare il trauma? Mentre questo concetto potrebbe sembrare estraneo alla logica tradizionale dell’ereditarietà genetica, le evidenze emergenti suggeriscono un possibile collegamento attraverso dei marcatori epigenetici. Questi marcatori, capaci di alterare il funzionamento dei geni senza cambiarne la struttura, potrebbero conservare tracce del trauma dei nostri antenati nelle nostre vite e forse addirittura in quelle dei nostri figli.

In questo articolo, esploreremo cos’è un trauma, di cosa si occupa l’epigenetica e le controversie che circondano l’ipotesi dell’ereditabilità del trauma attraverso l’epigenetica.

Trauma ed epigenetica

Innanzi tutto, è bene fare chiarezza sui due concetti principali che riguardano il tema: il trauma e l’epigenetica.

Il trauma è un fenomeno complesso e profondamente influente nella vita delle persone, è spesso associato a eventi come guerre, abusi o catastrofi. L’American Psychological Association (APA) definisce trauma una “qualsiasi esperienza disturbante che provochi paura, impotenza, dissociazione, confusione o altri sentimenti di disturbo sufficientemente intensi da avere un effetto negativo di lunga durata sugli atteggiamenti, sul comportamento e su altri aspetti del funzionamento di una persona. Gli eventi traumatici includono quelli causati dal comportamento umano (ad esempio, stupri, guerre, incidenti, abusi relazionali, anche ripetuti nel tempo) e dalla natura (ad esempio, terremoti, alluvioni, tsunami), spesso mettono in discussione la visione del mondo come un luogo giusto, sicuro e prevedibile”.

Anche la sola minaccia alla propria vita e integrità fisica può essere un evento traumatico. Così come “qualsiasi lesione fisica grave, come un’ustione diffusa o un colpo alla testa”. Questi eventi possono essere traumatici sia se vengono vissuti direttamente sia indirettamente dalla persona, per esempio assistendo ad un evento avverso che accade ad un’altra persona, ascoltare racconti o vedere immagini relative all’evento o parti di esso.

Quando parliamo di epigenetica facciamo riferimento a una branca della biologia che va oltre la genetica tradizionale. Mentre la genetica si concentra sulla sequenza del DNA, l’epigenetica esamina i cambiamenti chimici ereditabili che possono avvenire sul DNA senza alterare la sequenza stessa, ma che hanno la straordinaria capacità di influenzare l’attività dei geni. Questa disciplina esplora come i fattori e le esperienze ambientali possono influenzare l’attività e l’espressione genica, portando a cambiamenti nel fenotipo di un organismo (ovvero l’espressione dei nostri geni). Le modificazioni epigenetiche, come la metilazione del DNA e le modificazioni degli istoni, possono influenzare l’espressione genica attivando o silenziando geni specifici. Queste modifiche possono essere influenzate da vari fattori, tra cui stress, dieta, tossine e interazioni sociali. I cambiamenti epigenetici possono verificarsi durante lo sviluppo, nel corso della vita di un individuo e anche attraverso le generazioni. Svolgono un ruolo cruciale nel normale sviluppo e nella funzione cellulare, ma le interruzioni nella regolazione epigenetica sono state collegate a varie malattie e disturbi.

Queste modifiche, note come “marcatori epigenetici”, sono modifiche chimiche al DNA o alle proteine istoniche che possono influenzare l’espressione genica senza modificare la sequenza del DNA sottostante. La metilazione del DNA è una delle modificazioni epigenetiche più studiate, poiché comporta l’aggiunta di un gruppo metilico alle molecole di DNA. Può portare al silenziamento genico ed è spesso associata a cambiamenti stabili nell’espressione genica.

La recente ricerca nel campo ha osservato che i marcatori epigenetici possono essere ereditati e persistere attraverso le generazioni, contribuendo potenzialmente alla trasmissione di caratteristiche e alla suscettibilità alle malattie. Forniscono un meccanismo attraverso il quale i fattori ambientali possono avere un impatto duraturo sulla regolazione genica e sulla funzione cellulare. Inoltre, le anomalie epigenetiche sono state associate all’eziologia di numerose malattie e disturbi, tra cui disturbi autoimmuni, cancro, malattie cardiache, ansia, autismo, depressione, disabilità intellettiva, schizofrenia e abuso di sostanze.

