expand_lessAPRI WIDGET

Cosa influenza il benessere degli italiani?

Il predittore più importante della soddisfazione per la vita degli italiani è risultato essere il reddito, seguito da istruzione e stato occupazionale

Di Lorenza Paponetti

Pubblicato il 27 Lug. 2022

Il costrutto del Benessere Soggettivo (Subjective Well-Being; SWB) si riferisce al modo in cui le persone sperimentano e valutano la propria vita in specifici ambiti, ed è composto da: soddisfazione per la vita (Life Satisfaction; LS), che rappresenta un giudizio globale; affetti positivi e affetti negativi (Diener, 2006).

 

Quali fattori influenzano il benessere percepito?

 Si pensa che il concetto di benessere sia definito culturalmente, il che significa che anche i fattori legati al benessere variano da Paese a Paese (Ryan e Deci, 2001).

Scoppa e Ponzo (2008), analizzando le determinanti della felicità come componenti del benessere soggettivo in Italia da una prospettiva micro-econometrica, hanno scoperto che il reddito e la ricchezza giocano un ruolo fondamentale. Inoltre, anche i livelli di istruzione, il vivere in piccole città e il capitale sociale influenzano il benessere percepito. Per quanto riguarda poi la distribuzione per età e genere, un recente studio di Petrillo et al. (2015) ha rilevato valori di benessere soggettivo più elevati per i maschi rispetto alle femmine, e per le persone più giovani (di età compresa tra i 18 e i 30 anni) rispetto a quelle più anziane (di età superiore ai 61 anni). Anche l’attaccamento al luogo si è dimostrato un predittore della soddisfazione per la vita (Tartaglia et al.,2015).

In un ampio lavoro sulla qualità della vita in Italia basato sui risultati ISTAT (Maggino e Nuvolati, 2012), le persone con forti relazioni sociali hanno mostrato un livello più alto di soddisfazione per la vita, una salute migliore e una maggiore probabilità di trovare lavoro rispetto a quelle con relazioni sociali deboli. Il tipo di impiego e le condizioni contrattuali si sono rivelati fattori cruciali per il benessere soggettivo dei lavoratori italiani: studi mostrano che le persone impiegate nel settore pubblico sembrano essere molto più felici dei dipendenti privati (ad es, Capone e Petrillo, 2016).

Il benessere soggettivo in Italia

Con lo scopo di identificare i predittori della soddisfazione per la vita nella popolazione italiana, uno studio di Capone e colleghi (2021) ha cercato di ampliare questa linea di ricerca utilizzando i dati del Gallup World Poll (GWP; che analizza le questioni più importanti a livello mondiale, come l’accesso al cibo, l’occupazione, le prestazioni della leadership e il benessere).

Gli autori, utilizzando un campione rappresentativo di grandi dimensioni, si sono basati su una prospettiva psicosociale, includendo una serie di dati demografici e aspetti psicologici e sociali della soddisfazione per la vita.

I risultati rivelano che le donne riferiscono punteggi significativamente più bassi degli uomini per quanto riguarda la Life Satisfaction: esse riportano livelli significativamente più alti di stress, tristezza e preoccupazione, soprattutto dopo la mezza età. Le donne più anziane avevano livelli di istruzione più bassi e ciò è in linea con i risultati di Eurostat, che mostrano che le donne dell’UE, in particolare quelle di età superiore ai 65 anni, abbiano maggiori barriere economiche e psicologiche rispetto agli uomini. Inoltre, l’Italia è un Paese con un alto tasso di disoccupazione, nello specifico il tasso di disoccupazione femminile è superiore a quello maschile (Eurostat, 2017).

 Il predittore più importante della soddisfazione per la vita degli italiani è stato il reddito, seguito dall’istruzione e dallo stato occupazionale. Il reddito, permettendo il consumo e il soddisfacimento dei desideri (Jebb et al., 2018), influenza il benessere. Tuttavia, un’altra possibile interpretazione è che le politiche di austerità attuate dai governi italiani che si sono succeduti in seguito alla crisi economica del 2008 (Demetriou, 2015) e l’insicurezza per il futuro associata agli alti tassi di disoccupazione, hanno rafforzato l’importanza di questo fattore per per il benessere degli italiani.

Il tenore di vita sembra predire la soddisfazione per la vita degli italiani e ciò risulta essere in linea con i risultati di Diener e colleghi (2010) che affermano che i benefici materiali sono più fortemente associati ai giudizi riflessivi che le persone danno alla loro vita rispetto a come vorrebbero che fosse.

Inoltre, la soddisfazione per la vita degli italiani è correlata al supporto sociale, in linea con la letteratura precedente (ad es, Capone e Petrillo, 2016). I partecipanti che hanno ricevuto un maggiore sostegno sociale hanno dichiarato di essere più soddisfatti della propria vita. Soprattutto per gli anziani, ricevere sostegno sociale sembra aiutare le persone a raggiungere condizioni di vita stabili, a soddisfare i bisogni sociali e a rafforzare l’aspettativa di poter contare su qualcuno in caso di necessità.

