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I Gangli della base – Introduzione alla Psicologia

I gangli della base attraverso le interazioni con la corteccia cerebrale contribuiscono al movimento volontario e ad altre forme di comportamento come le funzioni scheletro-motorie, oculomotorie, cognitive ed emozionali.

Di Francesca Fiore

Pubblicato il 28 Giu. 2018

I gangli della base si trovano alla base dell’encefalo e sono costituiti da 4 formazioni principali: lo striato, il globus pallidus, la substantia nigra e il nucleo subtalamico.

Realizzato in collaborazione con la Sigmund Freud University, Università di Psicologia a Milano

 

I gangli della base – Lo striato

Lo striato è una grande struttura nervosa, percorsa da strie che lo caratterizzano e ne determinano il nome. Esso si divide in striato dorsale, costituito dal nucleo caudato e dal putamen che controllano l’attività motoria, e striato ventrale, formato dal nucleo accumbens, l’amigdala, l’ippocampo e le aree corticali, tutte strutture deputate alla modulazione delle emozioni, della memoria, del comportamento e dell’esperienza cosciente.

Lo striato è formato prevalentemente da neuroni dopaminergici che proiettano dal mesencefalo. Esso riceve afferenze dai nuclei della base, dalla corteccia cerebrale, dal talamo e dal tronco dell’encefalo. Invece, diverse aree della corteccia cerebrale inviano proiezioni eccitatorie e glutammatergiche a specifiche zone che lo costituiscono.

Lo striato, dunque, è formato da diversi tipi cellulari, di cui la maggior parte a proiezione gabaergici. Generalmente, sono neuroni silenti, che si attivano solo in seguito all’attuazione di un movimento o dopo l’applicazione di stimoli periferici. Lo striato è anche costituito da interneuroni locali inibitori che riescono a ridurre l’attività dei neuroni efferenti e determinano la maggior gran parte dell’attività tonica dello striato.

Lo striato riceve anche segnali eccitatori dai nuclei intralaminari del talamo e dai nuclei del rafe.

I neuroni dello striato proiettano, invece, al globus pallidus e alla substantia nigra.

Lo striato, ancora, proietta informazioni attraverso due vie efferenti: una via detta diretta che è eccitatoria ed una via indiretta di tipo inibitorio.

I gangli della base – Il globus pallidus

Il globus pallidus è una struttura subcorticale caratterizzata da corpi cellulari neuronali situati alla base del proencefalo. Il globus pallidus è formato da una parte interna o mediale ed esterna o laterale, queste due parti sono divise, l’una dall’altra, dalla lamina midollare mediale. Invece, la capsula interna corre medialmente al nucleo lentiforme, l’arto posteriore della capsula interna separa il talamo dal nucleo lentiforme e l’arto anteriore della capsula interna separa il putamen dalla testa del nucleo caudato.

II globus pallidus è coinvolto nella regolazione del movimento volontario e in particolare svolge una funzione principalmente inibitoria che equilibra l’azione eccitatoria del cervelletto. Questi due sistemi si sono evoluti per consentire movimenti fluidi e controllati. Gli squilibri possono causare tremori e altri problemi di movimento, come si è visto in alcune persone con disturbi neurologici progressivi caratterizzati da sintomi come tremori.

I gangli della base – La substanzia nigra

La substantia nigra è una struttura formata da parti molto scure da cui prende il nome. Essa è posta nel mesencefalo e si divide in due parti aventi connessioni con aree diverse e svolgono funzioni differenti. Queste due parti sono la pars compacta, che è costituita da fibre efferenti che utilizzano la dopamina, e da neuroni gabaergici che trasmettono i segnali elaborati finali dei gangli basali al talamo e al collicolo superiore; e la pars reticulata è implicata nel controllo del movimento in maniera indirettamente tramite lo striato, è coinvolta nelle risposte apprese agli stimoli, nell’apprendimento spaziale, nell’elaborazione temporale attivata durante la riproduzione del tempo.

La substantia nigra, inoltre, svolge un importante ruolo nell’esecuzione dei movimenti oculari, nella pianificazione motoria, nella ricerca di ricompense, nell’apprendimento e nella dipendenza. Molti effetti della substantia nigra sono mediati dallo striato, che attraverso la via nigrostriatale svolge diverse funzioni legati al movimento e un suo deficit determina problemi relaativi alla patologia di Parkinson. Inoltre, la substantia nigra svolge la funzione di inibizione del GABA in varie sede cerebrali.

I gangli della base – Il nucleo subtalamico

Il subtalamo è una porzione del diencefalo che si trova ventralmente al talamo, sotto il solco ipotalamico, lateralmente all’ipotalamo e tra il mesencefalo e il diencefalo. In basso il subtalamo continua con la callotta del mesencefalo; infatti la parte superiore della sostanza nera e del nucleo rosso sporgono nel subtalamo stesso. Lateralmente comunica con la capsula interna che lo separa dal nucleo lenticolare.

Il nucleo subtalamico è composto da sostanza grigia compresa nel nucleo di luys che consiste in un piccolo nucleo a forma di lente biconvessa posto in prossimità della capsula interna, in rapporto sia con la sostanza nera che col nucleo rosso.

Questo nucleo riceve afferenze dalla corteccia frontale, dai nuclei intralaminari del talamo, dal pallido esterno e dal nucleo peduncolopontino. Inoltre, invia efferenze al globo pallido, alla sostanza nera e anche al nucleo peduncolopontino. Il nucleo subtalamico di Luys si può suddividere in:

  1. Parte postero-mediale, implicata nelle funzioni motorie
  2. Parte ventro-mediale che ha funzione associativa
  3. Parte mediale che appartiene al sistema limbico

Inoltre, è coinvolto nell’avvio della deambulazione e della progressione in avanti, per questo rappresenta il centro del sistema extrapiramidale.

L’altra parte del nucleo subtalamico è definita zona incerta, ovvero un raggruppamento nucleare di cui non si conoscono le reali funzioni. Esso costituisce il prolungamento della formazione reticolare del mesencefalo e sembra essere coinvolta nella regolazione dell’assunzione di acqua, quindi importante nel bilancio idrico.

Nel nucleo subtalamico è presente anche la sostanza bianca rappresentata dai fasci e dal lemnisco mediale, spinale, trigeminale e gustativo che attraversano proprio questa area per arrivare al talamo.

Conclusioni

Per concludere, i gangli della base attraverso le interazioni con la corteccia cerebrale contribuiscono al movimento volontario e ad altre forme di comportamento come le funzioni scheletro-motorie, oculomotorie, cognitive ed emozionali. Ad esempio, in alcuni individui colpiti da morbo di Huntington è stato osservato che alcune lesioni a livello dei nuclei della base producono danni emotivi e cognitivi negativi.

 

Realizzato in collaborazione con la Sigmund Freud University, Università di Psicologia a Milano

Sigmund Freud University - Milano - LOGORUBRICA: INTRODUZIONE ALLA PSICOLOGIA

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