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Conoscenze e competenze professionali – La cura per ansia e depressione in Italia: Consensus Conference Nr. 13

Gli Esperti alla Consensus Conference hanno lavorato sulle conoscenze e competenze necessarie per erogare le terapie psicologiche per ansia e depressione

Di Gloria Angelini

Pubblicato il 15 Set. 2022

Aggiornato il 20 Set. 2022 10:26

In questo numero, e nei prossimi tre, conosceremo i quesiti connessi al Tema C della Consensus Conference: Conoscenze e competenze professionali necessarie per l’erogazione delle terapie psicologiche per ansia e depressione.

LA CURA PER ANSIA E DEPRESSIONE IN ITALIA – CONSENSUS CONFERENCE – (Nr. 13) Conoscenze e competenze professionali

 

 La riflessione stimolata da questo tema ha riguardato i requisiti formativi indispensabili per garantire l’applicazione di cure psicologiche per disturbi d’ansia e depressivi che siano basate su prove di efficacia.

Il Tema C, dunque, si articola in tre sotto-temi. Il primo quesito (C1) interroga la Giuria in merito alle strategie formative che possono essere utili e realizzabili nelle scuole di specializzazione. Con il secondo quesito (C2) gli esperti aprono la discussione sui livelli di formazione considerati minimi. Invece, il terzo quesito (C3) riguarda le iniziative che possono essere attuate nel contesto dell’aggiornamento professionale continuo.

Scopriamo insieme il Quesito C1 e le relative raccomandazioni.

Quesito C1: le scuole di specializzazione

Quali iniziative possono essere indicate ed essere rese praticabili ai livelli delle scuole di specializzazione di neuropsichiatra infantile, psichiatria, psicologia clinica e altre scuole abilitanti all’esercizio della psicoterapia, sia universitarie sia private, ai fini di fornire conoscenze approfondite e competenze operative sulle terapie psicologiche per ansia e depressione con prove di efficacia?

È importante sottolineare che le scuole di specializzazione che consentono l’abilitazione alla professione di psicoterapeuta –quindi all’erogazione di psicoterapie– possono essere sia di tipo privato che pubblico, ovvero offerte dalle università. Ciò comporta una differenza a livello di ore formative di tirocinio previste per ogni anno di scuola. Inoltre, sul territorio italiano, attualmente, le scuole private sono presenti in un numero significativamente maggiore rispetto a quelle pubbliche.

I programmi formativi di ogni scuola di specializzazione vengono definiti dalle scuole stesse, che possiedono specifici organi preposti a tale scopo, che decidono dunque l’oggetto dell’informazione e le pratiche operative che saranno offerte ai futuri professionisti della salute mentale.

Ma chi e come si definisce il valore scientifico di una scuola privata?

 In merito a questo aspetto, riguardo alle scuole di specializzazione private abilitanti all’esercizio della psicoterapia –ovvero la maggioranza–, il Prof. Maffei, che è presidente della Commissione Tecnico Consultiva (CTC) del Ministero dell’Università e della Ricerca, afferma che “non ci sono ancora criteri precisi rispetto alla definizione del valore scientifico di una Scuola”.

Tuttavia, il lavoro della CTC è attualmente guidato da due criteri: il primo riguarda il livello di diffusione, nazionale e internazionale, della proposta scientifico-metodologica della scuola, il secondo riguarda le pubblicazioni scientifiche presenti nelle banche dati online (come Scopus).

Raccomandazioni C1

Il Tavolo di Esperti che ha lavorato su questo Tema ha emesso le seguenti raccomandazioni, con l’obiettivo di proporre strategie applicabili a scuole di specializzazione universitarie e private per offrire conoscenze e competenze sulle terapie psicologiche per ansia e depressione basate su prove di efficacia.

  • È necessario incrementare la presenza delle scuole di specializzazione pubbliche, auspicabilmente, in ogni Università.
  • È necessario incrementare le ore di tirocinio nelle scuole di specializzazione private, per eguagliare quelle pubbliche.
  • È richiesta maggiore disponibilità delle strutture pubbliche e convenzionate di psichiatria, neuropsichiatria infantile e psicologia clinica ad ospitare i tirocini degli specializzandi.
  • Data l’alta prevalenza e le conseguenze invalidanti dei disturbi ansiosi e depressivi –dati discussi spesso in questa rubrica e nella Consensus Conference, nonché accertati dalla letteratura scientifica– è necessario che le scuole forniscano esperienze formative qualificate specifiche su tali psicopatologie.
  • Riguardo all’esperienza di formazione clinica per il trattamento di pazienti con disturbi ansiosi e depressivi, è indispensabile acquisire competenze di base legate al modello stepped care, ovvero la diagnosi articolata su livelli crescenti di gravità, il trattamento strutturato su più livelli di intensità e la valutazione sistematica degli esiti.

Infine, gli Esperti della Consensus Conference ritengono che, sebbene nel corso degli anni rispetto al processo di accreditamento di nuove scuole di psicoterapia sia stata data sempre più attenzione all’efficacia scientificamente attestata, si rende necessaria una “puntuale specificazione dei criteri di efficacia documentata e l’invito ad un riesame retroattivo delle autorizzazioni del passato, sia per tenere conto degli sviluppi recenti sia alla luce degli attuali criteri internazionalmente condivisi”.

Inoltre, alla luce della legge 3/2018, che annovera la professione di psicologo nelle professioni sanitarie, e della legge 176/2020, per l’implementazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) psicologici nel PNRR (art. 20-bis), è necessario formulare obiettivi formativi precisi in merito al tirocinio professionalizzante, che siano dunque coerenti con il ruolo della Psicoterapia nei LEA, e che preparino i futuri professionisti alla presa in carico della salute mentale dei cittadini e alla tutela del benessere psicologico della comunità.

 

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Gloria Angelini
Gloria Angelini

Redattrice di State of Mind

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