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Disabilità intellettiva e disturbi dello spettro dell’autismo (2021) di Giuseppe e Mariarosaria Battagliese – Recensione

Gli autori, psicoterapeuti, illustrano nel libro due deficit sempre più diffusi: la Disabilità Intellettiva ed i Disturbi dello Spettro Autistico.

Di Marta Villa

Pubblicato il 27 Mag. 2021

In questo volume, gli autori, supportati da ricerche e letteratura internazionale, illustrano due disturbi del neurosviluppo di cui si è registrata una sempre maggiore diffusione nella popolazione negli ultimi decenni, analizzando in particolare le problematiche correlate ad essi e le possibili strategie da adottare per fronteggiare le difficoltà.

 

 Gli autori, psicoterapeuti, illustrano nel libro due deficit sempre più diffusi: la Disabilità Intellettiva (DI) ed i Disturbi dello Spettro Autistico (DSAu).

Il primo, detto anche disturbo dello sviluppo intellettivo, presuppone un’incapacità del soggetto di raggiungere alcuni obiettivi relativi all’intelligenza ed è caratterizzato da un deficit nel funzionamento adattivo che ha ripercussioni negative sulla vita quotidiana. Esso si presenta, solitamente, durante il periodo dello sviluppo ed è spesso correlato ad altre patologie come la depressione, il deficit dell’attenzione e iperattività e DSAu. Per molto tempo gli studiosi si sono concentrati solamente sugli aspetti cognitivi di tale patologia, solo dagli anni Settanta è stata presa in considerazione la sofferenza emotiva che la caratterizza. Le ricerche a livello internazionale hanno dimostrato una correlazione tra la gravità della disabilità intellettiva e la possibilità della presenza di disturbi d’ansia, paure e fobie. Vi è oggi una crescente consapevolezza dell’impatto che una cattiva salute mentale ha nella vita di queste persone, il malessere psicologico contribuisce infatti ad incrementare lo sviluppo di comportamenti problema che impattano sulla quotidianità, rappresentando un ostacolo reale allo sviluppo affettivo, intellettivo, interpersonale e fisico del soggetto. Per quanto riguarda le strategie d’intervento, è stato dimostrato che la partecipazione a programmi che prevedevano l’allenamento delle abilità sociali nei soggetti con problemi cognitivi, relative alla comunicazione, all’assertività e alla cooperazione, facilitavano l’interiorizzazione di comportamenti corretti ed una contemporanea regressione di quelli non adeguati migliorando la qualità di vita.

I Disturbi dello Spettro Autistico (DSAu) rappresentano una categoria diagnostica molto ampia che comprende età e livelli di funzionamento molto diversi tra loro. Ciò che accomuna i diversi soggetti sono i deficit relativi all’interazione sociale e all’abilità di comunicare sentimenti con presenza di manifestazioni tipiche come comportamenti ripetitivi, stereotipati e comportamenti problema. All’interno di questa categoria diagnostica rientrano:

  • il disturbo autistico;
  • la sindrome di Asperger;
  • il disturbo Disintegrativo dell’Infanzia;
  • il disturbo Pervasivo dello Sviluppo non Altrimenti Specificato.

L’eziologia di tali deficit non è ancora del tutto chiara anche se forti evidenze lasciano ipotizzare che vi sia un’influenza concomitante di fattori genetici, costituzionali e ambientali. Gli autori sottolineano la necessità dell’implementazione di strategie adeguate a favorire il benessere emotivo dei soggetti, ponendo in primo piano le difficoltà gestionali ed emozionali a cui vanno incontro i caregivers dato che il carico assistenziale è, infatti, persistente e continuo. La messa in atto di precisi programmi articolati su basi psicologiche ed educative, seppur con una certa limitatezza, può fornire un grande contributo nel miglioramento della qualità di vita; in particolare sono suggeriti approcci di tipo comportamentale e di tipo evolutivo.

 Vengono descritti, nello specifico, gli aspetti applicativi in ambito scolastico sottolineando in particolare le strategie che favoriscono l’acquisizione di nuove abilità affettivo-relazionali e di gestione dei comportamenti problema, nonché gli elementi utili a cui prestare attenzione come l’accoglienza, l’apprendimento, le difficoltà di interazione. Questi casi sono un’importante sfida per gli insegnanti poiché spesso questi soggetti manifestano comportamenti oppositivi, crisi di collera, mancanza di rispetto, aggressività, autolesionismo: alla base di tutte queste manifestazioni ci sono problemi di comunicazione e di comprensione sociale che ostacolano, non solo l’apprendimento, ma anche la presenza stessa dell’alunno nel contesto.

Un aspetto che merita particolare attenzione all’interno dell’ambito scolastico, a cui è dedicato un apposito capitolo, è il bullismo. Numerose ricerche hanno dimostrato come i DSAu siano maggiormente vulnerabili al rischio di vittimizzazione, allo stesso tempo tuttavia gli studiosi spiegano che tali soggetti possono ricoprire il ruolo di bullo, o di bullo e vittima contemporaneamente; ciò avviene solitamente quando questo disturbo si presenta in comorbilità con il disturbo da deficit di attenzione e iperattività.

In affiancamento alla terapia tradizionale, tra le strategie più o meno strutturate che possono essere adottate per migliorare la qualità di vita nei diversi contesti, gli autori si soffermano in particolare sugli Interventi Assistiti con Animali (IAA). Grazie all’ampia esperienza acquisita in questo campo, descrivono nello specifico l’attività ed i benefici della riabilitazione equestre in cui, grazie all’attività realizzata con il cavallo, il soggetto è stimolato a livello motorio, psichico, intellettivo e sociale ed apporta benefici in tute queste aree, oltre che sviluppare una maggiore autostima.

Nel volume vengono inoltre analizzati i Comportamenti Problema (CP), cioè aggressività e autolesionismo, che possono essere difficili da gestire per gli operatori socio-psico-pedagogici e per i familiari. L’attenzione verte poi sulle strategie di fronteggiamento delle difficoltà e della sofferenza dei soggetti che presentano i problemi descritti, anche se non esiste un intervento che risponda alla complessità di tali patologie ma viene richiesto un approccio multidisciplinare in cui siano integrati vari metodi e che sia individualizzato in base alle caratteristiche ed alle necessità di ogni individuo.

Vengono infine descritti in modo specifico gli effetti dei comportamenti problema sul nucleo familiare, i diversi tipi di coping per migliorare la qualità della vita dei genitori, il sostegno e l’aiuto alla genitorialità.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Battagliese, G. e Battagliese, M. (2021) Disabilità intellettiva e disturbi dello spettro autistico. Edra
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