Per capire meglio questo concetto, prendiamo come esempio uno studio condotto su prigionieri della Guerra Civile Americana (Costa et al., 2018). Questa ricerca ha rivelato che i figli maschi di prigionieri sottoposti ad abusi erano circa il 10% più inclini a morire in un determinato anno dopo la mezza età rispetto ai loro coetanei. Gli autori dello studio hanno suggerito che questa discrepanza potrebbe essere spiegata da un processo epigenetico. In altre parole, il trauma subito dai prigionieri potrebbe aver lasciato un segno chimico sui loro geni, che si è poi trasferito alle generazioni successive, influenzando la loro salute e persino la loro mortalità.

Questo esempio apre la porta a una serie di domande su come il trauma possa influenzare le generazioni future e come possiamo comprendere meglio questa complessa interazione tra esperienze traumatiche e biologia umana. L’epigenetica fornisce approfondimenti proprio sulla complessa interazione tra genetica e ambiente, evidenziando la natura dinamica dell’espressione genica e il suo impatto sulla salute e sulle malattie.

L’esplosione dell’interesse per l’epigenetica

L’epigenetica ha attirato un’attenzione significativa negli ultimi anni, portando a un aumento degli studi che ne esplorano i vari aspetti. I ricercatori si sono concentrati sulla comprensione del ruolo dei segni epigenetici nella trasmissione di tratti e malattie attraverso le generazioni. Gli studi hanno osservato l’impatto delle prime esperienze di vita, come l’esposizione alla carestia o a diete ricche di grassi, sulle modificazioni epigenetiche e i loro potenziali effetti sulla salute della prole.

Il campo dell’epigenetica è stato esplorato anche nel contesto delle risposte transgenerazionali a fattori ambientali, tra cui alimentazione e stress.

I ricercatori hanno esaminato l’interazione tra fattori genetici, ancestrali, di sviluppo, e ambientali nella definizione dei modelli epigenetici e le loro implicazioni per la salute e le malattie. Esempi di studi in questo campo includono la ricerca sugli effetti transgenerazionali delle condizioni infantili sugli esiti riguardo alla salute e i risultati scolastici, nonché l’impatto dell’integrazione di nutrienti materni sulla metilazione del DNA durante lo sviluppo iniziale.

Alcuni studi esplorano la possibilità che il trauma possa essere ereditato attraverso marcatori epigenetici. Questa filone di ricerca ha spaziato in vari ambiti, compresi studi su discendenti di sopravvissuti all’Olocausto (Yehuda et al., 2016) e delle vittime della povertà. Attraverso queste indagini, gli scienziati cercano di fare luce su un enigma biologico: fino a che punto le esperienze dei nostri antenati possono plasmare il nostro destino? L’idea che il trauma vissuto dai nostri genitori e nonni possa avere un impatto tangibile sulla nostra salute quotidiana, e persino su quella dei nostri figli, è affascinante e allo stesso tempo preoccupante. Questi studi rivelano una potenziale connessione profonda tra il passato e il presente, suggerendo che le cicatrici del passato possono ancora influenzare il nostro benessere e la nostra biologia oggi.

Tuttavia, rimane ancora molto da scoprire, e il dibattito tra i ricercatori continua a esplorare i confini e i meccanismi esatti di questa ereditabilità del trauma attraverso l’epigenetica.

Il dibattito accademico sull’epigenetica del trauma

Il dibattito sull’ereditabilità del trauma attraverso l’epigenetica è una questione complessa che ha suscitato una serie di critiche e divergenze all’interno della comunità scientifica. Alcuni studiosi sollevano dubbi sulla validità delle prove sinora raccolte, sottolineando la mancanza di solidità in merito alla trasmissione del trauma attraverso marcatori epigenetici. Essi ritengono che le evidenze a sostegno di questa idea siano ancora limitate e non del tutto conclusive, richiedendo quindi studi e repliche degli stessi più rigorosi per stabilire un chiaro nesso causale.

Un secondo punto di contestazione riguarda la specificità dei cambiamenti epigenetici correlati al trauma. Alcuni critici evidenziano che attribuire modificazioni epigenetiche esclusivamente al trauma è problematico, poiché altri fattori come le influenze ambientali e le variazioni genetiche possono intervenire e contribuire a tali cambiamenti.

