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Intelligenza artificiale e benessere psicologico: l’idea di IDEGO presentata all’European Conference on Digital Psychology

Dalla nascita della psicologia digitale è passato qualche decennio, ma mai come ora lo psicologo si è servito delle tecnologie per erogare i propri sevizi

Di Eleonora Galletti

Pubblicato il 12 Mar. 2021

L’European Conference on Digital Psychology si è svolta nei giorni 19 e 20 Febbraio 2021, ed ha ospitato numerose figure di spicco del settore provenienti da tutta Europa, tra questi è intervenuto anche Tommaso Ciulli, Chief Research Officer presso Idego, azienda che lavora per innovare gli strumenti a disposizione di psicologi, formatori e aziende.

 

Se c’è una cosa che abbiamo imparato in quest’ultimo anno, è che molte professioni possono essere svolte da remoto con l’ausilio di strumenti tecnologici. Si, perché la pandemia di COVID-19 ha creato un’improvvisa distanza tra le persone, a cui molti professionisti hanno risposto con una vera e propria rivoluzione informatica con il fine di mantenere i contatti con gli utenti, e ciò ha catalizzato il processo di digitalizzazione. C’è di nuovo, rispetto agli anni precedenti, che non solo molti impieghi possono essere svolti a distanza attraverso dispositivi fissi e mobili, ma anche che certe tecnologie possono essere utilizzate per potenziare la qualità dei servizi, creando nuovi spunti ed opportunità in molti settori. La psicologia rientra proprio tra questi: seppur la nascita della psicologia digitale sia da ricondurre a qualche decennio addietro, mai come ora lo psicologo si è servito delle tecnologie per erogare i propri sevizi. Compito di psicologi e psicoterapeuti, professionisti che fanno della relazione con l’altro la base di ogni intervento, è quello di conoscere e anticipare gli eventi, immaginando come sarà̀ la società̀ nel suo insieme tra qualche anno, infatti, non casualmente, uno studio dell’università̀ di Oxford ha segnalato che in un ventennio il 47% delle prestazioni lavorative, comprese quelle mediche e psicologiche, sarà̀ automatizzato (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, 2017; Frey & Osborne, 2017).

È proprio da queste riflessioni che è nata l’idea da parte della Sigmund Freud University di Milano di creare una conferenza, per l’appunto online, che aprisse una finestra sul futuro, ma anche sul presente, della psicologia digitale. L’European Conference on Digital Psychology si è svolta nei giorni 19 e 20 Febbraio 2021, ed ha ospitato numerose figure di spicco del settore provenienti da tutta Europa. In questa Flash News sarà descritto l’intervento di Tommaso Ciulli, Chief Research Officer presso Idego, azienda che lavora per innovare gli strumenti a disposizione di psicologi, formatori e aziende (Idego, 2021). L’intervento del dottor Ciulli, intitolato Intelligenze artificiali e benessere psicologico: uno strumento per lo psicologo del domani, era appunto incentrato sulla e-therapy, intesa come insieme di sessioni psicoterapeutiche realizzate tramite mezzi elettronici in un contesto in cui utente e terapeuta si trovano in luoghi differenti e/o remoti (Ciulli et al., 2021). Per comprendere appieno l’idea del dottor Ciulli, è opportuno accennare alla teoria di riferimento, ovvero la Terapia Cognitivo-Comportamentale (Cognitive-behavioral Therapy, CBT), identificata come il gold standard dei trattamenti psicologici di nuova generazione per molte tipologie di disturbi psicologici. Come riportato dal dottor Ciulli, il nucleo di questa terapia è il focus sull’identificazione di pensieri, emozioni e comportamenti del paziente affinché avvenga una successiva modifica in grado di rendere rispettivamente i pensieri più razionali e i comportamenti più funzionali (Ciulli et al., 2021). Da questo assunto, risulta evidente che l’automonitoraggio è una delle capacità di base di questa tecnica, ed implica sia la capacità di riconoscere i propri pensieri automatici, sia il riconoscimento dei propri stati emotivi. Ciò può portare ad un accrescimento della consapevolezza emozionale e ad una conseguente regolazione delle proprie emozioni. Il responsabile della ricerca di Idego sottolinea però il fatto che l’auto-monitoraggio può essere poco accurato, in quanto potenzialmente influenzato da alcune distorsioni del ricordo. L’azienda in questione ha pertanto ideato dei dispositivi in grado di sopperire a tale mancanza (Ciulli et al., 2021).

Esistono già molti strumenti in grado di monitorare in tempo reale le esperienze delle persone, prime fra tutti le Mental Health Apps, applicazioni disponibili su smartphone e orologi intelligenti in grado di limitare il bias di auto-monitoraggio, nonché di potenziare le abilità di riflessione degli utenti su ciò che si verifica a livello fisiologico nel corpo. I principali vantaggi di queste applicazioni consistono nel fatto che sono accessibili in ogni momento della giornata, sono solitamente gratuite, e contengono una vasta quantità di dati. Tuttavia, questi software presentano anche molti limiti, primi tra tutti il fatto che non permettono di instaurare una relazione comunicativa (come avviene tra professionista e paziente), che spesso non sono testate scientificamente e che non incoraggiano gli utenti all’utilizzo di tecniche per la gestione di stati problematici in differenti contesti (Ciulli et al., 2021). Insomma, il problema principale di queste applicazioni è che spesso non sono progettate e gestite da esperti di salute mentale. Per questo motivo il team multidisciplinare di Idego, composto da professionisti delle scienze psicologiche, si è proposto di designare un’intelligenza artificiale in grado di aumentare l’efficacia degli interventi CBT attraverso un’app per smartphone e dispositivi indossabili, quali un bracciale e un anello in grado di rilevare dati fisiologici, con l’obiettivo di aumentare l’efficacia degli interventi terapeutici (Ciulli et al., 2021). Con il supporto del progetto europeo Co-Adapt, Idego sta sviluppando assieme all’Università di Trento un’intelligenza artificiale denominata Conversational Agent, in grado di interagire e dialogare con la persona, di riconoscerne gli stati di ansia e stress, e di supportarla con un insieme di tecniche prese in prestito dalla psicoterapia e dal counseling psicologico (Co-Adapt, 2020). Secondo Ciulli e collaboratori, l’utilizzo simultaneo dell’app con Conversational Agent e dei dispositivi indossabili permetterebbe di creare uno strumento personalizzato in grado di individuare dati rilevanti per il percorso psicologico, inviando informazioni direttamente alla dashboard dello psicologo, ovvero un pannello di controllo che permette al professionista di monitorare lo stato psico-fisiologico del paziente. Lo studio prevede otto sessioni basate sui modelli CBT e Stress Management Training svolte in videochiamata durante due mesi di protocollo, e la sua finalità sarà quella di produrre un aumento delle abilità di coping dell’utente e un migliore adattamento generale nella gestione dello stress psicologico (Ciulli et al., 2021). Ciò permetterà ad Idego di generare un sistema in grado di aiutare le persone a generalizzare ed applicare ciò che apprendono durante il percorso CBT e ad usarlo quando necessario. Questa, sembra essere la chiave per accrescere notevolmente l’efficacia delle terapie, nonché la consapevolezza e il benessere degli utenti.

 

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