Il padre è nudo ovvero Tutto quello che gli uomini non dicono sulla paternità racconta con sincerità, ironia e qualche tratto caricaturale l’esperienza da genitore di Stefano D’Andrea.
Il libro, che parla di genitorialità al maschile, tratta l’argomento in modo diverso dal solito: siamo abituati a leggere di maternità (nelle riviste femminili, nelle pubblicazioni scientifiche, nei dibattiti sulla figura della donna come madre) ma ancora poca è l’attenzione data alla paternità.
Questo romanzo costituisce un piacevole e non scontato apri-pista.
Il padre è nudo: struttura e contenuti insoliti
Una particolarità del libro che ho trovato divertente è la struttura: ogni brano, o mini-capitolo che dir si voglia, si riferisce ad uno specifico momento pre o post nascita della piccola Margherita, figlia dell’Autore del libro. Come dire: la paternità è un evento con il quale posso rileggere tutta la mia vita; attraverso di essa do un significato diverso anche a ciò che ero e facevo prima che mia figlia nascesse. Forse è ciò che ha fatto l’autore, diventato padre dopo i 40 anni, che ha trovato un vuoto di confronto e condivisione, anche con amici e coetanei, rispetto a come sia, per un uomo, diventare padre. Che cosa cambia nella vita diventando padre? In questo libro lo si evince dalla descrizione di abitudini concrete che nascondono grandi cambiamenti: ad esempio l’uso degli spazi in casa, come e dove ci si sedeva prima e dopo della nascita della figlia.
Di tanto in tanto i capitoli del libro sono intervallati da brevi racconti di altri papà: altri deliziosi scorci di esperienze, con la felicità e l’ansia che li accompagnano.
Il padre è nudo: da persona a genitore
Anche se si è costretti a fare dei balzi temporali per seguire la narrazione, si ha modo di farsi un’idea della persona che è Stefano: le sue debolezze, le sue paure, le sue difficoltà, i suoi gusti e le passioni. Troviamo tracce di un elevato timore delle malattie, di una articolata e riconosciuta strategia di controllo che va a braccetto con anni di attacchi di panico, tutti elementi che rendono il racconto in prima persona davvero intimo, umano: potrebbe essere ognuno di noi ad avere le stesse difficoltà di Stefano. In una certa misura, probabilmente sono le stesse paure ed emozioni che in modo diverso accompagnano ogni genitore.. ed ogni padre:
Poi decido di fare un figlio e dal 7 gennaio 2016, data di nascita di Margherita, e per un tempo destinato a durare fino al mio ultimo respiro, la mia vita viene immersa nel timore che le succeda qualcosa.
Il padre è nudo: le difficoltà della paternità
Leggendo Il padre è nudo, ci si imbatte in alcuni grandi temi della genitorialità: ad esempio, la responsabilità (enorme, totale, anche soverchiante) della sopravvivenza di un altro essere umano nelle azioni quotidiane; il cibo ed il significato di nutrire e dell’alimentazione come veicolo di legame di attaccamento.
Sullo sfondo dei racconti si intravede la quotidianità non facile dell’essere genitori oggi: il lavoro precario, le difficoltà economiche, la mancanza di supporto e tutele alla maternità che servono in un paese davvero civile. Oltre all’interrogarsi sul futuro di nostra figlia/o, sull’essere umano che diventerà e sulle scelte che farà, che potremo condividere o che faremo fatica ad accettare:
Ma se io avrò la fortuna di vedere mia figlia felice, qualsiasi cosa la renda così sarà comunque la cosa migliore capitata sulla terra, per quanto mi riguarda.
Il padre è nudo è una lettura gradevole e interessante per chiunque si appresti ad allargare la propria famiglia perché offre, finalmente, un punto di vista inedito sulla paternità.