Il dibattito si estende ai meccanismi di trasmissione dei cambiamenti epigenetici legati al trauma attraverso le generazioni. Mentre alcuni ricercatori suggeriscono che il comportamento dei genitori possa avere un ruolo in questa trasmissione, altri propongono una trasmissione diretta attraverso la linea germinale. Questa mancanza di consenso crea ulteriore dibattito tra gli studiosi nel campo dell’epigenetica del trauma.

Ci sono preoccupazioni anche da un punto di vista etico rispetto alle implicazioni della ricerca sull’eredità del trauma attraverso l’epigenetica. Alcuni critici ritengono che la diffusione e l’interpretazione di queste conoscenze dovrebbero essere affrontate con cautela per evitare la stigmatizzazione o l’eccessiva semplificazione di complessi problemi di salute mentale e storie di vita dolorose e delicate.

Infine, il dibattito si estende al contesto sociopolitico più ampio, con discussioni su come la ricerca sul trauma e sull’epigenetica venga utilizzata e interpretata nella società. Alcuni studiosi sottolineano l’importanza di considerare i fattori sociali e ambientali insieme ai meccanismi epigenetici per comprendere appieno l’impatto del trauma.

In conclusione, il dibattito accademico sull’eredità del trauma attraverso l’epigenetica abbraccia una serie di questioni che spaziano dalla metodologia alla comprensione dei meccanismi e alle implicazioni sociali, rendendo questa un’area di studio complessa e in continua evoluzione.

La prospettiva dei ricercatori sull’epigenetica del trauma

I ricercatori nel campo dell’epigenetica, dal canto loro, sostengono che questa scienza è ancora nelle sue fasi iniziali, ma sta facendo passi da gigante. Come sottolinea Szyf, professore di farmacologia all’Università McGill, le scoperte iniziali stanno gradualmente consolidando la comprensione dei meccanismi di trasmissione. Gli studi condotti su topi hanno svolto un ruolo chiave in questa ricerca. Ad esempio, all’Università di Maryland School of Medicine, i ricercatori (Morgan e Bale, 2011) hanno cresciuto topi maschi in ambienti difficili, ricreando le condizioni di un’infanzia traumatica. Questa esperienza ha causato modifiche nel comportamento dei geni di questi topi, influenzando la loro gestione degli stress futuri. Sorprendentemente, questi cambiamenti sembrano essere collegati alle modalità con cui i loro discendenti affrontano lo stress, suggerendo una sorta di “eredità del trauma”.

Ma come avviene questa trasmissione? Rando e colleghi (2018), dell’Università del Massachusetts, hanno messo in evidenza il ruolo dell’epididimo, un tubo vicino ai testicoli dove le cellule spermatiche si formano e maturano. Qui, piccoli RNA, frammenti di materiale genetico ancora poco compresi dalla scienza, potrebbero svolgere un ruolo cruciale. Come sottolinea Rando, “Questo tubo produce piccoli RNA e li trasporta agli spermatozoi durante il loro sviluppo, suggerendo che esista un meccanismo che percepisce le condizioni ambientali del padre e può alterare i segnali trasmessi attraverso lo sperma al futuro nascituro”.

Sebbene questa sia solo una delle tante teorie in fase di studio, dimostra quanto la scienza dell’epigenetica sia in continua evoluzione, pronta a svelare nuove prospettive sulla complessa connessione tra esperienze passate e la nostra futura espressione genica.

Una prospettiva di possibilità e complessità

Il campo di studio dell’ereditabilità del trauma attraverso l’epigenetica è un campo complesso e nuovo, ricco di molti interrogativi irrisolti. Il dibattito sull’eredità del trauma attraverso l’epigenetica è attivo, e mentre alcuni fanno emergere interrogativi sulla solidità delle prove, altri continuano a investigare e a esplorare nuove prospettive.

La comprensione delle complesse dinamiche che sono coinvolte nella trasmissione del trauma attraverso le generazioni potrebbe aprire nuove strade per affrontare problemi di salute mentale e fisica, offrendo una prospettiva su come le esperienze passate possano influenzare il nostro futuro.

La ricerca epigenetica ha già fornito informazioni preziose sui complessi meccanismi alla base della trasmissione intergenerazionale dei tratti e ha il potenziale per contribuire ai progressi nella ricerca sanitaria e biomedica.

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Gloria Angelini
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Redattrice di State of Mind

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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