Il 55% delle persone multirazziali subisce discriminazioni, molto più frequentemente rispetto agli individui monorazziali ed è probabile che la discriminazione razziale vada ad influenzare il consumo eccessivo di alcol o altre sostanze.
NDR – La terminologia usata nell’articolo rispetta la traduzione dei termini e delle espressioni utilizzate dai ricercatori dello studio e dalla letteratura specialistica di riferimento di area anglosassone
L’abuso di alcol può causare cambiamenti cognitivi, sociali, emotivi, neurofisiologici e spesso provoca malattie croniche (Toumbourou et al., 2007).
Alcuni studi in letteratura hanno dimostrato che gli individui multirazziali sono soggetti più a rischio di un consumo elevato di alcol e a conseguenze negative rispetto a quelli monorazziali (Chavez e Sanchez, 2010).
L’affiliazione all’identità razziale è la forza con la quale un individuo si identifica con uno o più gruppi razziali (Hud-Aleem e Countryman, 2008); talvolta può accadere che per alcune persone sia difficile stabilire con quale razza si identificano e con quale forza. L’affiliazione razziale promuove una maggiore autostima e autoefficacia, riducendo la vulnerabilità alla discriminazione e influenzando il modo in cui le persone vedono se stesse. Vengono definiti multirazziali coloro che hanno genitori appartenenti a due etnie differenti e che dichiarano di avere due o più appartenenze razziali (Wang e Taylor, 2012).
Il consumo pesante di alcol, definito anche come binge drinking dal National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism (NIAAA), prevede un consumo di cinque drink in due ore per i maschi e quattro per le femmine per almeno cinque giorni al mese. È causa di conseguenze negative per la salute fisica e mentale e costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di un disturbo da uso di alcol (Oesterle et al., 2004).
Alcuni studiosi hanno osservato che l’affiliazione razziale può influire nello sviluppo di un consumo di alcolici (Cheng e Lee, 2009).
Un forte senso di appartenenza all’identità razziale sembra infatti essere un fattore protettivo contro l’abuso di sostanze per le persone provenienti da contesti minoritari ed è relazionato al benessere generale. Nei contesti multirazziali sembra essere un fattore protettivo anche per l’ansia e la depressione e sembra anche aumentare l’autostima (Lusk et al., 2010). Diverse ricerche hanno dimostrato che una forte appartenenza a un’identità razziale era associata ad un utilizzo meno frequente sia di droghe come cocaina o marijuana, sia di alcol. Questo sembra essere dovuto al fatto che le persone multirazziali percepiscono maggiori discriminazioni rispetto a individui monorazziali.
Il legame tra discriminazione razziale e consumo di alcol
Il Pew Research Center ha riscontrato che il 55% delle persone multirazziali subisce discriminazioni, molto più frequentemente rispetto agli individui asiatici, di colore o bianchi (Greig, 2014), sebbene una maggiore discriminazione razziale sia fortemente correlata a un maggiore consumo di alcol anche tra gli individui appartenenti a gruppi minoritari monorazziali. È probabile che la discriminazione razziale influenzi il consumo eccessivo di alcol o altre sostanze.
Uno studio di Franco e O’Brien del 2018, per esempio, ha mostrato come l’invalidazione razziale –tipologia di discriminazione che implica la negazione da parte degli altri dell’etnia in cui si identifica un individuo– influisce negativamente sulla percezione di sé e sull’affiliazione all’identità razziale tra gli individui multirazziali. Tali discriminazioni condizionano e influenzano anche l’adattamento psicologico: coloro che subiscono discriminazioni razziali risultano essere meglio integrati e adattati psicologicamente se hanno un’affiliazione all’identità multirazziale più forte (Jackson et al., 2012).
Dato che in letteratura è presente soltanto uno studio che esamina il ruolo della discriminazione razziale vissuta e la sua associazione con il binge drinking, soprattutto in relazione all’appartenenza all’identità razziale, l’argomento richiede approfondimenti per gli individui multirazziali (Gale, 2017).
La discriminazione e il consumo di alcol tra le persone multirazziali
Uno studio di Nalven e colleghi del 2021 aveva come obiettivo quello di confrontare i livelli di discriminazione razziale vissuta, l’appartenenza all’identità razziale e il consumo pesante di alcol tra gli adulti multirazziali e monorazziali, e verificare se l’appartenenza all’identità razziale, la discriminazione razziale vissuta e la loro interazione fossero significativamente associate al binge drinking tra gli individui multirazziali. Nello specifico, gli autori ipotizzavano che le persone multirazziali avessero più probabilità di riportare alti livelli di discriminazione, punteggi inferiori nell’affiliazione all’identità razziale, e una maggiore probabilità di fare utilizzo elevato di alcolici. Inoltre, ipotizzavano che l’affiliazione all’identità razziale, la discriminazione razziale subita e la loro interazione fossero significativamente associate al consumo pesante di alcol negli adulti multirazziali.
Sono stati analizzati i dati del National Epidemiologic Survey on Alcohol and Related Conditions-III (NESARC-III; Grant et al., n.d.) e intervistati 36.309 adulti, ai quali è stato somministrato l’AUDADIS-5 (Ruan et al., 2008). Nello studio sono state incluse persone asiatiche, bianche, di colore e 598 individui multirazziali.
I risultati mostrano che gli individui multirazziali hanno sperimentato una discriminazione razziale significativamente maggiore rispetto agli individui bianchi o asiatici, ma minore rispetto agli individui di colore. Inoltre, gli individui multirazziali hanno riferito una minore affiliazione alla propria razza rispetto agli individui di colore o asiatici; ciò potrebbe essere spiegato dal fatto che lo sviluppo dell’identità multirazziale può essere complesso e gli individui multirazziali possono avere difficoltà a decidere quale tra i molteplici gruppi razziali li rappresenta maggiormente (Renn, 2008). In aggiunta, gli individui multirazziali avevano una probabilità significativamente maggiore di un consumo eccessivo di alcol rispetto agli asiatici, ma non differivano dagli individui bianchi o di colore. Infine, la discriminazione razziale subita è risultata significativamente correlata al binge drinking negli adulti multirazziali, sebbene né l’appartenenza all’identità razziale né l’interazione tra l’appartenenza all’identità razziale e la discriminazione razziale subita siano risultate significativamente correlate al consumo pesante di alcol.
Considerazioni conclusive
In conclusione, i risultati mostrano che gli individui multirazziali, rispetto ad altri individui appartenenti ad alcune minoranze monorazziali, sperimentano elevati livelli di discriminazione razziale. Quest’ultima è correlata al binge drinking, anche a causa della scarsa affiliazione all’identità razziale.
Ulteriori approfondimenti sugli effetti dell’appartenenza all’identità razziale e della discriminazione razziale vissuta potrebbero contribuire a sviluppare interventi per ridurre l’eccessivo consumo di alcol nelle persone multirazziali.