Dopo una prima parte che illustra e spiega i meccanismi del sonno, Tornare a dormire presenta strumenti e tecniche da utilizzare per ritornare a dormire in modo naturale.
Tredici milioni d’italiani soffrono d’insonnia, la qualità della loro vita ne è fortemente e negativamente influenzata e solo una piccola percentuale di queste persone riceve un trattamento.
Il DSM-5 definisce l’insonnia come “l’insoddisfazione per la qualità del sonno associata a difficoltà nell’addormentamento e/o nel mantenimento e/o risveglio precoce”.
La regolazione del nostro ciclo sonno/veglia è uno degli aspetti più importanti per mantenere un buon livello di salute, eppure oggi si dorme meno e spesso male. Una delle maggiori cause è da attribuire all’eccessivo utilizzo dei dispositivi elettronici e al ritmo frenetico della vita che ci impedisce di vivere con un atteggiamento consapevole il qui e ora, il momento presente. Si è creato un disallineamento tra biologia umana e civiltà determinato dall’evoluzione del progresso tecnologico e dell’organizzazione sociale (luce artificiale; mobilità e fuso orario; elettronica; ritmi di vita; tensioni e preoccupazioni generate dalle richieste sempre crescenti di prestazioni).
Il libro Tornare a dormire è un manuale di auto aiuto che propone al lettore tecniche cognitive e comportamentali per comprendere e gestire il disturbo.
È bene ricordare, come rileva Grazia Rizzotto nella Prefazione, che “la Task Force dell’European Sleep Research Society, nell’ambito delle linee guida per la diagnosi e il trattamento dell’insonnia, ha indicato la CBT-I come la terapia di prima scelta nella gestione del paziente con insonnia cronica, in linea, peraltro, con le più importanti società mondiali che operano nel settore, quali l’American Academy of Sleep Medicine, l’American College of Physician e la British Association for Psycofarmacology”.
La prima parte, illustrativa e propedeutica, del volume di Federica Farina introduce il lettore a conoscere tutto quello che c’è da sapere sul sonno. Viene illustrato il Modello del doppio processo di regolazione del sonno composto dal processo S (omeostatico) che induce e regola il sonno, ed è influenzato da fattori umorali, ormonali, da fattori genetici, psicologici, ambientali e socioculturali e dal processo C (circadiano) che regola numerose funzioni fisiologiche e metaboliche nelle 24 ore, tra cui il ciclo sonno-veglia. Sono presi in considerazione, inoltre, gli stadi del sonno REM e non-REM. Leggendo questa parte potrete scoprire se siete gufi o allodole e non mi soffermo di più su questi aspetti per non togliere la curiosità al lettore. È valutato, ancora, il fabbisogno di sonno riguardo all’età e le modalità del sonno (luoghi, persone con cui si dorme, tempi, durata e regolarità); le differenze di genere; le conseguenze dell’insonnia (stanchezza e faticabilità; difficoltà di concentrazione, memoria e attenzione; conseguenze sulla salute generale; alterazione della regolazione emotiva; ripercussioni sulle relazioni affettive e sociali; conseguenze economiche e sociali) e le caratteristiche dell’insonnia determinata da fattori predisponenti, precipitanti e perpetuanti.
La seconda parte è una sezione pratica in cui sono illustrati gli strumenti e le tecniche da utilizzare per ritornare a dormire in modo naturale.
L’autrice ha un’esperienza pluriennale nel campo, lavorando da molto tempo nel Centro di Medicina del Sonno del Servizio di Neurofisiopatologia della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” Presidio Columbus.
Il testo è corredato da schede di automonitoraggio, diari del sonno ed esercizi pratici utili se sperimentati con costanza per tornare ad avere un sonno tranquillo e riposante.