Secondo recenti studi, gli studenti universitari sono soliti avere livelli di ansia più alti e umore più basso rispetto ai loro coetanei non universitari; la mindfulness si mostra un valido alleato per gli studenti alle prese con lo stress..
Proprio per questo motivo la General Medical Council (GMC), organo responsabile per il miglioramento dell’educazione medica nel regno Unito, raccomanda un training di mindfulness per aumentare il benessere e ridurre lo stress.
MBCT: lo studio sul benessere sugli studenti
Un nuovo studio, pubblicato sul Journal Education Research International, condotto dall’Università di Bristol ha indagato se la Mindfulness Based Cognitive Therapy (MBCT) potesse migliorare la salute mentale e lo stato di benessere degli studenti.
In particolare, la ricerca si è concentrata sugli studenti di medicina, dal momento che questo gruppo era considerato quello più a rischio tra tutti gli studenti.
Questi soggetti, nonostante avessero una formazione medica, presentavano una forte vulnerabilità, infatti non ricercavano aiuto o supporto di fronte ad una situazione di difficoltà o di stress.
I ricercatori hanno deciso di usare proprio la MBCT poiché riduce l’ansia, la preoccupazione eccessiva, i pattern dei pensieri negativi e migliora sia la resilienza allo stress che il benessere emotivo e lo sviluppo professionale.
La MBCT può rompere il ciclo di vulnerabilità specifica attraverso lo sviluppo di nuove strategie di coping.
Il campione era composto da 57 soggetti, tutti studenti di medicina, reclutati tra il 2011 e il 2015. Tutti i partecipanti erano stati indirizzati, già in precedenza, ad un gruppo di mindfulness, o dal proprio medico di base o dal consulente universitario.
Il programma prevedeva una frequenza di 2 ore ogni 2 settimane, per otto settimane, oltre a questa parte di formazione veniva richiesto loro di impegnarsi ed esercitarsi quotidianamente a casa.
Il training aveva lo scopo di insegnare agli studenti come funzionasse la loro mente, come lo stress impattasse sulla loro vita, ad avere consapevolezza dei trigger e dei sintomi dello stress, tecniche di coping, pratiche di meditazione ed infine l’importanza della cura personale.
Alla fine di ogni programma, gli studenti dovevano completare un sondaggio riguardante la loro esperienza.
Oltre a questo, i ricercatori somministravano delle interviste qualitative della durata compresa tra i 60 e i 90 minuti.
MBCT: i risultati dello studio
I soggetti riportavano, oltre all’assimilazione delle tecniche di mindfulness, anche un miglioramento nell’empatia e delle loro abilità comunicative riguardanti pensieri e sentimenti.
Gli studenti hanno anche riferito una migliore capacità nel gestire lo studio e nel riconoscere il pensiero automatico di giudizio, senza identificarsi in questi pensieri.
Quando gli studenti rientravano a casa, dopo aver studiato tutto il giorno, svolgevano gli esercizi di mindfulness, e grazie a questi ultimi, riuscivano a concentrarsi nuovamente, soprattutto nelle situazioni stressanti in ospedale o durante gli esami.
Per concludere, questo studio ha voluto dimostrare come la mindfulness aiutasse gli studenti in difficoltà, in particolare gli studenti di medicina, a trovare nuove strategie funzionali e uno stato di maggior benessere sia in ospedale che a casa.
Per quanto riguarda le prospettive future, i ricercatori hanno come obiettivo quello di trovare nuovi modi efficaci per agevolare e sostenere gli studenti che soffrono di stress e ansia.