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Terapia Metacognitiva: il racconto di Adrian Wells – Report della Conferenza di Modena

Adrian Wells ha sviluppato le due giornate mantenendo l’equilibrio tra conoscenza ed esperienza. È stato così possibile conoscere il modello della terapia metacognitiva e sperimentarne in prima persona tecniche ed interventi tramite simulazioni guidate, con la supervisione di Wells.

Di Laura Stefanoni, Chiara Daldosso

Pubblicato il 24 Apr. 2018

Aggiornato il 31 Dic. 2018 12:08

Il 21 e 22 aprile Adrian Wells ha tenuto a Modena il seminario sulla Terapia Metacognitiva. L’evento è stato organizzato dal gruppo di ricerca di Studi Cognitivi, che da sempre promuove il dialogo aperto tra differenti modelli teorici e di trattamento. Nel 2016, Studi Cognitivi aveva già ospitato il terzo congresso internazionale di Terapia Metacognitiva.

 

MCT Essentials

La conferenza, dal titolo “MCT Essentials”, ha guidato i partecipanti nella scoperta della Terapia Metacognitiva partendo da un’analisi della teoria e dei suoi concetti fondamentali e distintivi, per addentrarsi poi sempre di più nella pratica clinica.

Nel rispetto di quelli che sono i principi propri dell’approccio metacognitivo, Adrian Wells ha sviluppato le due giornate mantenendo l’equilibrio tra conoscenza ed esperienza. È stato così possibile per i presenti conoscere il modello e sperimentarne in prima persona tecniche ed interventi attraverso momenti di simulazione guidata in cui hanno ricevuto la diretta supervisione del Professor Wells.

“Il contenuto dei pensieri non ha importanza, ciò che è causa della sofferenza psicologica è il processo con cui noi ci approcciamo ai nostri pensieri”

queste le parole di Adrian Wells che raccontano le differenze rispetto al modello di trattamento classico della Terapia Cognitivo-Comportamentale. Una grande differenza rispetto a quello che molti di noi fanno nella loro pratica clinica e agli aspetti su cui lavorano con i propri pazienti.

Fin dalla prima giornata, è questo il concetto fondamentale che Wells chiede di non dimenticare e che ci porta verso una nuova comprensione della psicopatologia.

Rimuginio e Ruminazione, come processi di pensiero, acquistano un’importanza centrale nella comprensione della sofferenza del paziente. Come lavorarci? L’invito di Wells e della Terapia Metacognitiva è quello di non addentrarsi nel loro contenuto quanto piuttosto di andare ad indagare le metacredenze cognitive, positive e negative, che sostengono tali processi. È necessario portare il paziente verso una nuova modalità di approccio ai propri pensieri che gli consenta di non restare “incastrato” in un circolo ripetitivo e sterile di pensieri negativi, che altro non causano se non la sua sofferenza.

Terapia metacognitiva: protocolli di intervento

Nella seconda giornata il Prof. Adrian Wells ha illustrato i protocolli di intervento per disturbo post-traumatico da stress, disturbo d’ansia generalizzata, depressione e disturbo ossessivo compulsivo. La chiarezza e la semplicità che contraddistingue il suo modo di fare didattica è uno degli aspetti che sono stati più apprezzati; un altro è la generosità nel condividere il suo modo di lavorare con i pazienti; infine lo spazio dato alle esercitazioni e alla sperimentazione di tecniche e strumenti – come la detached mindfulness – o di parti di seduta.

Al di là delle specificità di trattamento di ogni disturbo, che si snoda in protocolli di 12 sedute, Wells tiene a sottolineare che la complessità del disturbo di cui ci occupiamo non presuppone o richiede un trattamento complesso. Ciò di cui abbiamo veramente bisogno, come terapeuti, sono pochi, solidi strumenti, una logica d’uso molto chiara, grande preparazione e rigore nell’applicazione. Tutto questo – e solo questo – insieme ad una solida base teorica e all’evidenza scientifica di efficacia ci consente di offrire un valido aiuto clinico al paziente e ci assicura un futuro come professionisti della salute.

