Alcuni studi hanno evidenziato che le ballerine di danza classica, anche quando non soddisfano i criteri diagnostici per un disturbo alimentare, presentano punteggi di insoddisfazione corporea e desiderio di magrezza paragonabili a quelli dei pazienti affetti da disturbi alimentari.
Introduzione
I disturbi dell’alimentazione (EDs; Eating Disorders), maggiormente diffusi nelle adolescenti di sesso femminile, comprendono un gruppo eterogeneo di disturbi come l’Anoressia Nervosa (AN), la Bulimia Nervosa (BN), il disturbo da alimentazione incontrollata (BED) e i disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati (EDNOS) (Hudson et al., 2007). Si stima però che, nonostante sia una fascia ad alto rischio, solo un adolescente su quattro con disturbo alimentare riceva un trattamento adeguato (Fairburn & Brownell, 2002).
Non sono solo gli adolescenti ad essere una popolazione predisposta allo sviluppo di un disturbo alimentare. Infatti, è stato studiato che anche le ballerine di danza classica rientrano tra le persone a rischio (Bettle et al., 2001; Garner & Garfinkel, 1980; Szmukler et al., 1985).
I disturbi alimentari nella danza classica
Lo scopo dello studio descritto di seguito è stato quello di valutare se le ballerine di danza classica presentano punteggi di psicopatologia alimentare più elevati rispetto alla popolazione generale (Silverii et al., 2021). Tra i fattori che possono giocare un ruolo dominante nello sviluppo e nel mantenimento di comportamenti alimentari disfunzionali nelle ballerine possiamo trovare sicuramente la bassa autostima e il perfezionismo (Abraham, 1996). Inoltre, la spinta alla magrezza, la dura disciplina, gli elevati standard personali e il perfezionismo corporeo, frequenti nella danza classica, possono contribuire a comportamenti alimentari disfunzionali (Van Diest & Perez, 2012). L’insoddisfazione corporea, l’auto-oggettivazione e l’interiorizzazione dell’ideale di magrezza sembrano essere i fattori principali che aumentano ulteriormente il rischio di sviluppo dei disturbi alimentari (Slater & Tiggemann, 2011; Stice et al., 1994). In particolare, l’insoddisfazione corporea sembra essere uno dei fattori di rischio più importanti nel mantenimento di queste patologie (Stice et al., 1994). Alcuni studi hanno evidenziato che le ballerine di danza classica, anche quando non soddisfano i criteri diagnostici per un disturbo alimentare, presentano punteggi di insoddisfazione corporea e desiderio di magrezza paragonabili a quelli dei pazienti affetti da disturbi alimentari (Ringham et al., 2006). Per approfondire l’argomento, gli autori dello studio hanno effettuato una ricerca sistematica sui database PubMed ed Embase, raccogliendo tutti gli studi osservazionali sugli atteggiamenti e i comportamenti alimentari che confrontano le ballerine di danza classica con i soggetti di controllo.
In generale, la meta-analisi mostra una maggiore prevalenza della psicopatologia alimentare nelle ballerine di danza classica rispetto ai controlli (Silverii et al., 2021).
Restrizione e desiderio di magrezza
In particolare, i risultati dello studio suggeriscono che le ballerine di danza classica mostrano livelli più elevati di restrizione e di desiderio di magrezza rispetto ai controlli (Silverii et al., 2021).
I livelli più elevati di restrizione e di desiderio di magrezza tra le ballerine sono coerenti con una maggiore prevalenza di perfezionismo; infatti, il mantenimento della magrezza potrebbe svolgere un ruolo adattivo nel raggiungimento delle prestazioni nella danza classica. È stato riportato che gli sport ad alte prestazioni, in cui la forma del corpo gioca un ruolo importante (come la ginnastica, la danza, il pattinaggio, il nuoto e la corsa) (Szmukler et al., 1985), richiedono tutti un aumento dei livelli di perfezionismo, autocontrollo e controllo alimentare.
Questi dati sembrano confermare che la restrizione alimentare nelle ballerine di danza classica potrebbe essere una caratteristica peculiare ed essere considerata, almeno in alcune danzatrici, funzionale a un adattamento, piuttosto che disfunzionale (Martin & Bellisle, 1989).
In conclusione quindi, come affermato in precedenza, le ballerine di danza classica mostrano un livello più elevato di restrizione e di desiderio di magrezza rispetto ai soggetti di controllo. Questo risultato suggerisce che questi soggetti potrebbero essere un gruppo a rischio per lo sviluppo di disturbi alimentari, in particolare l’anoressia nervosa. Per una migliore caratterizzazione della psicopatologia alimentare nelle ballerine sono però necessari ulteriori studi, che includano valutazioni della qualità di vita e della psicopatologia correlata, oltre a osservazioni longitudinali.