expand_lessAPRI WIDGET

Senza rimpianti. Liberarsi dagli errori del passato (2023) di Robert L. Leahy – Recensione

Che funzione svolge il rimpanto nella nostra vita? È un qualcosa di negativo o positivo? Il libro "Senza rimpianti" analizza e approfondisce il tema

Di Valentina Nocito

Pubblicato il 10 Mag. 2023

La finalità del testo “Senza rimpianti. Liberarsi dagli errori del passato” è quella di fornire suggerimenti e strumenti per utilizzare il rimpianto in maniera funzionale.

 

 Siamo costantemente chiamati a prendere delle decisioni, ad agire delle scelte e spesso ritorniamo sulle stesse cominciando a nutrire dei rimpianti.

Ruminazione, sensi di colpa, rabbia, frustrazione, ansia, spesso generano, mantengono e peggiorano il rimpianto.

Ma che funzione svolge tale vissuto emotivo nella nostra vita? Il rimpianto è un qualcosa di negativo o positivo?

All’interno del presente testo “Senza rimpianti. Liberarsi dagli errori del passato” l’autore offre un’ampia panoramica e approfondimento dell’argomento, mettendo in risalto le variabili che più entrano in gioco; viene evidenziato come il rimpianto non sia per sua natura connotato positivamente o negativamente sul nascere, ma tutto dipende dall’approccio e dall’uso che ne fa la persona. In tal senso si può rimanere intrappolati nel rimpianto oppure farne un uso costruttivo sfruttandolo come aspetto motivazionale, come elemento essenziale per favorire nuovi apprendimenti.

L’autore ricorda infatti che il rimpianto può esserci d’aiuto per:

  • regolare il comportamento;
  • imparare;
  • pianificare;
  • migliorarci;
  • chiedere scusa;
  • aumentare la motivazione;
  • fare esperimenti mentali invece che nella vita reale.

La finalità del testo è dunque quella di fornire suggerimenti e strumenti per utilizzare il rimpianto in maniera funzionale.

Il primo suggerimento dell’autore è quello di evitare di rimanere intrappolati all’interno dello stesso.

In tal senso ci offre un elenco di alcune modalità attraverso cui il rimpianto può divenire disfunzionale:

  • Ripercorrere la nostra vita, pensare a come saremmo stati di gran lunga meglio, se avessimo compiuto scelte diverse.
  • Continuare a ripensare a tutte le esperienze negative che abbiamo vissuto, ignorando quelle positive.
  • Idealizzare le scelte che non abbiamo compiuto.
  • Ripetere a noi stessi che avremmo dovuto sapere come sarebbe andata a finire.
  • Riempirci di critiche
  • Valutare le nostre scelte in base al miglior risultato che possiamo immaginare.
  • Non accettare compromessi.
  • Valutare una scelta, pretendere di dover sapere ogni cosa per certo prima di decidere (p.46-47).

Dunque nella seconda parte del testo, l’autore sottolinea come è importante usare a nostro vantaggio il rimpianto e come farselo alleato: possiamo decidere se sfruttare lo sbaglio a nostro vantaggio o meno.

Qualcuno potrebbe domandarsi perché mai non dovremmo limitarci a ignorare l’errore e andare avanti con la nostra vita. Perché perdere tempo con questo fastidioso esame di coscienza? Non c’è forse il rischio che alimenti autocritica e depressione?

 Non necessariamente. Anzi, se reinterpretiamo i nostri errori come esperienze di apprendimento, esperimenti e opportunità di crescita personale, l’effetto sarà l’opposto della depressione. Concepire questo processo come un’occasione per guardarsi dentro, per dialogare con se stessi in modo sincero, così da poter fare buon uso di uno sbaglio effettivamente commesso, può diventare un’iniezione di ottimismo e di forza (p.238).

Non mancano pagine dove il lettore è invitato a mettersi in gioco ed infine piccoli suggerimenti pratici per utilizzare in modo costruttivo il rimpianto, come:

  • Considerare gli errori come una cosa del tutto normale nell’essere umano;
  • Concentrarsi su ciò che possiamo imparare, non su quello che abbiamo sbagliato;
  • Valutare cosa è stato trascurato;
  • Chiedersi in che modo possiamo usare le informazioni che abbiamo raccolto attraverso il rimpianto di una determinata scelta;
  • Domandarsi in che modo possiamo evitare di commettere lo stesso errore in futuro.

Lettura piacevole e scorrevole, rivolta all’ampio pubblico, utile spazio di riflessione su come errare sia umano ed il “perseverare diabolico”. A noi la scelta!

Si parla di:
Categorie
SCRITTO DA
Valentina Nocito
Valentina Nocito

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

Tutti gli articoli
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Leahy, R. (2023). Senza rimpianti. Liberarsi dagli errori del passato. Raffaello Cortina Editore.
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Rimpianti: il dispiacere è per ciò che non abbiamo fatto - Psicologia
Il significato dei rimpianti… secondo la scienza

Ricerche recenti suggeriscono che i più grandi rimpianti della nostra vita non sono frutto di ciò che abbiamo sbagliato ma di quello che non abbiamo fatto.

ARTICOLI CORRELATI
La difficoltà del cambiamento

Non tutte le decisioni risultano facili, intraprendere un cambiamento può essere difficile e richiedere tempo ed energie

Memento mori - accettare la morte per vivere pienamente
Memento mori: i benefici dell’accettare la propria mortalità

Memento mori: coltivare la consapevolezza della nostra mortalità ci porta a vivere con più pienezza il nostro tempo in vita.

WordPress Ads
cancel