La Sindrome Cognitivo-Attentiva

La presa di coscienza della Cognitive Attentional Syndrome (CAS) e di come e quanto rimuginio e/o ruminazione alimentino i sintomi è una delle parti fondamentali del trattamento di tutti i disturbi ed è possibile grazie al dialogo socratico. Questo percorso all’insegna della scoperta guidata alimenta una relazione di cooperazione tra paziente e terapeuta. Insieme possono muoversi in un clima caldo, per sperimentare ed apprendere come “lasciar andare” i pensieri, senza bloccarli in processi ricorsivi e maladattivi, che chiedono senza sosta “… e se …?” o “Perchè …?”.

Sapere come funziona spontaneamente la mente, scoprire che siamo noi a imporle un funzionamento che ci provoca ansia o tristezza, da o ridà al paziente quel controllo sulla sua vita che tentava di ottenere rimuginando o ruminando. Ne consegue, ad esempio, che non c’è trauma che non possa esser trattato con la terapia metacognitiva.

 

Terapia Metacognitiva - Adrian Wells a Modena 2


Cenni sulla Terapia Metacognitiva

La Terapia Metacognitiva (Metacognitive Therapy o MCT) è una forma di psicoterapia di recente sviluppo che ha introdotto un nuovo modo di concettualizzare e trattare i disturbi psicologici. L’approccio MCT  è basato su una teoria introdotta da Adrian Wells e Gerald Matthews (1994) ed è stato applicato inizialmente al trattamento del Disturbo d’Ansia Generalizzata (Wells, 1995, 2000). In seguito la Terapia Metacognitiva è stata estesa a tutti i disturbi d’ansia e alla depressione con numerose evidenze sull’efficacia del trattamento che propone (per una sintesi vedi Norma, van Emmerik e Molina, 2014).

La metacognizione è l’aspetto del funzionamento mentale che controlla i processi attentivi e di pensiero. Molte persone hanno dirette esperienze metacognitive, per esempio quando sono incapaci di ricordare il nome di una persona pur sapendo di conoscerlo. Questo esempio chiarisce come le componenti metacognitive lavorino per informare una persona che un ricordo è immagazzinato da qualche parte nella memoria anche se le persone non sono in grado di ricordarlo. Molte altri aspetti della metacognizione operano al difuori della nostra coscienza.

Una delle caratteristiche dei disturbi psicologici come ansia e depressione è che il pensiero ripetitivo negativo (nelle forme di rimuginio o ruminazione) viene percepito come difficile da controllare o tendenzialmente produce prospettive distorte della realtà che alimentano stati d’animo negativi. Questa modalità di funzionamento viene definita Sindrome Cognitivo-Attentiva (cognitive attentional syndrome o CAS). La CAS consiste solitamente in rimuginio, ruminazione, fissazione dell’attenzione su stimoli minacciosi e strategie di coping disfunzionali. La CAS è controllata da credenze e regole metacognitive.

La Terapia Metacognitiva ha come obiettivo ridurre questo stile di pensiero, vale a dire rimuovere la CAS, e riportarla sotto il controllo cosciente. La MCT mira ad aiutare i pazienti a sviluppare nuovi modi di reagire ai pensieri negativi attraverso nuovi modi di controllare l’attenzione e modificando regole metacognitive controproducenti. Protocolli di intervento basati sulla teoria metacognitiva sono stati sviluppati per il trattamento dei disturbi d’ansia e della depressione (Wells, 2008).

Il docente

Adrian Wells, è uno psicologo e clinico britannico; è docente di psicologia clinica alla University of Manchester e professore presso la Norwegian University of Science and Technology di Trondheim.

Adrian Wells è autore di oltre 200 articoli scientifici in cui evidenzia i meccanismi cognitivi e metacognitivi sottostanti i disturbi psicologici, in particolar modo relativi alla sfera dell’ansia e della depressione. La sua ricerca ha portato alla teorizzazione e alla validazione della Terapia Metacognitiva.

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SCRITTO DA
Laura Stefanoni
Laura Stefanoni

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale

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