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L’arte di riparare un cuore. Superare la fine di un amore e tornare a vivere felici (2020) di D. Baroni – Recensione del libro

L'arte di riparare un cuore: come poter superare la fine di una storia d'amore e far in modo che diventi anche un'occasione per ripartire su basi migliori?

Di Laura Lambertucci

Pubblicato il 18 Giu. 2020

Duccio Baroni, nel suo libro L’arte di riparare un cuore. Superare la fine di un amore e tornare a vivere felici, suggerisce una serie di passi e strumenti per poter affrontare la rottura di una relazione sentimentale.

 

La fine di una relazione è un evento doloroso molto comune nella vita delle persone. Siamo biologicamente predisposti a ricercare e costruire relazioni, che diventano quindi un aspetto molto importante della nostra esistenza. Pertanto è normale che, quando un rapporto significativo termina, ciò procuri una sofferenza che può incidere fortemente su vari ambiti della vita.

Come poter superare un momento così difficile e far in modo che diventi anche un’occasione per ripartire su basi migliori?

Duccio Baroni, nel suo libro L’arte di riparare un cuore. Superare la fine di un amore e tornare a vivere felici suggerisce una serie di passi e strumenti per poter affrontare questo momento critico.

Non propone un “protocollo” specifico, consapevole che una procedura ben precisa che valga per tutti non esiste, bensì suggerisce un percorso con passaggi da attraversare e riattraversare, all’insegna dell’accettazione delle normali reazioni emotive che possono emergere e dell’impegno a mettere in atto le strategie indicate, assumendosi ognuno la responsabilità del proprio percorso di cambiamento.

L’arte di riparare un cuore: le fasi di elaborazione della rottura

Il processo di elaborazione della fine di una relazione è un percorso composto da tre fasi dai confini sfumati: possono esserci oscillazioni tra una fase e un’altra, ma ogni volta che una fase viene rivissuta, ciò avviene con meno dolore e ci si resta per minor tempo. Per questo è un percorso che assomiglia più a una spirale, che a una linea retta:

Fase 1: Lo shock. E’ la fase dell’incredulità, dell’incapacità di rendersi conto della perdita che si sta attraversando, una perdita che va oltre la persona fisica, ma che riguarda anche le energie e le aspettative investite nella relazione, l’identità di coppia, le abitudini e gli amici comuni. Permette di non essere sommersi da emozioni che pensiamo di non poter gestire e, di solito, si risolve naturalmente, dandoci il tempo di adattarci alla nuova situazione e di prepararci a iniziare l’elaborazione.

Fase 2: La tempesta. E’ la fase delle tempeste emotive, in cui diventa importante mettere in atto strategie per poter gestire le reazioni che più caratterizzano questo momento (tristezza, ansia, ruminazione, rabbia, colpa e rimorso, senso di fallimento, speranza).

Fase 3: Comprensione, accettazione e integrazione. Il punto centrale di questa fase è l’accettazione di quanto è accaduto e del fatto che non può essere cambiato. Non è un passo semplice, in quanto ci si ritroverà a oscillare spesso tra accettazione e rifiuto. Tuttavia, con il tempo e l’impegno, i periodi di calma saranno sempre più lunghi e si andrà verso una profonda riorganizzazione della propria vita, con una maggiore attenzione alla cura dei propri bisogni e desideri. Ci si darà il permesso di tornare a vivere e ad amare.

Per aiutare nella buona riuscita di questo percorso, nel libro vengono proposti dei passaggi da seguire secondo l’ordine proposto, accompagnati da esercizi che aiutino la persona nel raggiungimento dei vari step.

Un concetto centrale che viene ribadito è che il tempo non basta per la riparazione di un cuore, ma che fondamentale sia l’uso che viene fatto di questo tempo.

L’arte di riparare un cuore: gestire l’emergenza

Nei primi quattro capitoli vengono presentate, in dettaglio e con apposite schede, strategie per affrontare l’emergenza emotiva e imparare a regolare l’intensità delle emozioni spiacevoli (esercizi di rilassamento, grounding/radicamento, uso di vari tipi di diario).

Un paio di capitoli vengono dedicati all’importanza di creare una rete di supporto e di prendersi cura del proprio corpo (alimentazione sana, esercizio fisico, cura del sonno) e della propria mente (meditazione, contrastare i pensieri autocritici, scrivere giornalmente un diario, attività rigeneranti).

Un raccomandazione necessaria viene fatta per i casi in cui, dopo circa un mese, non si abbia una leggera diminuzione in frequenza o intensità degli episodi di forte dolore: per queste specifiche situazioni, si consiglia di rivolgersi all’aiuto di una figura professionale.

L’arte di riparare un cuore: elaborare la fine di una relazione

Una volta raggiunti gli obiettivi e le competenze necessarie nella gestione delle forti emozioni provate, dai capitoli quinto all’ottavo vengono presentati i passi per l’elaborazione della fine della relazione, in cui diventa importante comprendere le cause della rottura, i propri schemi relazionali per non esserne più schiavi, dare un significato a ciò che è stato, lasciare andare il passato e perdonare sé stessi e l’altro (da non confondere con ignorare o dimenticare quanto successo).

Il processo di riparazione del cuore implica tempo e, soprattutto, il rispetto dei tempi della propria mente: l’elaborazione richiede circa dai sei ai diciotto mesi e comporta lo sviluppo della capacità di stare soli, per poter decidere chi avere accanto ed essere, di conseguenza, felici anche in coppia.

L’arte di riparare un cuore: verso una nuova vita

Gli ultimi due capitoli forniscono utili suggerimenti per la ripresa di una nuova vita e l’apertura a una possibile nuova relazione di coppia, dove elemento principale rimane l’assumersi la responsabilità del proprio benessere emotivo facendo scelte che proteggano dalla sofferenza.

I passi presentati in questo libro-vademecum, pur focalizzati sul superamento della rottura di una relazione, in realtà vanno nella direzione più ampia di una riconquista della fiducia in sé stessi e di un procedere verso un’esistenza in linea con i propri desideri, in equilibrio tra la cura di sé e la cura dell’altro.

Rispettando te stesso, le tue emozioni e i tuoi valori, ti esorto a esplorare il mondo non per trovare la persona «giusta», ma per aprirti a ciò che troverai sul cammino che ogni giorno sceglierai.

 

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Laura Lambertucci
Laura Lambertucci

Psicologa clinica, Psicoterapeuta in formazione

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