È interessante notare che si sono verificate alcune differenze tra età e sesso. Ad esempio, nelle donne e negli anziani i problemi di salute sono stati un predittore negativo di soddisfazione per la vita. Negli adulti di età compresa tra i 25 e i 44 anni, la soddisfazione della città in cui si vive è stata un predittore di soddisfazione per la vita, mentre per il gruppo più giovane è stata la libertà. Questi dati confermano quanto emerso da ricerche precedenti, secondo le quali il passaggio all’età adulta porta gli individui a cercare città vivibili per sé e per le proprie famiglie e il rapporto delle persone con l’ambiente in cui vivono è un aspetto fondamentale per il loro benessere (Rollero et al. 2014). Per quanto riguarda il desiderio di libertà, così importante per i più giovani, è importante sottolineare che concetti come libertà e sicurezza globale e reciproca sono strettamente correlati (Federici et al. 2012).

Considerazioni conclusive

In conclusione, per comprendere e migliorare la soddisfazione per la vita in Italia è necessario prestare attenzione a un’ampia gamma di fattori economici e psicosociali e, data l’importanza degli aspetti economici rivelati dallo studio, la lotta alla disoccupazione deve essere un aspetto centrale per il Governo Italiano.

 

Si parla di:
Categorie
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Addabbo, T., & Favaro, D. (2012). Part-time and temporary employment: a gender perspective. In Non-Standard Employment and Quality of Work (pp. 53-75). Physica-Verlag HD.
  • Capone, V., Joshanloo, M., & Scheifinger, H. (2021). Predictors of life satisfaction in a large representative sample from Italy. Current Psychology, 40(7), 3609-3627.
  • Capone, V., & Petrillo, G. (2016). Teachers’ perceptions of fairness, well-being and burnout: A contribution to the validation of the organizational justice index by Hoy and Tarter. International Journal of Educational Management.
  • Demetriou, K. N. (2015). The European Union in Crisis. Nicosia: Department of Socialand Political Science, University of Cyprus.
  • Diener, E. (2006, November). Guidelines for national indicators of subjective well-being and ill-being. In Journal of Happiness Studies: An Interdisciplinary Forum on Subjective Well-Being. Springer.
  • Diener, E., Kahneman, D., Tov, W., & Arora, R. (2010). Income’s association with judgments of life versus feelings. International differences in well-being, 3, 15.
  • Federici, A., Muratore, M. G., & Squillante, D. (2012). The quality of life measured through the subjective indicators of safety: Fear, worry about crime and the risk of criminality. In Quality of life in Italy (pp. 135-150). Springer, Dordrecht.
  • Jebb, A. T., Tay, L., Diener, E., & Oishi, S. (2018). Happiness, income satiation and turning points around the world. Nature Human Behaviour, 2(1), 33-38.
  • Maggino, F., & Nuvolati, G. (Eds.). (2012). Quality of life in Italy: Research and Reflections (Vol. 48). Springer Science & Business Media.
  • Petrillo, G., Capone, V., Caso, D., & Keyes, C. L. (2015). The Mental Health Continuum–Short Form (MHC–SF) as a measure of well-being in the Italian context. Social indicators research, 121(1), 291-312.
  • Ryan, R. M., & Deci, E. L. (2001). On happiness and human potentials: A review of research on hedonic and eudaimonic well-being. Annual review of psychology, 52, 141.
  • Rollero, C., Gattino, S., & De Piccoli, N. (2014). A gender lens on quality of life: The role of sense of community, perceived social support, self-reported health and income. Social Indicators Research, 116(3), 887-898.
  • Ponzo, M., & Scoppa, V. (2008). An Empirical Study of Happiness in Italy. The BE Journal of Economic Analysis & Policy, Forthcoming.
  • Tartaglia, S., De Piccoli, N., & Rollero, C. (2015). Living in the urban environment: A study on predictors of Life Satisfaction.
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Inquinamento digitale impatto sulla vita sociale - Psicologia Digitale
L’inquinamento digitale e il suo impatto sulla vita sociale – Psicologia Digitale

L'inquinamento digitale, l’impatto negativo dell'uso della tecnologia, si manifesta con stanchezza, bassa concentrazione, deterioramento di rapporti sociali

ARTICOLI CORRELATI
All I want for Christmas is Truth. Scoprire che Babbo Natale non esiste è traumatico?

Quando i bambini scoprono che Babbo Natale non esiste? Verso gli 8-9 anni (ma vi è un’estrema variabilità). Come avviene questa scoperta? 

Slacktivism: di cosa si tratta? Quando l’attivismo online può diventare dannoso

Sostenere cause sociali tramite l’attivismo online può fornire un aiuto prezioso, ma attenzione allo slacktivism, una forma superficiale e disinteressata di supporto

WordPress Ads
cancel