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I benefici della mindfulness per la coppia

Alcuni studi hanno dimostrato una possibile correlazione tra gli aspetti meditativi della mindfulness e un incremento della qualità relazionale

Di Riccardo Fabbrini

Pubblicato il 22 Lug. 2022

Erkan e colleghi (2021) hanno condotto una ricerca qualitativa per indagare gli effetti emotivi, cognitivi e sessuali nelle coppie in cui uno dei due partner pratica mindfulness quotidianamente

 

È stato chiesto se venissero percepiti degli effetti particolari negli ambiti emotivi, cognitivi e sessuali, e come questi effetti si riflettono sul partner e sulla relazione.

La pratica della mindfulness e i suoi benefici

 La mindfulness è descritta come uno stato di consapevolezza che emerge attraverso un’attenzione focalizzata sullo scopo e sul momento presente, mentre viene mantenuto un atteggiamento non giudicante (Erkan et al., 2021). Sembra che la mindfulness abbia un impatto fortemente positivo su molti aspetti della vita di un individuo, come la salute fisica, la salute mentale e la capacità di regolare le emozioni. Sembra inoltre che possa giocare anche un ruolo importante nel migliorare la qualità di una relazione sentimentale. Gli studi condotti finora sull’impatto che ha la mindfulness nelle relazioni sentimentali suggeriscono di approfondire i meccanismi relazionali che possono trarre beneficio dall’utilizzo di tale pratica, come la consapevolezza e la comprensione verso la prospettiva del partner.

La mindfulness come pratica per regolare le emozioni

La regolazione delle emozioni può essere descritta come il processo attraverso il quale un individuo influenza il proprio modo di vivere le emozioni, imparando come gestirle quando le vive e capendo come esprimerle nel modo più adeguato per lui e per il contesto (Erkan et al., 2021). La regolazione delle emozioni viene considerata una skill intrapersonale e si acquisisce gradualmente nei contesti relazionali. È un processo che ha inizio quando l’individuo è in età evolutiva, il suo cervello viene fisicamente alterato dalle relazioni con gli altri, creando nuove connessioni neurali. Questo processo comincia proprio con la relazione con le prime figure di riferimento che l’individuo incontra, ovvero i genitori o, più in generale, i caregiver.

Tra i fattori che contribuiscono a “costruire” il cervello umano e le sue interazioni con il mondo, la mindfulness può essere sicuramente un fattore di modellamento importante. È stato osservato, infatti, che la mindfulness può avere un impatto notevole sullo sviluppo della regione limbica e delle regioni corticali del cervello (Erkan et al., 2021). È stato ipotizzato che la pratica della meditazione possa condurre a un rafforzamento sinaptico nelle aree prefrontali del cervello. Questa ipotesi è stata in seguito supportata da numerose ricerche che, mediante l’utilizzo di strumenti adeguati come la risonanza magnetica, hanno osservato dei cambiamenti anatomici nel cervello di coloro che praticano la meditazione, come lo sviluppo di nuove connessioni neurali.

 Ciò che viene proposto dalla mindfulness, ovvero una consapevolezza attiva e non giudicante, favorisce nell’individuo una visione del mondo più flessibile, diminuendo il rischio di distorsioni della realtà e interpretazioni errate di essa. Inoltre, l’aspetto di compassione e accettazione, che è parte integrante della mindfulness, può avere un effetto positivo sulla qualità relazionale, in quanto l’individuo diventa più consapevole e capace di gestire le proprie emozioni.

Gli effetti della mindfulness sulla qualità relazionale

La ricerca clinica sulle potenzialità della mindfulness si è sempre concentrata sull’esperienza individuale, solo nell’ultimo decennio è cresciuto l’interesse per le possibili applicazioni nel campo della relazione di coppia e nel contesto familiare (Erkan et al., 2021). Sebbene la ricerca empirica sugli effetti della mindfulness sia ancora in una fase iniziale, alcuni studi hanno dimostrato una possibile correlazione tra gli aspetti meditativi della mindfulness e un incremento della qualità relazionale.

Erkan e colleghi (2021) hanno condotto una ricerca qualitativa per indagare come può essere, per un individuo che pratica mindfulness quotidianamente, l’esperienza di una relazione romantica con un partner che non pratica regolarmente la meditazione (Erkan et al., 2021). È stato chiesto se venissero percepiti degli effetti particolari negli ambiti emotivi, cognitivi e sessuali, e come questi effetti si riflettono sul partner e sulla relazione. Mediante l’utilizzo di un’intervista semi-strutturata, sono state indagate e approfondite le prospettive di dieci coppie di partecipanti, nelle quali almeno un membro era un praticante attivo di mindfulness. I risultati ottenuti sono stati interessanti. Infatti, le coppie hanno riportato come nell’interazione tra i partner ci sia molto ascolto e molta comunicazione, e che nei conflitti vengono usate delle strategie di regolazione emotiva funzionali per la gestione della rabbia, oltre ad un atteggiamento di compassione, al focus mentale sul momento presente e all’accettazione delle emozioni del partner, tutti elementi fondamentali nella prospettiva mindfulness.

Sembra quindi che l’utilizzo della mindfulness possa giovare alla coppia che presenta problematiche che comprendono una regolazione delle emozioni poco efficace o difficoltà nella comunicazione. (Erkan et al., 2021). Sebbene la ricerca sui suoi benefici in campo familiare e di coppia sia solo all’inizio, sembra che i vantaggi acquisiti dal singolo influenzino positivamente anche la qualità della relazione.

 

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