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Tricotillomania e dermatillomania: quali sono i percorsi psicoterapeutici indicati?

Sembra che Habit Reversal Training, Controllo dello stimolo, ACT e DBT siano i trattamenti maggiormente indicati per la tricotillomania e la dermatillomania

Di Eleonora Galletti

Pubblicato il 03 Feb. 2021

Aggiornato il 05 Feb. 2021 14:26

La tricotillomania (disturbo da trazione dei capelli o Hair Pulling Disorder, HPD) e dermatillomania (disturbo da escoriazione o Skin Picking Disorder, SPD) sono disturbi del comportamento ripetitivo focalizzato sul corpo (ing. body-focused repetitive behavior, BFRB) caratterizzati rispettivamente da trazione o rimozione compulsiva di capelli e pelle.

 

Questi disturbi sono accompagnati da disagio e/o compromissione funzionale e spesso sono piuttosto gravosi, nonché notoriamente difficili da trattare. I tassi di prevalenza per Tricotillomania e dermatillomania rientrano tra circa l’1% e il 5%, (Christenson, Pyle & Mitchell, 1991; Hayes, Storch & Berlanga, 2009) e l’età media di insorgenza è tipicamente nella prima adolescenza (Christenson & Mansueto, 1999; Wilhelm et al., 1999). Nell’articolo di Jones, Keuthen e Greenberg del 2018 sono state presentate le raccomandazioni psicoterapeutiche specifiche per queste due tipologie di disturbi (Jones et al, 2018).

Tra le tipologie di trattamento proposte, spicca l’Habit Reversal Training (HRT), tecnica comportamentale di prima linea utilizzabile per tutti i livelli di gravità, che può essere particolarmente utile quando il comportamento dell’individuo affetto da queste patologie presenta una ridotta consapevolezza. L’HRT include tre componenti: formazione alla consapevolezza, rinforzo dei comportamenti incompatibili e potenziamento del supporto sociale. Nell’addestramento alla consapevolezza, l’obiettivo è sviluppare una maggiore attenzione ai propri comportamenti di pulling/picking. Il clinico lavora innanzitutto con il paziente per ottenere una comprensione dettagliata di trazione/escoriazione e gli insegna a notare quando egli svolge questi tipi di comportamento. Successivamente, l’esperto e il paziente lavorano insieme per sviluppare un comportamento incompatibile con il BFRB, chiamato risposta competitiva. La risposta competitiva è un comportamento alternativo a quello patologico che può essere svolto discretamente in pubblico, in modo da poter essere mantenuto per 60-90 secondi. Un esempio di questo esercizio può essere stringere entrambe le mani a pugno per evitare di danneggiare pelle o capelli. Viene infine chiesto al paziente di identificare i supporti sociali da coinvolgere nella risposta competitiva, in modo che questi ultimi possano sostenerlo e motivarlo (Jones et al, 2018). Un primo studio randomizzato e controllato sulla HRT ha mostrato una riduzione significativa delle manifestazioni cliniche di pulling dei capelli del 99% (Azrin, Nunn & Frantz, 1980). Un altro studio randomizzato del 2006 su 25 adulti ha mostrato come la HRT fosse un trattamento efficace anche per l’SPD (Teng, Woods, Twohig, 2006). Infine, uno studio randomizzato del 2011 ha rivelato che i metodi cognitivo-comportamentali risultano essere efficaci per la dermatillomania in appena quattro sessioni, con miglioramenti del trattamento sostenuti a 2 mesi di follow-up (Shuck et al. 2011).

Un altro ottimo metodo utilizzato in terapia comportamentale è l’addestramento al controllo dello stimolo, che implica la modifica dell’ambiente per ridurre gli antecedenti comportamentali e limitare le conseguenze rinforzanti dei comportamenti. La riduzione degli antecedenti può favorire la limitazione dei fattori scatenanti comportamentali (p. es., rimuovere pinzette o specchietti), fornire comportamenti alternativi (p. es., manipolare un antistress), aumentare le barriere per il comportamento (p. es., indossare guanti/cappello o tenere le unghie corte) o potenziare la consapevolezza relativa ai comportamenti patologici (p. es., posizionare un cerotto sul dito o indossare braccialetti che fanno rumore con il movimento del braccio) (Jones et al, 2018).

Trattamenti altrettanto qualificati nella cura di questi disturbi sono la Terapia dell’Accettazione e dell’Impegno (ing. Acceptance and Commitment Therapy, ACT) e la Terapia Dialettico Comportamentale (ing. Dialectical Behavioural Therapy, DBT), psicoterapie che possono essere impiegate in concomitanza con la tecnica del controllo dello stimolo, specialmente quando le emozioni negative innescano il pulling o il picking (Hayes, 2004; Linehan, 1993). L’ACT e la DBT implementano impegno e consapevolezza per ridurre l’emozione disfunzionale alla base di queste tipologie di disturbi (Jones et al, 2018). L’ACT utilizza una serie di metafore ed esercizi comportamentali per facilitare l’accettazione delle esperienze interiori negative. Viene posto l’accento su come il BFRB possa essere in conflitto con una “vita di valore” e sottolinea come i mancati tentativi di controllare gli impulsi siano stati spesso infruttuosi. Viene insegnato al paziente a “cavalcare l’onda” dell’emozione fino a quando la sensazione o l’impulso a manipolare/strappare non passa. La DBT utilizza invece un approccio basato sulle competenze, che enfatizza contemporaneamente il cambiamento e l’accettazione del problema. Il protocollo DBT adattato per la tricotillomania è composto da tre moduli: lavoro sulla consapevolezza, regolazione delle emozioni e tolleranza al disagio (Keuthen et al., 2011). Per quanto riguarda la tricotillomania, uno studio ha dimostrato che una combinazione di terapia ormonale sostitutiva e ACT ha portato a una riduzione non solo delle manifestazioni cliniche del pulling, ma anche dell’ansia e delle manifestazioni depressive correlate. I miglioramenti del trattamento sono stati sostenuti al follow-up di 3 mesi (Woods et al., 2006). Inoltre, uno studio del 2010 ha mostrato come utilizzando una combinazione di HRT e DBT si verificasse una riduzione delle manifestazioni cliniche dell’HPD, nonché delle manifestazioni cliniche di ansia e depressione, con un certo mantenimento di benefici al follow-up di 3 e 6 mesi (Keuthen et al., 2011). Per quanto riguarda il disturbo da escoriazione della pelle, uno studio pilota del 2008 ha dimostrato come una combinazione di HRT e ACT fosse efficace per fronteggiare la dermatillomania (Flessner et al., 2008).

In conclusione, la ricerca di Jones e collaboratori ha identificato Habit Reversal Training, Controllo dello stimolo, ACT e DBT come trattamenti maggiormente indicati per problematiche di comportamento ripetitivo focalizzato sul corpo, come tricotillomania e dermatillomania.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Azrin N.H., Nunn R.G., & Frantz S.E. (1980). Treatment of hair pulling (trichotillomania): a comparative study of habit reversal and negative practice training. J Behav Ther Exp Psychiatry. 11:13-20.
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