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Le nuove tecnologie possono migliorare l’accessibilità alle cure psicologiche? – La cura per ansia e depressione in Italia: Consensus Conference Nr. 18

Che ruolo possono avere le nuove tecnologie e la tele-psicologia nel migliorare l’accessibilità e l’appropriatezza dei trattamenti per ansia e depressione?

Di Gloria Angelini

Pubblicato il 04 Ott. 2022

Gli Esperti del Tavolo di Lavoro D della Consensus Conference si sono interrogati sull’impatto e sulle potenzialità di implementazione delle nuove tecnologie nella pratica clinica specificatamente al trattamento di ansia e depressione, altresì detti disturbi mentali comuni (DMC).

LA CURA PER ANSIA E DEPRESSIONE IN ITALIA – CONSENSUS CONFERENCE – (Nr. 18) Le nuove tecnologie possono migliorare l’accessibilità alle cure psicologiche?

 

 Come indicato dalla World Psychiatric Association (2017), con il termine ombrello “e-mental health” si fa riferimento a tutte le attività relative agli interventi per la cura dei disturbi mentali integrati con le nuove tecnologie. Sinonimi di e-mental health sono “telepsicologia” e “telepsichiatria”, che delimitano campi di azione più specifici. 

Quesito D3: il ruolo delle nuove tecnologie

Che ruolo possono avere le nuove tecnologie e la tele-psicologia nel migliorare l’accessibilità e l’appropriatezza dei trattamenti per ansia e depressione?

Le attività che vengono svolte online nel campo della e-mental health comprendono le comunicazioni telefoniche mediante messaggi individuali o di gruppo, le app scaricabili sullo smartphone per l’autodiagnosi e il monitoraggio dei sintomi tramite questionari, le attività di psicoeducazione, nonché le videoconferenze tra operatori sanitari oppure tra clinico e paziente ai fini di consultazione o monitoraggio. Inoltre, il National Institute for Health and Care Excellence (NICE, 2006) ha stilato delle linee guida rispetto alla teoria cognitivo-comportamentale erogata attraverso un computer (Computerised Cognitive-Behaviour Therapy; c-CBT) applicata ad ansia e depressione. Il tema delle terapie online, come la c-CBT o la computerised Psychoterapy (c-Psychoterapy), è un tema ampiamente esplorato dagli studiosi dagli inizi degli anni 2000.

Secondo Myers e Turvey (2013) è utile implementare l’uso della e-mental health per migliorare l’accessibilità alle cure psicologiche in modo da massimizzare le risorse disponibili, nel caso in cui ci sia carenza di specialisti e la qualità dei servizi a distanza sia avanzata e l’efficacia degli interventi sia consolidata.  

Rispetto ad efficacia e sostenibilità – intesa come il rapporto risorse/efficacia – delle terapie online alcuni studiosi (Lokkerbol et al., 2014; Sztein et al., 2018) ritengono tali caratteristiche dimostrate, seppur siano necessari ulteriori evidenze scientifiche. Infatti, altri ricercatori (Etzelmueller et al., 2020) hanno osservato che gli esiti clinici ottenuti con gli interventi psicologici online sono comparabili a quelli ottenuti con gli interventi psicologici erogati in presenza. Sembra positivo anche il rapporto costi/benefici. 

In riferimento al trattamento dei sintomi depressivi, recenti meta-analisi (Karyotaki et al., 2017, 2018) mostrano che l’auto-aiuto guidato online comporta dei benefici per le persone che ne soffrono. 

Attualmente la ricerca si sta concentrando sull’integrazione dei moduli di trattamento online alla terapia in presenza, sviluppando protocolli di trattamento specifici (Kooistra et al., 2019).

 Dunque, può essere utile e fattibile offrire supporto psicoeducazionale e psicologico (in particolare c-CBT), nonché incoraggiare il supporto informativo e lo scambio in videoconferenza tra operatori sanitari (come medici di base, psicologi, psichiatri, ecc). Perciò, gli Esperti della Consensus Conference (2022) ritengono che sia necessario formare e incrementare le competenze dei professionisti per sostenere l’offerta a distanza e fornire regole chiare e trasparenti sull’accessibilità telefonica e moduli online a professionisti che operano nei Servizi. 

Raccomandazioni D3

La diffusione delle terapie online ha sicuramente il potenziale per offrire un adeguato supporto da remoto, in particolar modo per i disturbi da lievi a moderati, e può aiutare a ridurre lo stigma verso i disturbi mentali e l’accesso al trattamento. 

Perciò, gli Esperti raccomandano di promuovere l’introduzione delle nuove tecnologie e della e-mental health come parte integrante del trattamento dei disturbi d’ansia e depressivi in tutti i livelli dei Servizi di salute mentale, basandosi sempre sulle migliori pratiche e prove di efficacia più aggiornate e adeguate a specifici obiettivi terapeutici.

Inoltre, è importante considerare gli ostacoli che possono impedire l’effettiva attuazione degli interventi a distanza e la loro efficacia, come le preferenze dei pazienti e una sufficiente condivisione degli obiettivi terapeutici, nonché occuparsi attivamente della loro gestione e strutturare un adeguato monitoraggio dei risultati, così da consentire una migliore implementazione della ricerca nella pratica clinica.

Infine, gli Esperti, come già specificato dall’Ordine Nazionale degli Psicologi e dall’Ordine dei Medici, sollevano la necessità di “accompagnare lo sviluppo di questi sistemi di offerta a distanza, web based, a una riflessione etica che tenga in considerazione problemi quali l’equità, l’accessibilità, la privacy e il consenso informato” (ISS, 2022).

 

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Gloria Angelini
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Redattrice di State of Mind

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